Bros sostiene la Croce Rossa, Brioni produce mascherine per la Protezione civile
La stilista americana Julia B. crea una collezione con tessuti della Martinetti Ginetto per aiutare gli ospedali bergamaschi
di Giulia Crivelli
3' di lettura
Proseguono le iniziative a sostegno di chi ha avuto conseguenze dirette o indirette per la pandemia. Tra le iniziative più recente del sistema moda, quella di Lanfranco Beleggia, presidente di Bros Manifatture (società a cui fanno capo i brand di gioielleria Pianegonda, Rosato, Brosway e S’Agapò), che ha fatto una donazione a Fabbrica dei Fiori Onlus, una cooperativa sociale che si occupa dei disabili psichici, colpiti come tutti dall’emergenza sanitaria, sociale ed economica. Bros Manifatture ha donato un contributo importante per l’acquisto di un pulmino che permette a persone affette da gravi patologie psichiche di svolgere attività di coltivazione di piante da fiore in serra, realizzazione di giardini pubblici e privati con addobbi e materiali decorativi, vendita di terricci e apicoltura.
L’impegno per la Croce Rossa
Pochi mesi fa Lanfranco Beleggia aveva deciso di devolvere l’intero ricavato dalla vendita del bracciale Brosway Chakra “Italia ti amo” alla Croce Rossa Italiana impegnata in prima linea nel rispondere all’emergenza Covid-19.
Brioni per la Protezione civile in Abruzzo
Brioni ha avviato il progetto Filo Rosso, pensato per produrre nello stabilimento di Montebello di Bertona mascherine destinate alla Protezione Civile locale e donate in base ad esigenze specifiche alla popolazione e agli enti della Regione Abruzzo. La produzione settimanale è di circa 30.000 mascherine filtranti compatibili con tutti i requisiti di sicurezza. Tutte hanno la caratteristica distintiva di essere tessute utilizzando un filo rosso che richiama il nome del progetto e che è simbolo dell’unione tra Brioni e la sua comunità. 69 le persone coinvolte tra coordinamento, taglio, produzione e manutenzione – tutte candidature avvenute su base volontaria in meno di 24 ore - a dimostrazione del grande entusiasmo a supporto di questo progetto che ha visto l’impegno e il coinvolgimento di tutti i dipartimenti aziendali. «Sono molto orgoglioso di questa iniziativa e molto grato a tutte le persone coinvolte. La priorità di Brioni è la sicurezza e il benessere delle persone e dei suoi dipendenti e tutte le decisioni dell’azienda vengono prese in base a questo principio – spiega il ceo Mehdi Benabadji –. Lo scopo del progetto Filo Rosso non è solo quello di affrontare questa emergenza immediata, ma anche di rafforzare ulteriormente il collegamento con la comunità locale e mettere le risorse dell’azienda al suo servizio per altre iniziative future».
Lingerie disegnata in America e made in Bergamo
A unire Italia e Stati Uniti c’è il progetto “The Angels of Bergamo”, la collezione di intimo notte disegnata in California da Julia Berger e realizzata interamente a Bergamo con tessuti dell’azienda Martinetti Ginetto (nella foto in alto, l’ad Alberto Pancanelli e la stilista Julia Berger, co-fondatrice del brand Julia B.). Parte dei ricavi verrà devoluta a sostegno di iniziative sanitarie e di rilancio delle piccole realtà imprenditoriali del territorio colpito dal coronavirus (ad oggi si registrano nella provincia quasi 11.000 casi e 3.000 decessi certificati per Covid-19). «Durante il picco del contagio in provincia di Bergamo, gli imprenditori Julia e Marc, proprietari di Julia B. , da anni amici e clienti californiani, hanno visto come tanti durante le News le immagini terribili della cronaca che riguardava Bergamo. Hanno pensato perciò di muoversi concretamente e mi hanno coinvolto. Da qui l’idea di lanciare la collezione, con l’obiettivo sia di contribuire a riattivare realtà produttive bergamasche, sia di sostenere la comunità con una donazione – spiega Alberto Paccanelli –. Il progetto Angels of Bergamo prevede il lancio di una collezione di abbigliamento intimo notte firmata e commercializzata da Julia B., realizzata con tessuti Martinelli Ginetto da sapienti laboratori di confezione e ricamo bergamaschi».
Percorso iniziato molti anni fa
L’iniziativa marca una sorta di “ritorno alle origini” da parte di Julia che in passato si era occupata di intimo notte già nella prima sede a Greenwich Connecticut, all’inizio del suo cammino professionale una ventina di anni fa. Nei prossimi mesi la collezione si estenderà con l’aggiunta di altri capi e modelli e l’iniziativa continuerà per tutto il 2020 in considerazione della necessità di mantenere il sostegno e per ricordare a tutti che i forti bisogni di oggi non diminuiranno domani. «Vista questa emergenza che ha colpito così tanti di noi in tutto il mondo, ho sentito che non c’era momento migliore – cioè quando le nostre vite sono sempre più incentrate sul vivere la casa – per allargare al mondo dell’intimo da notte e dell’homewear la creatività e l’impegno di Julia B. Devo ammettere che nelle scorse settimane parecchi giorni anche io li ho vissuti in pigiama», spiega Julia Berger.
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