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Brexit, Juncker: Londra rimpiangerà la Ue. Telefonata May-Gentiloni

di Redazione online

Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker (EPA)

3' di lettura

«Questo è un giorno triste perché i britannici hanno deciso per iscritto di lasciare la Ue, una scelta che rimpiangeranno un giorno. Ma mi sento bene stasera perché abbiamo parlato del nostro futuro». Parola del presidente della Commissione Jean Claude Juncker, che lo ha dichiarato concludendo la sua partecipazione al “Dialogo con i cittadini” a La Valletta. «Nonostante le debolezze e gli errori, dobbiamo considerare che l'Ue è il miglior posto in cui vivere nel mondo», ha aggiunto Juncker.

Merkel: fare chiarezza presto
Nel pomeriggio un lungo commento a Brexit era arrivato da Angela Merkel. Non ci saranno colloqui sui futuri rapporti tra la Gran Bretagna e l'Ue prima della conclusione dei negoziati su Brexit, ha detto la cancelliera tedesca. «Nei negoziati prima dobbiamo fare chiarezza per porre fine ai legami (con la Gran Bretagna, ndr) in modo ordinato. Solo allora, e speriamo presto, potremo dedicarci alla questione dei nostri rapporti futuri», ha affermato Merkel, che ha anche sottolineato «gli stretti legami tra la Gran Bretagna e l'Ue e naturalmente anche la Germania, che sono il risultato di 44 anni di appartenenza» all'Unione.

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Merkel ha risposto in questo modo alle affermazioni del premier britannico Teresa May, che nella lettera a Bruxelles per sancire il divorzio di Londra da Bruxelles ha chiesto colloqui sugli accordi futuri tra i due partner parelleli ai negoziati per Brexit. Merkel ha assicurato che l'Ue «è un successo storico senza precedenti e resterà tale anche dopo l'uscita della Gran Bretagna con numerosi compiti importanti, come la lotta al terrorismo, la crisi dei migranti e il cambiamento climatico». Quanto alle persone direttamente coinvolte, ovvero gli europei che vivono in Gran Bretagna, Merkel ha indicato che «le conseguenze per la loro vita quotidiana saranno limitate il più possibile».

Gentiloni, Italia e Regno Unito restano «amici e alleati»
In serata il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha ricevuto una telefonata della premier britannica Theresa May. Lo hanno riferito fonti di Palazzo Chigi. Nel corso della conversazione May ha sottolineato l'intenzione di avviare questa fase negoziale con un atteggiamento di cooperazione e di mirare, innanzitutto, al mutuo riconoscimento dei diritti dei cittadini Ue nel Regno Unito e del Regno Unito in Ue. Gentiloni, da parte sua, ha ribadito che Italia e Regno Unito restano paesi amici e alleati, ricordando che le linee guida dell'atteggiamento negoziale Ue saranno definite al Consiglio europeo del prossimo 29 aprile.

Pittella: conseguenze inaspettate
«Contrariamente alle false promesse della propaganda dei fautori della Brexit, lasciare l'Ue prevederà decisioni difficili e ci saranno conseguenze inaspettate e spesso dannose», ha tuttavia affermato il capogruppo dei socialisti e democratici al Parlamento europeo, Gianni Pittella, in merito alla Brexit. «I cittadini britannici - ha affermato Pittella - non dovrebbero mai dimenticare a chi bisogna dare la colpa per questo salto nel vuoto: Nigel Farage, i conservatori britannici, David Cameron e Theresa May».

Rajoy convoca vertice Euromed
Il premier spagnolo Mariano Rajoy, infine, ha invitato i leader dei paesi del Sud dell'Ue ad un vertice sulla Brexit a Madrid il 10 aprile. Il capo del governo spagnolo ha annunciato l'iniziativa e l'invito rivolto a Francia, Italia, Grecia, Cipro, Malta e Portogallo durante una conferenza stampa tenuta al summit del Ppe a La Valetta. (Al.An.)

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