Brunello di Montalcino record: vendute oltre 11 milioni di bottiglie come nel 2010
Successo per il biennio d'oro 2015 e 2016. Bottiglie riserva raddoppiate. Buoni risultati anche per il Rosso di Montalcino.
di Giorgio dell'Orefice
2' di lettura
Prezzi in crescita e giacenze quasi azzerate: il Brunello di Montalcino, in particolare delle superannate 2015 e 2016 si conferma la “denominazione perfetta”.
Il Brunello del biennio d'oro, 2015 e 2016, è andato letteralmente a ruba. Secondo i dati del Consorzio di tutela solo nel 2021 sono state venduti 11,4 milioni di bottiglie il 37% in più rispetto alla media del triennio precedente. Un traguardo, quello di 11 milioni di bottiglie vendute che è stato raggiunto solo altre due volte nella storia della denominazione: nel 2008 e nel 2010.
Un milione di bottiglie solo le “riserve” con una crescita del 108% rispetto al 2020. Il tutto in un quadro che ha visto crescere il prezzo medio dello sfuso di ben il 28% (con una quotazione a ettolitro che quest'anno è oscillata tra 950 e 1.150 euro a ettolitro). Un dato quello del vino sfuso, che nel caso del Brunello (altro indice del successo della denominazione) è ormai diventato puramente simbolico visto che si calcola che il Brunello non imbottigliato dell'annata 2016 è ammontato ad appena l'8% del totale.
Un periodo d'oro per il Brunello ma anche per il Rosso di Montalcino che nell'anno appena concluso ha messo a segno un incremento delle vendite del 10% superando quota 4,6 milioni di bottiglie.
Il difficile però viene adesso perché dopo ogni exploit la sfida più grande è quella di consolidare i risultati. Una scommessa che ha molto chiara il presidente del Consorzio di tutela, Fabrizio Bindocci: «Si chiude un biennio d'oro per il mercato del nostro vino di punta, con incrementi rispettivamente del 12% e del 27% e ora l'obiettivo è cementare il posizionamento conquistato. Un obiettivo che perseguiremo innanzitutto sui mercati esteri dove, a fine febbraio, debutterà la prima edizione di Benvenuto Brunello Usa. Per la prima volta la nostra annuale anteprima avrà un'edizione in terra straniera e in particolare a New York dove saremo presenti con i nostri produttori. con i nostri produttori per un'edizione statunitense di Benvenuto Brunello».
Tra le novità sempre sul piano promozionale anche una manifestazione tutta dedicata al Rosso di Montalcino e al pubblico giovane che si terrà probabilmente nel prossimo giugno. «Il Rosso di Montalcino – ha aggiunto Bindocci – si sta confermando più un prodotto con una propria identità e un potenziale importante».
Che un forte traino sia venuto dalle due superannate 2015 e 2016 (letteralmente osannate dalla critica enologica) è testimoniato dai dati sulle fascette di stato. Per le due annate i contrassegni di Stato consegnati sono stati rispettivamente 10,2 milioni per l'etichetta 2015 e 9,4 milioni per la 2016. Il Consorzio del Brunello di Montalcino riunisce 214 soci che operano su 4.300 ettari di vigneto 2.100 quelli dedicati al solo Brunello contingentati dal 1997) con un tasso di rappresentatività sul vino imbottigliato che è del 98,4%.
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