Bullfrog cresce tra retail e formazione e compie dieci anni
Per quest’anno previsto un fatturato di 6 milioni di euro per il brand presente con negozi in sei Paesi europei
di Marika Gervasio
2' di lettura
Trecentomila tagli in dieci anni: non sono licenziamenti, ma i capelli e le barbe tagliate nei barber shop Bullfrog dalla fondazione dell’insegna, nel 2013. Un decennio durante il quale il brand è cresciuto con negozi in sei Paesi europei e una rete distributiva internazionale per un giro d’affari che quest’anno dovrebbe attestarsi a 6 milioni di euro.
«All’inizio ha contato soprattutto la distintività del concept, che riprende quello dei barber shop newyorkesi contaminato con le influenze legate alla nostra tradizione, che ha segnato una rottura rispetto al panorama di quel periodo - racconta Romano Brida, fondatore e ceo dell’azienda -. Questo mix originale ha funzionato molto bene tanto da destare l’interesse del gruppo Percassi che nell’autunno del 2014 ha rilevato la maggioranza della compagine societaria».
Un ingresso che segna una nuova fase per Bullfrog che si espande sia sul piano distributivo sia in termini di offerta. Ma nel 2020 all’improvviso tutto cambia: la pandemia pone nuove sfide e porta il brand ad affrontare trasformazioni importanti. «Dapprima il Covid e in seguito la gestione della ripresa hanno modificato il nostro approccio al retail - continua Brida -. Nel 2019 i negozi di proprietà pesavano il 59% del giro di affari mentre oggi la distribuzione esterna ai negozi proprietari, compreso l’e-commerce, rappresenta il 70% del totale». Il post-Covid, unito agli effetti del conflitto tra Russia e Ucraina, ha, invece, impattato sui processi di produzione condizionando la disponibilità di prodotti. Ma il periodo di difficoltà congiunturale viene superato con una distribuzione ancora più ampia a livello internazionale.
E il futuro? «Un progetto importante riguarda i flagship store di Milano e Zurigo che diventeranno dei veri e propri hub, dei negozi multifunzione in cui avviene anche la gestione dell’e-commerce - spiega Brida -. In parallelo intendiamo sviluppare nuovi canali digitali di vendita sia B2C, per esempio Amazon e Zalando, sia B2B come Ankorstore». Un’altra area di investimento riguarda la formazione, con la riorganizzazione dell’Accademia che erogherà corsi sia indoor, nei barber shop di proprietà, sia outdoor, nelle strutture dei clienti. Sul versante dell’offerta è, invece, in programma l’ampliamento dello skincare che sta performando molto bene con un incremento del 20% nel 2023 rispetto al 2022.
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