Bubble tea, Frankly punta a sfondare in Europa
Nuove aperture ed ecommerce per raggiungere l’obiettivo di 7,5 milioni di fatturato entro il 2023
di Silvia Marzialetti
2' di lettura
Fatturato 2023 a 7,5 milioni di euro, 24 nuove aperture nei prossimi due anni e debutto nel mercato europeo con l’obiettivo di diventarne punto di riferimento entro il 2025. Punta alto Frankly, la catena di bubble tea fondata nel 2016 da Franco Borgonovo e Lati Ting (nata ad Hong Kong, ma cresciuta in Canada), con l’obiettivo di unire la cultura asiatica, da cui proviene la ricetta originale della bevanda derivata dall’unione tra il tè freddo, il latte e le perle di tapioca, con quella italiana e nordamericana.
Inaugurato il decimo store italiano a Milano l’azienda –che serve circa 250mila clienti l’anno – annuncia altre tre nuove aperture entro l’estate. Al momento, oltre che a Milano, Frankly è presente a Torino, Bologna, Bergamo, Pavia, Monza. Secondo Andrea Casati, vice-president di Growth Capital, advisor leader in Italia per operazioni di finanza straordinaria per startup e pmi «quello del Bubble Tea è un mercato dal forte potenziale e dalle interessanti opportunità sia nel nostro Paese, che nel resto d’Europa».
Franco Borgonovo, founder di Frankly, conferma: «Il 2022 è andato ben oltre le aspettative: abbiamo superato i 4,5 milioni di fatturato, consolidando la nostra presenza in Italia», spiega. L’obiettivo dei 7,5 milioni di fatturato entro il 2023 sarà perseguito anche grazie al canale e-commerce, attraverso cui l’azienda distribuisce in tutta Italia (e presto anche in tutta Europa) kit, prodotti, ingredienti e accessori per il Bubble Tea “fai da te”, bevanda derivata dall'unione tra il tè freddo, il latte e le perle di tapioca, estremamente popolare in Asia e in Nord America.
Nel dicembre 2022 la catena ha realizzato un aumento di capitale di 2,5 milioni, con la sottoscrizione di Fondo rilancio startup , gestito da Cdp Venture Capital che ha co-investito insieme al fondo Azimut Eltif-venture capital-ALIcrowd II e oltre 110 investitori in crowdfunding.
L’operazione è stata coordinata da Growth Capital e motivata da una crescita vertiginosa: +236% di ricavi nel primo trimestre 2022, grazie anche all’apertura dello store in Stazione Centrale a Milano. All’epoca il target di ricavi per il 2024 è stato fissato in 15 milioni ed è stato annunciato che i fondi raccolti sarebbero stati utilizzati per consolidare il piano di espansione a livello nazionale e a livello europeo, per ampliare il team di lavoro e sviluppare la digitalizzazione del business.Il modello Frankly è basato su due principi: la sostenibilità economica e ambientale (gli store, interamente plastic free, raggiungono il break-even mediamente in meno di tre anni) e la qualità della materia prima, nella realizzazione di un prodotto naturale privo di aromi artificiali.
Per Andrea Casati «Frankly è riuscita a posizionarsi come punto di riferimento in Italia grazie a una forte brand identity e punta ora ad imporsi come leader in Europa, anticipando l'ingresso nel mercato delle grandi catene franchising asiatiche».
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