ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùLa ricerca Censis

Brindisi, dal deposito Gnl impatto fino a 441 milioni

L’infrastruttura portuale ha un effetto moltiplicatore pari a 3,1 per ogni euro investito già durante la prima fase di cantiere, prevista in circa 30 mesi

di Vincenzo Rutigliano

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno

2' di lettura

Da 150 a 441 milioni di euro: è in questa forbice che il Censis colloca l’impatto che la costruzione del deposito di Gnl della Edison nel porto di Brindisi avrà, in 10 anni, sull’economia complessiva locale. L’infrastruttura portuale - l’apertura dei cantieri deve avvenire il prima possibile per concludersi in 18 mesi e comunque entro il primo trimestre del 2026 - ha un effetto moltiplicatore pari a 3,1 per ogni euro investito già durante la prima fase di cantiere, prevista in circa 30 mesi.

L’impatto

Durante questo periodo - stima la ricerca del Censis presentata a Brindisi per iniziativa di Confindustria, presieduta da Gabriele Menotti Lippolis - il valore della produzione diretta, indiretta e dell’indotto, a livello locale, è stimato in 170 milioni di euro, con occupazione aggiuntiva globale pari a 1.140 unità, con il coinvolgimento di 8 settori dell’economia brindisina. Nella fase a regime, il valore della produzione diretta e indiretta a livello locale nel periodo 2026-2035 è stimato in 271 milioni di euro, 31 le unità occupate per la gestione diretta dell’esercizio e 441 i milioni di euro di effetto economico complessivo a livello locale.

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La logistica

Dalla ricerca, presentata dal dg del Censis, Massimiliano Valerii, emergono pure gli effetti sulla logistica perché il deposito costiero consentirà di rifornire una rete di stazioni di servizio a livello regionale, riducendo così l’impatto provocato dal traffico secondario delle autocisterne su gomma dedicate agli approvvigionamenti.L’opera consentirà poi al porto di Brindisi di non essere escluso dalle rotte di navigazione delle navi da crociera, le cui flotte sono sempre più orientate ad adottare il gnl come combustibile. Secondo i dati della Clia (Cruise Lines International Association) le navi da crociera a propulsione gnl sono aumentate, in termini di capacità, di oltre il 400% tra il 2019 e il 2021, ed il 61% della capacità di quelle in costruzione (destinate a completamento entro il 2027) prevede la stessa propulsione. Il deposito attrarrà dunque a Brindisi ulteriori flussi dell’attività crocieristica(+79.000 unità/anno nel 2035), e l’attività di rifornimento che, fatta eccezione per il porto di Ravenna, non ha altri depositi costieri in Adriatico e nel Mediterraneo orientale. Infine la transizione energetica: l’investimento di Edison è orientato a favorire i processi di decarbonizzazione dei trasporti con il Gnl che provoca, tra gli altri effetti, meno emissioni di CO2.

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