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Brembo, maxi-piano di sviluppo da 500 milioni in Cina, America ed Europa

Investimenti per raddoppiare in Cina e in Messico, nuova fonderia in Polonia - Il Gruppo chiude il primo trimestre con crescita del fatturato del 12,2%, per il 2023 previsti ricavi in aumento a doppia cifra e marginalità stabile

di Matteo Meneghello

3' di lettura

Brembo chiude il primo trimestre con una crescita dei ricavi a doppia cifra (+12,2%) e un’incidenza della marginalità in linea con i primi tre mesi dell’anno scorso, al 17,5% (era 17,6% nel 2022). Un passo che, secondo le intenzioni dell’azienda, dovrebbe essere confermato anche lungo tutto l’anno, con una crescita dei ricavi del 10% e margini in linea con l’esercizio passato. Il Gruppo intanto annuncia nuovi investimenti in capacità produttiva in Messico, Polonia e Cina. In Estremo Oriente, in particolare, il gruppo di Dalmine, specializzato nella produzione di componenti automotive per il sistema frenante, intende raddoppiare lo stabilimento di Nanchino; in parallelo, sempre a Nanchino, è previsto anche il rinnovamento del centro di ricerca e sviluppo. L’obiettivo è creare un centro all’avanguardia per supportare lo sviluppo di nuove tecnologie richieste dal mercato cinese (che nel primo trimestre ha registrato un calo delle vendite del 9,1%). I lavori cominceranno nella seconda parte del 2023 e il completamento del progetto è previsto entro il primo semestre del 2025.

Il piano complessivo di investimenti annunciato dal Gruppo è di circa 500 milioni di euro e comprende interventi in altri due piattaforme continentali-chiave, come quella in Messico e in Polonia. Nelle Americhe il gruppo sta completando il raddoppio del proprio stabilimento produttivo di Escobedo, in Messico, dedicato alle pinze freno. Lo stabilimento, una volta a regime, consentirà di conseguenza il raddoppio della capacità produttiva dell’azienda nel Paese. Nell’Est Europa, invece, Brembo ha deciso di avviare la realizzazione di una nuova fonderia di ghisa a Dąbrowa Górnicza, in Polonia. L’investimento - spiega la società - creerà la più innovativa fonderia Brembo a livello globale, che sarà dotata di tecnologie all’avanguardia anche in ottica di sostenibilità. L’avvio della prima colata della fonderia è atteso per la prima parte del 2025.

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Questi progetti si aggiungono alla già annunciata acquisizione degli spazi di Italcementi all’interno del Kilometro Rosso di Stezzano, che si dovrebbe concludere entro l’anno e grazie alla quale Brembo potrà espandere il quartier generale italiano. «Investiamo per rafforzare la nostra presenza industriale nel mondo, in un contesto di un settore automotive in profonda trasformazione - spiega ilpresidente esecutivo Tiraboschi -. Si tratta di tre investimenti importanti per contribuire alla nostra crescita e consolidare il nostro ruolo di solution provider».

Nei primi tre mesi i ricavi netti consolidati di Brembo hanno sfiorato il miliardo di euro, a 961,9 milioni (+11,6% a cambi costanti rispertto al trimestre precedente). A livello geografico, le vendite sono cresciute in Italia del 4%, in Germania del 26,8%, in Francia del 19,7%, nel Regno Unito del 2,4%. L’India è cresciuta del 13,8% (+18,8 % a cambi costanti), la Cina è calata del 9,1%. Il Nordamerica ha registrato una crescita del 14,1% (+10,1% a cambi costanti), mentre il mercato sudamericano è cresciuto del 64,5% (+56,4 % a cambi costanti). L’Ebitda del trimestre ha raggiunto 168,3 milioni (17,5% dei ricavi), rispetto ai 150,8 milioni del primo trimestre 2022 (17,6% dei ricavi). Il margine operativo netto (Ebit) è risultato pari a 104 milioni (10,8% dei ricavi), confrontandosi con i 92,9 milioni (10,8% dei ricavi) del primo trimestre 2022. Il trimestre si è chiuso con un utile netto di € 76,8 milioni (8% dei ricavi), contro i 71,7milioni (8,4% dei ricavi) dell’analogo periodo dell’anno precedente. Infine l’indebitamento finanziario netto al 31 marzo si attesta a 506,4 milioni, in leggero aumento (di 4,4milioni) rispetto al 31 dicembre 2022.

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