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Burri e Fontana guidano l’arte italiana da Christie’s Londra

Successo per il tradizionale appuntamento annuale con il catalogo dedicato, molto bene anche Anselmo, la Pop Art romana e Morandi

di Giovanni Gasparini

Lucio Fontana (1899-1968). Concetto spaziale. Price realised GBP 3,724,750

4' di lettura

Nonostante le difficoltà a reperire opere nel contesto dell'incertezza politica ed economica inglese e mondiale, come testimoniato dal volume ridotto rispetto all'anno scorso, l'asta di arte italiana del dopoguerra «Thinking Italian» promossa da Christie's in tarda serata del 4 ottobre a Londra ha trovato un'ottima accoglienza anche in sala nonostante la tarda ora.
Solo due dei 31 lotti proposti (due i lotti ritirati) non hanno trovato compratori, portando così a percentuali di venduto altissime del 95% per numero e ben del 98% per lotto, e un ricavo di 24,6 milioni di sterline dopo le commissioni, oltre la stima alta di 15,4-21,3 milioni di £.

L’arte italiana che piace a Londra

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Metà dell'asta ha superato le stime alte anche prima dell'aggiunta delle commissioni e solo tre lotti sono andati venduti dopo un solo rilancio contro la riserva, tutti sintomi di un mercato dalla domanda vivace, anche da parte di diversi galleristi in sala. La debolezza della sterlina ha contribuito ad una certa vivacità da parte di compratori in dollari.
Quattro dei lavori erano garantiti, tutti da parta terza, che è dovuta intervenire solo in un caso acquistando un piccolo lavoro di Burri.

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Burri, Fontana e Anselmo milionari. Nonostante il ritiro di un ‘Sacco e Bianco' prima dell'asta (stimato 2,2-2,8 milioni di £), un secondo lavoro di Burri, un più grande Sacco del 1953 proveniente da una collezione giapponese è finito per 4,6 milioni nelle mani della famiglia Nahmad dopo una lunga contesa che ha visto coinvolte altre gallerie come Vedovi di Parigi, confermando la stima di 3-5 milioni di £. Un piccolo lavoro di Burri, ‘Combustione' di 7 x 13cm, tipicamente dedicato sul retro, con una garanzia di parte terza se l’è aggiudicato per 300mila $. Ritirato anche un ‘Concetto Spaziale' di Fontana con un buco su sfondo bianco, da una stima di 800mila-1,2 milioni di £.
Un ben più raro metallo dallo stesso titolo del 1954 di un metro di lunghezza, di diversi anni precedente la nota e ricercata serie prodotta da Fontana dopo la visita a New York del 1961, si è fermato sotto la stima a richiesta di 3,5 milioni di £, finendo in mani americane dopo un solo rilancio contro la garanzia per 3,1 milioni, pari a 3,7 milioni di £ con le commissioni. Una caratteristica ‘Attesa' minimalista del solito Fontana con un solo taglio su campo bianco è andata lungamente contesa anche dal gallerista Ben Brown, sfiorando 2 milioni ad un anonimo italiano al telefono, il doppio della stima alta, mentre si è fermato a un milione con le commissioni una tela 73 x 60cm con ben nove tagli su sfondo verde spento.
Conferma il buon momento un ottimo risultato di una ceramica di Fontana del 1946, con una grande figura bianca ‘La Sibilla Barocca' che è andata al dealer Voena per 650mila £; la galleria omonima ha presentato in fiera a Frieze Master un'ampia selezione dell'opera di scultura dell'artista italo-argentino. Un solo altro lavoro ha superato la soglia del milione di sterline, una ‘Torsione' del maestro dell'Arte Povera Giovanni Anselmo, una barra risalente al 1968, che è salita fino a 1,8 milioni, ben oltre la stima alta di 1,2 milioni di £. Secondo miglior prezzo d’asta per Maria Lai (1919-2013), unica donna dell’incanto, che con un suo piccolo libro scultura «Al volger della spola» datato 1995 ha raddoppiato la stima massima arrivando a 100mila sterline. Anche il valore dell’olio su tela del 1953 «Dal Ciclo della Natura N. 6» di Emilio Vedova (1919-2006) è salito dalle stime 250.000 - 350.000 sino a 623.250 sterline.

Buon momento per la Pop Art romana. La Galleria Robilant&Voena è stata fra le più attive in sala, aggiudicandosi anche un lavoro Pop di Mimmo Rotella del 1960, un caratteristico pannello con pubblicità strappate di oltre un metro, lungamente conteso con il giovane advisor italiano Yuri Tagliacozzo fino a sfiorare 300mila £ con le commissioni, il doppio della stima alta. Il catalogo proponeva anche due lavori di Mario Schifano, un pannello rosso arancio in tre parti ‘Non misterioso' del 1961 aggiudicato entro la stima a 430mila £, e un ‘Paesaggio Anemico III' del 1965 di oltre due metri inseguito anche dalla galleria Sprovieri fino a 550mila £. È rimasta invenduta, invece, una tela cupa di grandi dimensioni di Franco Angeli del 1959, nonché un Manzoni composto da balle di cotone. Buona performance, anche per l’olio arancio del maestro dell’astrattismo italiano Piero Dorazio (1927-2005): «Monfort» ha raddopiato la stima massima toccando le 200.000 sterline (stima 70.000 - 100.000 £). L’artista è in mostra “Piero Dorazio. Forma e colore” alle Gallerie d'Italia a Milano fino al 27 ottobre.

Ottima serata per Morandi. Il catalogo proponeva anche tre lavori di soggetti differenti di Giorgio Morandi, tutti contesi ben oltre le stime alte anche da gallerie internazionali come Nahmad: una “Natura Morta” coi caratteristici oggetti del 1946 è salita fino a 935mila £, da una stima di 400-600mila £, mentre un vaso di Fiori del 1950 è balzato quasi a 800mila £, quattro volte la stima bassa, e un Paesaggio del 1937 ha superato la stima a 400mila £. L'arte italiana del dopoguerra conferma la sua forza sul mercato internazionale, come dimostrato anche dall'ampia presenza alla fiera Frieze Master aperta fino al 6 ottobre a Londra.

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