LA UE: ASPETTIAMO PROSSIME MOSSE

Brexit nel caos, la Camera dei Comuni boccia l’iter accelerato di Johnson

Dopo aver approvato il primo passaggio del Withdrawal Agreement Bill, i principi dell’accordo di Brexit, la Camera dei Comuni britannica ha detto no alla seconda proposta del governo: un iter accelerato di tre giorni per l'approvazione completa del pacchetto, cruciale rispetto all’obiettivo di finalizzare il divorzio al 31 ottobre. Johnson sospende il processo

di Alb.Ma.

Trappola per Johnson, ancora un rinvio della Brexit

2' di lettura

Dopo aver approvato con 329 voti a favore e 299 voti contrari il primo passaggio del Withdrawal Agreement Bill, i principi dell’accordo di Brexit, la Camera dei Comuni britannica ha detto no alla seconda proposta del governo: un iter accelerato di tre giorni per l'approvazione completa del pacchetto, cruciale rispetto all’obiettivo di finalizzare il divorzio al 31 ottobre. A quanto si apprende dai media britannici, è stato decisivo il voto sfavorevole del Democratic unionist party, il partito unionista nordirlandese. Johnson è intenzionato a tirare dritto e ha dichiarato che il Regno Unito uscirà con il suo accordo «in un modo o nell’altro», ma ha poi aggiunto che «sospenderà» la legislazione di Brexit in attesa delle decisioni della Ue su un rinvio.

Johnson era convinto di ottenere il via libera alla sua intesa sabato 19 ottobre, ma un emendamento presentato dal deputato indipendente Letwin e approvato a maggioranza dai parlamentari lo ha costretto a chiedere un rinvio di tre mesi rispetto alla scadenza ufficiale per il via alla Brexit (31 ottobre). Il 21 ottobre il premier è tornato alla carica chiedendo un nuovo voto sulla intesa, salvo incappare nel parere contrario dello speaker John Bercow perché il testo presentato era «sostanzialmente identico» a quello bloccato un paio di giorni prima a Westminster.

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Il doppio voto del 22 ottobre
Il risultato ha confermato le attese della vigilia. Gli analisti si aspettavano che il parlamento desse il suo ok ai principi dell’accordo, ma bocciasse la richiesta di «compattare» l’intera procedura tra il 22 e il 24 ottobre. In genere l’iter legislativo dei principali disegni di legge si estende nell’arco di diverse settimane o mesi. In questo caso si parlerebbe dell’equivalente di meno di 72 ore, anche se la situazione è di estrema emergenza. Il divorzio dalla Ue dovrebbe scattare ufficialmente il 31 ottobre e la commissione europea ha già avviato il processo di ratifica, predisponendo la sua eventuale approvazione nel Parlamento europeo. Ma il placet dell’Eurocamera è vincolato alla sua piena approvazione a Londra, e i tempi stringono.

Tusk, Ue accetti richiesta di proroga Gb
«In seguito alla decisione del premier britannico Boris Johnson di sospendere il processo di ratifica delle legge sulla Brexit e al fine di evitare un'uscita senza accordo, chiederò ai 27 membri dell'Ue di accettare la richiesta di proroga del Regno Unito. Su questo proporrò una procedura scritta», cioè un via libera senza la necessità di una riunione. Lo ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

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