ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùTlc

Cabine telefoniche, addio anticipato. Tim chiude le ultime 15mila

Tim prevede che lo smantellamento totale delle cabine telefoniche in Italia sarà completato entro il 2023, in anticipo rispetto al 2026. È quanto indicato dal management nel corso della presentazione dei risultati semestrali

di Andrea Biondi

AdobeStock

2' di lettura

Un’era che si chiude. E che si chiuderà anche prima del previsto. Durante la conference call sui conti del semestre, l’ad Tim Pietro Labriola ha confermato che si sta andando verso lo smantellamento delle cabine telefoniche. E che il processo sarà completato entro il 2023, in anticipo rispetto al 2026. Il management ne ha parlato, riguardo a quelli che sono gli interventi di risparmi che passano da decommissioning, energia e real estate. E per circa 15mila cabine telefoniche pubbliche della Tim è ora iniziato il definitivo conto alla rovescia.

Il nulla osta Agcom

Che si andasse in questa direzione era ormai chiaro dallo scorso 23 maggio, quando Agcom ha pubblicato la delibera 98/23/CONS sull’“Esito della verifica sulla necessità del servizio di telefonia pubblica ai sensi dell'articolo 97 del Codice delle comunicazioni elettroniche”. Un documento, questo, redatto a valle di una consultazione pubblica avviata dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la delibera 252/22/CONS del 5 Luglio 2022.

Loading...

Copertura mobile al 99%

I numeri non hanno lasciato scampo. Agcom ha rilevato che la copertura radiomobile presente nelle zone servite dal servizio di telefonia pubblica è «già sostanzialmente completa» con una percentuale del 99,2 per cento. E considerando anche gli altri operatori nel 2022 non si scendeva sotto il 99 per cento. Insomma, è ora di staccare la spina. Del resto i 78,3 milioni di sim human, cioè le schede telefoniche per telefonia mobile possedute da clientela “umana” e non utilizzate per la domotica e l’automazione industriale, sono anche superiori, per numero, alla popolazione le Paese.

Salvi i luoghi di interesse pubblico

C’è dunque un’evidenza algebrica a dimostrare la sostanziale inutilità pratica – fatti salvi luoghi come luoghi di interesse sociale come, ospedali, carceri, caserme dove Agcom ha messo nero su bianco l’esistenza di 1.801 postazioni – di un elemento urbano che ha contraddistinto un’epoca. Anche dal punto di vista dell’innovazione tecnologica con le schede prepagate introdotte prima dalla Sip poi diventata Telecom.

Fra gettoni e schede prepagate

Chi negli anni era uno studente alle elementari o delle scuole medie – i più grandi, magari, a partire dalla metà degli anni 90 hanno iniziato ad avere in mano un telefono cellulare – non potrà non avere ricordi di gettoni, di una presenza comunque rassicurante per qualsiasi emergenza, di luoghi in cui si consumava tanta vita. Oggi, inutile negarlo, ai ragazzi appare come un oggetto alieno. Ed è difficile anche trasferire l’aura romantica. Dalla fine dell’anno – in anticipo di tre anni rispetto ai piani – sarà tutto, definitivamente, storia.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti