obbligazioni

BTp Futura: nel primo giorno di collocamento ordini già oltre i 2,5 miliardi

L’obbligazione, la cui sottoscrizione è riservata ai piccoli risparmiatori, ha una scadenza di otto anni e offre rendimenti cedolari minimi crescenti

2' di lettura

Nel primo giorno di collocamento il nuovo BTp Futura ha già superato i 2,5 miliardi di ordini. Il titolo, che ha una scadenza fissata a novembre 2028, sarà in offerta fino a venerdì prossimo salvo chiusura anticipata.

L’obbligazione, la cui sottoscrizione è riservata ai piccoli risparmiatori, ha una scadenza di otto anni e offre rendimenti cedolari minimi crescenti (0,35% i primi tre anni, 0,6% il secondo triennio e 1% gli ultimi due anni) a cui si aggiunge, per chi terrà il bond fino a scadenza, un premio fedeltà tra l'1 e il 3%, legato all'andamento del Pil italiano.

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Il precedente Btp Futura, collocato lo scorso luglio, aveva raccolto 6,1 miliardi di euro, di cui 2,3 nella prima giornata. Anche il ricavato di questa seconda edizione, che si chiuderà venerdì, servirà a finanziare le spese per fronteggiare l'emergenza Covid.

Il collocamento si conclude alle 13 di venerdì, a meno che il Tesoro non eserciti - ma non prima di mercoledì - l'opzione della chiusura anticipata.

Una partenza avvenuta, peraltro, in una giornata sull'ottovolante per i Btp. I titoli di Stato hanno fatto una partenza forte, che ha visto crollare il rendimento decennale fino a 0,59%, sull'ottimismo dopo che venerdì Moody's ha confermato il rating sovrano dell'Italia e in un mercato dei 'periferici' galvanizzato dalla vittoria di Joe Biden alla Casa Bianca. Ma poi è sopraggiunta, dopo le 12, la notizia di un vaccino con possibile efficacia al 90%. Creando, sui mercati, in una ventata di ottimismo che ha fatto precipitare gli investitori verso le Borse e indebolito i titoli di Stato. Il Btp decennale è dunque ripreso a scendere col rendimento salito a un massimo di giornata a 0,73% e lo spread allargatosi fino a 126 punti base.

Il Btp Futura, per invogliare i risparmiatori a sottoscrivere e per incentivarli a tenere il titolo, prevede che i tassi cedolari - che vengono fissati alla chiusura del collocamento - abbiano lo 'step up': sono invariati nei primi tre anni, ma poi salgono nei tre anni successivi nuovamente negli ultimi due anni di vita del titolo. Non potranno essere comunque inferiori ai tassi minimi garantiti comunicati venerdì, e pari allo 0,35% dal primo al terzo anno, 0,60% dal quarto al sesto e all'1% nei restanti due anni di vita del titolo. Altro incentivo per il risparmio, di fronte a un titolo che offre tassi netti comunque non stellari viste le condizioni di mercato e con una durata comunque non breve, è il premio fedeltà: per chi mantiene il Btp Futura fino a scadenza, questo è pari alla variazione media annua percentuale del Pil nominale italiano calcolata sul suo periodo di vita, entro la forchetta 1%-3%. Una scommessa sulla crescita futura, sperando che l'Italia riagganci l'Europa grazie ai fondi del recovery fund. E sull'inflazione, che da qui a un orizzonte di tre anni almeno viene data piuttosto bassa (anche dalla Bce) e da cui gli investitori nel nuovo titolo non sono protetti attraverso indicizzazioni.

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