Deal o non deal: le 5 capitali britanniche del rock da visitare nonostante Brexit
Bristol
Qui l’immaginario di riferimento è inscindibilmente legato agli anni Novanta: la città del Nordovest è culla del trip hop, base di Massive Attack, Portishead e Tricky, tanto per cominciare. Eppure continua a regalarci grandi emozioni con gli Idles e il loro punk del Terzo millennio. Bristol è la patria di Banksy che, secondo numerosi indizi, potrebbe essere proprio Robert Del Naja, leader dei Massive Attack. E poi c’è la sede di Aardman Animation, gli studios che hanno prodotto alcuni dei migliori cartoon stop motion della storia recente come Wallace e Gormit nonché le avventure di Shaun, the Sheep.Se volete cogliere in anticipo le novità della scena musicale cittadina, andate a sentire le band che passano sul palco di The Old England (civico 3 dei Bath Buildings). Caffetteria con palco da urlo è poi l’Exchange (al 72 di Old Market), sempre sintonizzata sulle ultime tendenze. Se amate i Massive Attack, pellegrinaggio obbligatorio ai Christchurch Studios (al 38 di Portland Street) che, prima di diventare una scuola di teatro, accolsero le performance della band.
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