Brunello Cucinelli: «Così ricostruiremo Castelluccio di Norcia»
L’imprenditore ha presentato a Milano il progetto per restaurare il borgo medievale umbro, devastato dal sisma del 2016: «Sarà ispirato al pensiero di San Benedetto»
di Redazione Moda
2' di lettura
Le magnifiche fioriture di fiordalisi, lenticchie e margherite che colorano i campi ai suoi piedi nel cuore dell’estate contrastano con le case abbandonate e le strade ancora dissestate. Ma Castelluccio di Norcia, il borgo nel cuore del Parco dei Monti Sibillini e in provincia di Perugia devastato dal terremoto del 2016, potrà presto tornare a vivere. È questa l’intenzione di Brunello Cucinelli, che alla Triennale di Milano ha presentato il progetto di recupero e rilancio di Castelluccio.
Curato dalla Fondazione Brunello e Federica Cucinelli, il progetto donerà un’idea per la ricostruzione e la borgo sulla falsariga di quanto già realizzato per Solomeo (paese dove ha sede l’azienda, restaurato anche con le sue periferie) e Norcia, comune cui l’intera famiglia Cucinelli è fortemente legata in virtù dello spirito benedettino che da sempre ispira l’imprenditore.
«L’idea nasce dopo che il terremoto che nel 2016 oltre a Castelluccio ha sconvolto così tanti luoghi amati della nostra Italia - ha spiegato Cucinelli -, ha portato via alle donne e agli uomini che li abitavano il bene della loro tradizione, della loro storia, della loro bellezza, in una parola della loro vita. Questi siti, non distanti dalla città di Norcia, sono pervasi da una spiritualità che il santo umbro e d’Europa, Benedetto, ha lasciato loro in eredità. È come segno di fratellanza e testimonianza di un amore speciale, che mi lega non solo a Solomeo, ma a tutte le città, i borghi, le periferie, le campagne e i monti della nostra madre terra umbra, che porgo amabilmente la mia idea per Castelluccio come un dono».
Iniziato nel 2017 e interrotto per due anni dalla pandemia - spiegano dalla Fondazione - lo studio è stato ripreso e completato lo scorso anno. L’obiettivo principale del progetto è quello di dare forma al villaggio e al paesaggio, studiando le tecniche costruttive e gli elementi decorativi e considerando l’ambiente geologico e botanico, così come contemplato nei criteri dell’Ambientismo formulati dall’architetto Gustavo Giovannoni negli anni Trenta.
«Le idee, il progetto che intendiamo donare al borgo di Castelluccio nella speranza che possa essere ricostruito, ha molto in comune con il modo in cui viviamo e lavoriamo a Solomeo - ha aggiunto Cucinelli -. Abbiamo concepito il progetto in armonia con il Creato e con la priorità del pieno rispetto della dignità del luogo costantemente presente nella nostra mente. Il mio sogno è che Castelluccio rinasca com’era prima del terremoto, e questa idea che ci impegniamo a realizzare è un omaggio alla sua straordinaria bellezza, alla sua lunga storia e ai suoi abitanti pacifici, laboriosi e dignitosi. Allo stesso tempo, il progetto vuole essere una donazione verso un futuro ispirato alla Sostenibilità Umana, un tentativo di dare un significativo contributo di bellezza all’umanità che animerà i secoli a venire».
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