Bugatti da record per l’esordio di Gooding&Co in Europa
Hampton Court ha ospitato la prima asta della società californiana dal vivo in Europa: la collezione di 15 auto storiche convince il mercato
di Giovanni Gasparini
5' di lettura
Tradizionalmente la verifica più importante per il mercato dell'auto d'epoca avviene a metà agosto in California, quando le case d'aste principali approfittano della concomitanza del principale Concorso d'Eleganza a Monterey per tirare fuori dai garage i mezzi più prestigiosi.
A causa del Covid gli appuntamenti di quest'anno si sono però dovuti tenere in gran parte online e sono mancate alla consegna l'offerta di auto con valori superiori ai 5 milioni di dollari, con risultati quindi pur positivi rispetto alla qualità e quantità offerta, ma fatturati complessivi ridotti ad una frazione degli anni precedenti.
Pertanto quest'anno la palma dell'evento più interessante e profittevole va, invece, a un appuntamento speciale, anche questo organizzato nella cornice di un Concorso d'Eleganza, ma nel palazzo reale di Hampton Court, a una mezzora di navigazione da Londra sul Tamigi.
La vendita organizzata da Gooding&Co si sarebbe dovuta tenere il 1° aprile a Londra, ma è stata spostata al 5 settembre e gli organizzatori sono stati da un lato fortunati per la splendida giornata di sole, ma anche ben organizzati nella scelta di proporre un'asta dal vivo pur in presenza di un pubblico selezionatissimo di una cinquantina di clienti top ben distanziati in un ampio prato.
Oltre alla qualità dell'offerta selezionatissima di solo 15 auto provenienti dalla stessa collezione di un noto appassionato belga, lo stile brillante del banditore Charlie Ross ha fatto la differenza, mostrando nuovamente come per vendere bene al livello top l'online serva a ben poco…
Solo una delle 15 auto non ha superato la riserva, portando ad un ricavo totale di 34 milioni di sterline, grazie ad una buona consistenza dei rilanci sia al telefono che in sala, o meglio dal prato… Un esordio in Europa di tutto rispetto quindi per la casa d'aste americana che nel mercato nordamericano rivaleggia con il leader del settore RM Sotheby's, di origine canadese ma sbarcata in Europa da oltre un decennio. Ma veniamo ora alle auto in offerta.
Bugatti da record
La tre auto proposte del geniale costruttore italiano trapiantato in Francia hanno portato complessivamente i due terzi del ricavo, pari a 21,4 milioni di sterline, grazie all'esclusività dei modelli proposti e alla loro provenienza, a volte regale, e allo spettacolare stato di conservazione originale. La Type 59 Sport del 1934 già posseduta del re del Belgio ha sfiorato la stima di 10 milioni di sterline per fermarsi a 9,5 milioni (8,5 senza le commissioni), prezzo record per una Bugatti in asta, forte dei successi in gara degli anni '30 e di una linea aggressiva ed elegante allo stesso tempo, dalla livrea nera ed interni biscotto e legno conservati. Un'altra Bugatti da competizione, una più comune (si fa per dire.. si tratta sempre di esemplari costruiti in poche decine) Type 35C Grand Prix del 1928 ha superato, invece, agilmente la stima di 3 milioni di sterline per sfiorare i 4 milioni con le commissioni (3,5 milioni al martello), anch'essa conservata in una livrea rossa che porta i gloriosi segni del tempo nelle competizioni prima reali e ora storiche, realizzando un prezzo record per il modello. Dulcis in fundo, ultimo lotto dell'asta, una Bugatti ‘stradale', una stupenda e rarissima (una di 17 costruite) Type 57S Atalante con carrozzeria in alluminio, un'auto del 1937 dalle linee futuristiche ed eleganza senza tempo, che ha fermato il martello alla stima di 7 milioni, pari a 7,855 milioni con le commissioni, ovviamente anche questo nuovo record per il modello.
Soddisfazioni dalle italiane : Lancia e Lamborghini
Contrariamente a quanto siamo oramai abituati da oltre un decennio, l'asta non proponeva nessuna Ferrari e neppure alcuna Maserati o Alfa Romeo, di solito regine del mercato, lasciando quindi posto a due Lamborghini e tre Lancia, ancora una volta riportando risultati record. Una versione Speciale della sportiva Lamborghini Miura, una P440 SV del 1971 dall'inusuale colore oro metallizzato, ha polverizzato la stima di 1,6-2 milioni di sterline per finire a 3,2 milioni con le commissioni, nuovo prezzo record per una Miura nella sua ultima versione. Una ben più elegante e tradizionale Lamborghini 350 GT del 1965, con la combinazione di una carrozzeria blu scuro ed interni di pelle rossa, si è dovuta, invece, accontentare di 380mila sterline, sotto la stima bassa di 400mila, nonostante l'aggiunta delle commissioni. Risultato record anche per la più anziana delle Lancia, una Lambda Torpedo della serie terza, contesa fra due collezionisti fino a 391mila sterline, sfiorando così la stima alta di 400mila, a riconoscenza del valore storico e tecnico della casa automobilistica che forse più al mondo ha innovato l'auto fra gli anni '20 e '60. Lo stesso compratore ha portato a casa anche un modello degli anni '50, una Lancia Flaminia 2500 Sport del 1959 grigio metallizzato aggiudicata dopo un solo rilancio a 310mila sterline con le commissioni, al di sotto della stima di 400-500mila, mentre una più prestigiosa Aurelia Spider America B24S del 1955 rossa ha superato di poco la stima bassa di 700mila sterline, dopo l'aggiunta delle commissioni.
Luci e ombre per le inglesi
Nonostante rappresentassero quasi metà dell'asta per numero, le sette auto inglesi in catalogo non hanno portato sempre i risultati sperati, in particolare a causa della mancata vendita della più prestigiosa delle Aston Martin offerte, una DB4 GT carrozzata Zagato del 1961 dalla rossa carrozzeria, una delle 20 note offerta con la stima di 7-9 milioni di sterline e fermatasi a 6,3 milioni, nonostante il banditore contasse cinque contendenti e li invitasse a fare offerte post-asta poiché la riserva non era raggiunta. Se così fosse, l'auto sarebbe rimasta vittima di una riserva troppo elevata e rigida, poiché 6,3 milioni è appena un 10% sotto la stima bassa, limite a cui usualmente si indica una riserva ragionevole. Non ha brillato nemmeno una scoperta DB3S del 1955 verde inglese, che ha raggiunto a stento la stima bassa di 3 milioni grazie alle commissioni, sorte simile ad un auto del 1935, epoca solitamente più difficile da vendere al giorno d'oggi, una Aston Martin Ulster da competizione, una delle 31 prodotte e con provenienza regale, che si è fermata appena sotto la stima bassa di 1,6 milioni. Prezzo record, invece, per una Vauxhall da competizione del 1924, una 30-98 OE-Type carrozzata Wensum, raro modello che ha superato di poco la stima alta di 1,2 milioni di £. Chiude il gruppo un insieme di tre auto del periodo vintage, fra il 1919 della gigantesca Rolls-Royce 40/50 HP venduta per la stima bassa di 1 milione alle due Bentley rispettivamente del 1927, un modello sportivo del 3 Litri che ha sfiorato la stima bassa di 350mila sterline con le commissioni e una più tranquilla e guidabile Cabriolet del 1939 bicolore azzurra blu che si è fermata al centro della stima a 517.500 sterline. In genere le auto del periodo pre-guerra si sono comportate al meglio, nonostante non si tratti di certo del periodo più popolare nè fra il pubblico nè fra i collezionisti.
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