Brusco calo per SocGen dopo i conti, pesano timori per vicende legali
di Stefania Arcudi
2' di lettura
Societé Generale è in caduta libera a Parigi, dove cede più del 6% dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre. Non è piaciuto il calo del fatturato e il rallentamento della divisione di investment banking. Inoltre, a preoccupare gli investitori sono i cambi al vertice del gruppo bancario francese e le controverse vicende come lo scandalo Libor e il contenzioso con il Fondo sovrano libico, che l'istituto parigino spera di risolvere in tempi rapidi. Il titolo dell'istituto ha aggiornato al ribasso i minimi dell'ultimo anno, fissati a febbraio 2017 a 41,43 euro. Societé Generale schiaccia la Borsa di Parigi, al momento l'unica in ribasso in Europa (segui qui l'andamento dei listini).
Guardando ai risultati, nel periodo gennaio-marzo, il margine di intermediazione è calato del 2,8% a 8,3 miliardi di euro, mentre l'utile netto è salito del 13,8% a 850 milioni. Il risultato è stato falsato da un elemento eccezionale: l'anno scorso SocGen ha patteggiato nel procedimento civile con il fondo sovrano libico un risarcimento di 963 milioni di euro. Secondo l'accusa SocGen avrebbe effettuato, durante l'era Gheddafi, pagamenti per 60 milioni di dollari all'uomo d'affari libico Walid al-Giahmi, per assicurarsi investimenti per oltre 1,5 miliardi di dollari da parte del fondo sovrano libico. La vicenda, che è ancora oggetto di un processo penale negli Stati Uniti e di un'inchiesta della giustizia francese, continua a gettare pesanti ombre sul futuro del gruppo francese, così come lo scandalo Libor, a cui sembrerebbero legate le recenti dimissioni a sorpresa del numero due Didier Valet. Proprio questo incide sulle valutazioni degli analisti. Secondo Jefferies i risultati «sono stati deludenti, visto che sono mancati aggiornamenti sui procedimenti legali in corso negli Stati Uniti».
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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