C’era una volta la Sala Bianca: Firenze celebra 70 anni di sfilate italiane
Al Polimoda si ricorda il debutto della moda italiana sulla passerella di Palazzo Pitti, sede delle sfilate italiane per oltre 30 anni e che segnò la svolta e il debutto internazionale per il made in Italy
di Silvia Pieraccini
I punti chiave
2' di lettura
C’erano 300 compratori, arrivati da molti Paesi stranieri, il 22 luglio 1952 nella Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze, il salone da ballo e da musica all’epoca più prestigioso della città (oggi è inserito nel percorso museale della Galleria Palatina) che prende il nome dai candidi stucchi di gusto neoclassico. Li aveva invitati Giovanni Battista Giorgini - “Bista”, come lo chiamavano tutti - per assistere alla prima “vera” sfilata di moda organizzata in Italia.
Fino a quel momento Bista, che a Firenze dirigeva un ufficio di commercio con l’estero, aveva sperimentato, con successo, una versione “casalinga”, facendo sfilare (per la prima volta nel febbraio 1951) gli abiti di alcune sartorie tricolore come Fontana, Emilio Pucci e Veneziani nel salotto della sua casa, Villa Torrigiani in via dei Serragli, di fronte a un gruppetto di compratori americani e giornalisti internazionali che erano rimasti entusiasti.
Nasceva l’”evento moda” contemporaneo
Il trasloco nella Sala Bianca (che avrebbe ospitato le sfilate per più di 30 anni) segnò la svolta per il made in Italy, che cominciò così a mostrarsi al mondo e a dialogare senza timori con le creazioni francesi. E segnò la svolta anche per la definizione stessa di “evento moda” come lo intendiamo oggi, visto che Giorgini fece seguire la sfilata da un ballo di gala nel grandioso Giardino di Boboli che adorna Palazzo Pitti. Sul Los Angeles Times, la giornalista di moda Fay Hammond scrisse: «La sede più raffinata del mondo per le sfilate è la magnifica residenza rinascimentale dei più grandi rivali degli Strozzi. Compratori e stampa, attraversando l'incantevole “Città dei Fiori” fino a Palazzo Pitti, dove la Moda passa in una parata quasi ininterrotta di collezioni, hanno la possibilità di vedere da vicino i modelli e di avere un travolgente esempio di ineguagliabile ospitalità italiana».
Il ricordo al Polimoda, una delle più prestigiose scuole di moda italiane
La sfilata fu un trionfo, esattamente 70 anni fa. Così come aveva fatto nel 2021, per i 70 anni della prima sfilata di Giorgini nella sua casa, Firenze ha voluto rievocare la ricorrenza del debutto della moda italiana sulla passerella della Sala Bianca e lo ha fatto al Polimoda, la scuola fiorentina (fa capo alle istituzioni cittadine, dalla Camera di commercio al Centro di Firenze per la moda italiana, fino ai Comuni di Firenze, Prato e Scandicci, Confindustria, Fondazione Cr Firenze) diventata una delle più prestigiose al mondo nella formazione dei giovani alle professioni della moda.
Un nuovo archivio digitale e un libro su Bista
«Firenze è stata culla del made in Italy grazie all'intuizione di Giovanni Battista Giorgini – ha detto Ferruccio Ferragamo, presidente di Polimoda -: qui è nata una nuova concezione della moda e quello stile italiano che ci invidiano nel mondo. Non esiste miglior luogo per accogliere questa ricorrenza di una fucina di talenti come questa scuola». Accanto al Polimoda, a celebrare i 70 anni c’erano la società fieristica Pitti Immagine (che organizza a Firenze le fiere della moda), col suo amministratore delegato Raffaello Napoleone, e l’Archivio Giorgini presieduto da Neri Fadigati, che ha digitalizzato 1.500 tra fotografie, lettere, inviti, programmi e materiale stampa sulla nascita della moda italiana dagli anni ’20 agli anni ’60 del Novecento. La figura di Giorgini sarà ricostruita anche in un libro che uscirà a settembre.
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