Ucraina ultime notizie. Xi a Zelensky, primo colloquio. Ferito giornalista italiano a Kherson, morto l’interprete
I punti chiave
- Inviato de La Repubblica ferito a Kherson, morto l’interprete
- Bild, “servizi Kiev hanno cercato assassinare Putin”
- Cina: «Inviato speciale in Ucraina per soluzione politica»
- Media: Xi ha avuto un colloquio telefonico con Zelensky
- Caccia tedeschi e britannici intercettano tre aerei da ricognizione russi sul Baltico
- Lavrov: Ue militarizzata, è come la Nato
Bild, “servizi Kiev hanno cercato assassinare Putin”
I servizi d'intelligence di Kiev avrebbero tentato di assassinare domenica il presidente russo Vladimir Putin con un drone kamikaze. Lo afferma il quotidiano popolare tedesco Bild, secondo il quale il fallito tentativo di omicidio è stato tenuto nascosto dalle autorità russe. Per l'operazione sarebbe stato impiegato un drone Uj-200, con una portata di 800 km. Partito dall'Ucraina domenica pomeriggio, il drone era diretto verso un parco industriale vicino Mosca, a 500 km dal confine.
Su Twitter l'attivista ucraino Yuriy Romanenko ha affermato che i servizi ucraini hanno inviato il drone dopo aver appreso che Putin si sarebbe recato in vista al parco industriale di Rudnevo. Effettivamente i media russi hanno riferito di un drone ucraino che si è schiantato domenica vicino al villaggio di Voroskovo, ad una ventina di km dal parco industriale di Rudnevo. Pavel Zarubin, giornalista vicino al Cremlino, aveva riferito domenica mattina che Putin doveva visitare un parco industriale a Mosca. Non è tuttavia chiaro se la visita fosse prevista per domenica o lunedì. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha poi detto lunedì che Putin non aveva in programma alcun evento.
Kiev, Mosca blocca corridoio grano
L'Ucraina accusa la Russia di bloccare il funzionamento del corridoio del grano. Secondo le forze navali di Kiev, scrive Ukrainska pravda, i rappresentanti russi a Istanbul, hanno bloccato la partenza di quattro navi cariche di cereali dai porti ucraini, compresa la Akdeniz-M, affittata dal World Food Program per consegnare grano all'Etiopia.
Aerospaziale Antonov valuta di spostarsi dall'Ucraina al Brasile
La compagnia statale ucraina del settore aerospaziale Antonov è interessata a migrare la produzione dei suoi velivoli in Brasile, in particolare nello Stato di San Paolo. E' quanto si legge in un comunicato della stessa compagnia pubblicato dal portale Cnn Brasil dove si afferma che “il consiglio di amministrazione ha grande interesse a migrare la produzione in una giurisdizione neutrale”. Nella nota si parla di un investimento fino a 50 miliardi di dollari in cinque anni nello Stato di San Paolo che includerebbe “la costruzione di un grande stabilimento industriale, il trasferimento di tecnologia e la creazione di 10 mila posti di lavoro”.
Il governo di San Paolo ha diffuso a sua volta un comunicato dove conferma che l'11 aprile si è tenuta una riunione con il direttore e il vicepresidente della società Antonov, Oleksandr Nykonenko e Victor Avdeyev, per discutere un investimento dell'ordine di 50 miliardi di dollari per la costruzione di un impianto industriale nel Paese.
Procura Kiev, oltre 10mila civili uccisi da inizio guerra
Il procuratore generale ucraino, Andriy Kostin, ritiene che siano oltre 10mila i civili rimasti uccisi dall'inizio della guerra. “Ad oggi sono stati registrati oltre 80mila crimini di guerra commessi dalla Federazione Russa in Ucraina. Oltre 10mila civili sono stati uccisi, oltre 13mila feriti e oltre 98mila infrastrutture civili sono state danneggiate o distrutte”, ha detto Kostin in un'informativa alla commissione Giustizia, Libertà Civili e Interni del Parlamento Ue, secondo quanto riferisce la sua pagina Facebook, rilanciata da Ukrinform.
Tajani, colloquio Xi-Zelensky passo avanti ma serve tempo
Il colloquio di oggi tra il presidente ucraino Volodymir Zelensky e il presidente cinese Xi Jinping “è un passo in avanti, ci dobbiamo credere, ma non è ancora la soluzione del problema e ci vorrà ancora parecchio lavoro per dire che siamo a un passo dal cessate il fuoco” in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Stasera Italia su Retequattro.
Il ministro ha poi sottolineato il ruolo dell'Italia nella futura ricostruzione e in particolare delle piccole e medie imprese: “Siamo in grado di offrire all'Ucraina il nostro know how”, ha detto, ricordando, come Zelensky, che il Paese è ricco, fra l'altro, di materie prime, come il litio, e che, anche per questo, “è giusto che l'Italia svolga un ruolo da protagonista”.
Von der Leyen, “colloquio Zelensky-Xi è passo importante”
“Accogliamo la telefonata” tra il presidente ucraino Zelensky e il presidente cinese Xi, “è un primo passo importante da parte della Cina, e atteso da lungo tempo, nell'esercizio delle proprie responsabilità in qualità di membro del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite”. Lo riferisce il portavoce della presidente della Commissione europea, Eric Mamer, evidenziando che “la presidente von der Leyen e il presidente Macron avevano trasmesso la richiesta del presidente Zelensky per una chiamata durante il loro incontro con il presidente Xi a Pechino”.
Ue apprezza chiamata Xi-Zelensky e apertura canale con Cina
«È positivo che la chiamata tra i presidenti Zelenskyy e Xi abbia finalmente avuto luogo e che i canali di comunicazione siano aperti. L’importanza di tali contatti è stata discussa al vertice Ue-Ucraina e in altri contatti con la leadership cinese e ucraina». Lo riferisce un alto funzionario Ue.
«L’Ue ha sempre incoraggiato la Cina, membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a condividere la responsabilità globale di difendere e sostenere la Carta delle Nazioni Unite ei principi del diritto internazionale. Prendiamo atto dell’intenzione della Cina di inviare un inviato speciale in Ucraina (e in altri paesi) - anche per sottolineare il messaggio di cui sopra; restiamo in attesa di maggiori dettagli su questa iniziativa», continua la fonte.
«L’Ue sostiene pienamente l’iniziativa del presidente Zelensky per una pace giusta basata sul rispetto dell’indipendenza, della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina. Spetta all’Ucraina decidere i futuri parametri per eventuali potenziali negoziati. La chiamata ha avuto luogo nell’anniversario del disastro di Chernobyl che sottolinea l’importanza della sicurezza nucleare; questo è stato messo a fuoco dall’aggressione della Russia contro l’Ucraina e in particolare dalle attività intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia».
Bild: «Kiev ha provato ad uccidere Putin con un drone»
Domenica scorsa i servizi segreti ucraini avrebbero tentato di uccidere Vladimir Putin con un drone esplosivo. Sebbene l’agguato sia fallito, il tentativo sarebbe stato tenuto segreto dalle autorità russe. Lo scrive Bild. Nel pomeriggio del 23 aprile sarebbe stato fatto partire dall’Ucraina un drone UJ-22 con una portata fino a 800 km e con a bordo «30 blocchi di esplosivo C4, per un peso totale di 17 kg».
L’obiettivo sarebbe stato il parco industriale di Rudnevo, vicino Mosca, in cui avrebbe potuto esserci una visita di Putin. Il drone è però precipitato 20 km prima. Non è chiaro se la visita di Putin sul posto ci sia mai stata.
Zelensky sente Meloni: «Grazie per l’instancabile sostegno»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su Twitter di aver sentito al telefono il primo ministro Giorgia Meloni. «L’ho ringraziata per aver tenuto la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina e per la sua leadership personale nell’instancabile sostegno agli ucraini. Abbiamo discusso dell’ulteriore cooperazione nel settore della difesa e dei prossimi eventi internazionali», ha scritto il leader ucraino.
Kuleba: pronti ad accogliere il Papa quando vuole
«Accoglieremmo Papa Francesco a braccia aperte. Il nostro invito è ancora valido, può arrivare quando vuole». Lo ha detto in un’intervista a SkyTg24 il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. «Non so perché non sia venuto, non ha declinato l'invito ed è un buon segno ma non abbiamo nemmeno ricevuto una data», ha aggiunto Kuleba sottolineando che «le persone in Ucraina sarebbero molto felici di accogliere il Papa».
Kuleba: forze armate in contatto con Zunino, lo aiuteranno
«Nel momento in cui ho appreso la notizia di questo evento infausto, ho contattato le nostre forze militari che mi hanno dato i dettagli del caso. Sono entrati in contatto con il giornalista e faranno tutto quello che possono per aiutarlo».
Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Skytg24 sul ferimento in Ucraina del giornalista italiano Corrado Zunino. Il ministro ha confermato che il collaboratore che accompagnava il collaboratore di Repubblica è rimasto ucciso sotto i colpi dei russi. «Ai russi non interessa se sei russo, italiano o ucraino, loro semplicemente sparano», ha aggiunto Kuleba.
Spazio, Russia estende al 2028 la partecipazione alla Iss
Dopo mesi di dichiarazioni contrastanti, alimentate dalle tensioni politiche dovute all’invasione dell’Ucraina, la Russia ha ufficializzato l’estensione al 2028 della sua partecipazione alla Stazione spaziale internazionale: lo ha fatto con una lettera inviata dal capo di Roscosmos, Yuri Borisov, ai partner di Stati Uniti, Europa, Canada e Giappone. Lo rende noto la stessa agenzia spaziale russa su Telegram.
Nuovo scambio di prigionieri Russia-Ucraina
Un nuovo scambio di prigionieri è avvenuto oggi tra Russia e Ucraina, con la liberazione di 44 ucraini e 40 russi. Lo hanno reso noto le due parti citate dalle agenzie dei rispettivi Paesi. Lunedì il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, aveva detto che dall’inizio del conflitto erano già stati scambiati oltre 2.200 prigionieri per parte e che ci si stava avvicinando a uno scambio «tutti per tutti».
Inviato de La Repubblica ferito a Kherson, morto l’interprete
Corrado Zunino, inviato di Repubblica, è stato ferito a Kherson.
L’inviato de La Repubblica Corrado Zunino è stato ferito oggi alle porte di Kherson dopo che l’auto su cui viaggiava con il suo interprete è stata colpita. Zunino è stato assistito e ricoverato all’ospedale civile di Kherson, per una ferita alla spalla. Nello scontro è deceduto l’interprete.
«Sto bene il proiettile ha centrato il mio amico Bogdan, dolore infinito. Credo sia morto, all’inizio del Ponte di Kherson. Un dolore infinito. Avevo il giubbotto con la scritta Press». Lo scrive in un tweet il giornalista Corrado Zunino, inviato di Repubblica in Ucraina.
«Il nostro inviato Corrado Zunino e il suo collaboratore Bogdan Bitik sono stati vittime di un agguato di cecchini russi oggi alle porte di Kherson», si legge sul sito di Repubblica.
«Bitik purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto: lascia la moglie e un figlio», mentre il giornalista italiano, «dopo essere stato ferito, è riuscito a mettersi in salvo trascinandosi lontano dal veicolo: è stato prelevato da un’auto che si trovava in zona e portato all’ospedale di Kherson», dove è ricoverato.
«I due reporter - prosegue Repubblica.it - viaggavano facendosi chiaramente riconoscere come giornalisti, indossando il giubbotto con la scritta ’Press’. Entrambi hanno lavorato a lungo sul conflitto in Ucraina».
«Kiev deve sminare campi agricoli, Italia darà un grande aiuto»
«Al tavolo dell’agrindustria abbiamo trattato il problema dello sminamento dei campi ucraini che riguarda ben 470 mila ettari di terreni agricoli, come dire un territorio pari a mezza Italia, che ha bisogno di essere ripulito dalle mine. Non solo: due milioni e mezzo di ettari in totale devono essere controllati».
Ha spiegato all’ANSA il presidente di FederUnacoma, (Federazione nazionale costruttori macchine per l’agricoltura) Alessandro Malavolti, che ha moderato il tavolo sull’agribusiness nell’ambito della conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina che si è tenuta oggi a Roma. Malavolti ha riferito che durante l’incontro con i funzionari ucraini è stata fatta un bilancio dei danni che la guerra ha causato alla meccanizzazione agricola: «L’Italia si è offerta di dare un a grande mano. L’Ucraina deve ricominciare ad esportare le sue derrate alimentari», ha detto.
Cina, è Li Hui il rappresentante speciale per la crisi ucraina
Li Hui, rappresentante speciale della Cina per gli Affari eurasiatici ed ex ambasciatore in Russia, guiderà la delegazione speciale per risolvere la crisi in Ucraina. Lo ha annunciato Yu Jun, vicedirettore del Dipartimento per l’Asia centrale e l’Europa presso il ministero degli Esteri di Pechino, fornendo ulteriori dettagli su quanto preannunciato dal presidente Xi Jinping durante la telefonata avuta nel pomeriggio con la controparte ucraina Volodymyr Zelensky.
Xi: integrità territoriale a base relazioni Cina-Ucraina
Il rispetto reciproco di sovranità e integrità territoriale” è la base politica delle relazioni Cina-Ucraina”. Il presidente Xi Jinping, nella prima telefonata al suo omologo Volodymyr Zelensky dall’aggressione della Russia all’Ucraina, ha detto che “le relazioni Cina-Ucraina hanno attraversato 31 anni di sviluppo e raggiunto il livello di partenariato strategico - ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv -. Apprezzo la ripetuta enfasi del presidente Zelensky su sviluppo delle relazioni e cooperazione con la Cina e ringrazio l’Ucraina per aver fornito grande assistenza all’evacuazione dei cittadini cinesi” nel 2022. (ANSA).
Xi a Zelensky: «Nessun vincitore in una guerra nucleare»
“Il dialogo e la negoziazione sono l’unica via d’uscita praticabile”, secondo il presidente cinese Xi Jinping che, nella sua prima telefonata dallo scoppio della crisi ucraina con la controparte Volodymyr Zelensky ha voluto sottolineare che “non ci sono vincitori in una guerra nucleare”. Nell’affrontare la questione nucleare, “tutte le parti interessate dovrebbero rimanere calme e sobrie, concentrarsi veramente sul futuro e sul destino di se stesse e di tutta l’umanità, e gestire e controllare congiuntamente la crisi”, ha aggiunto Xi, nel resoconto del network statale Cctv.
Mosca, bene gli sforzi cinesi, ma Usa e Kiev non ascoltano
“Prendiamo atto della disponibilità cinese a compiere sforzi per i negoziati ma riteniamo che il problema non sia la mancanza di buoni piani”, ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando la telefonata tra il presidente cinese Xi Jinping e quello ucraino Volodymyr Zelensky. “Le autorità ucraine e i loro curatori occidentali - ha aggiunto - hanno già dimostrato la loro capacità di ostacolare le iniziative di pace. Pertanto, qualsiasi appello alla pace difficilmente può essere adeguatamente percepito dai burattini controllati da Washington”.
Cina: «Inviato speciale in Ucraina per soluzione politica»
La Cina invierà «il rappresentante speciale del governo per gli affari eurasiatici in Ucraina e in altri Paesi per avere una comunicazione approfondita con tutte le parti sulla soluzione politica della crisi ucraina». È quanto scrive la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, in merito al primo colloquio telefonico dall’aggressione russa tra il presidente Xi Jinping con la controparte ucraina Volodymyr Zelenski.
Zelensky: Italia ci sostiene per la libertà e la sicurezza
«Siamo tutti insieme nel nostro desiderio di libertà, di sicurezza, e benessere per i nostri genitori, i nostri figli, le nostre città. Di questo vi propongo di parlare», di cosa fare cioè per «dare più libertà e sicurezza ai nostri bambini e le nostre città». Lo ha detto Volodymyr Zelensky in videocollegamento con la conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina. «Ringrazio tutti voi e personalmente la signora Meloni per il suo sostegno», ha detto il presidente ucraino.
Zelensky: con Xi telefonata lunga e significativa
«Ho avuto una telefonata lunga e significativa con il presidente cinese Xi Jinping. Credo che questa chiamata, così come la nomina dell’ambasciatore dell’Ucraina in Cina, darà un potente impulso allo sviluppo delle nostre relazioni bilaterali». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Premier Kiev, Russia vuole distruggerci, non cerca pace
“Voglio ringraziare il popolo e il governo italiano per il sostegno a 360 gradi all’Ucraina. Con la presidente Meloni abbiamo avuto un incontro molto concreto. Abbiamo parlato della ricostruzione e del piano di pace. La Russia ha iniziato questa guerra per distruggerci, non cerca la pace e dopo un anno non ha cambiato i suoi progetti”. Lo ha detto il premier ucraino, Denis Shmyhal, parlando nel corso di dichiarazioni congiunte con la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, a margine della Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina a Roma. Shmyhal ha precisato che prima della ricostruzione “l’Ucraina deve liberare tutti i territori occupati”.
Meloni, accelerare l’adesione dell’Ucraina all’Ue
Il futuro dell’Ucraina deve essere di sempre maggiore capacità di inserirsi nelle dinamiche e nelle istituzioni europee. Il modo più intelligente di ringraziare gli ucraini di quello che stanno facendo è accelerare la possibilità di far parte delle istituzioni europee. Bisogna riconoscere gli sforzi enormi di Kiev, anche durante la guerra, per riformare il suo sistema e avvicinarlo ai target richiesti dalla Commissione. E’ fondamentale riconoscere quello sforzo accelerando e avviando in tempi rapidi i negoziati di adesione all’Ue”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina.
Kuleba, vinceremo questa guerra
“Vinceremo questa guerra e restituiremo al Paese la sua integrità territoriale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, parlando alla Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina a Roma. Le parole di Kuleba hanno fatto partire un applauso da parte del pubblico. “Lo riferirò ai nostri soldati che combattono in prima linea al fronte”, ha detto il ministro degli Esteri di Kiev al riguardo.
Governo ucraino lancia cluster tecnologico per potenziare capacità militare
Il governo ucraino lancia oggi un’iniziativa soprannominata ’Brave1’ che punta a velocizzare e a promuovere l’innovazione nello sviluppo di droni e altre tecnologie che stanno risultando fondamentali nella guerra contro la Russia. Kiev spera di riunire gli sviluppatori del settore statale, militare e privato che lavorano su questioni riguardanti la difesa in un team tecnologico che darebbe all’Ucraina un vantaggio sul campo di battaglia. “Considerato il nemico, che è così vicino, e le sue dimensioni, dobbiamo assolutamente sviluppare la tecnologia militare in modo da poterci difendere”, ha affermato Mykhailo Fedorov, ministro ucraino della Trasformazione digitale. Prima dell’annuncio ufficiale di oggi, Fedorov ha annunciato ad Associated Press che il governo ha stanziato oltre 100 milioni di grivnie (quasi 2 milioni e mezzo di euro) per finanziare progetti che hanno il potenziale per di aiutare l’Ucraina a vincere la guerra. “Sul campo di battaglia ci sono molte persone della giovane generazione che possono lavorare con le tecnologie e ne hanno bisogno”, ha detto il ministro
Banca Mondiale, pubblico-privato insieme per ricostruire
Nel sostegno all’Ucraina, alla sua ricostruzione, “riusciremo se ci affidiamo alla complementarietà dei nostri ruoli” tra settore pubblico e privato, partner internazionali e ucraini. Lo ha sottolineato la vicepresidente regionale della Banca Mondiale Antonella Bassani oggi alla Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina a Roma, a conclusione del suo intervento in cui in dettaglio ha ricostruito il lavoro ad oggi della Banca Mondiale nel sostegno a Kiev. Bassani ha inoltre fornito una serie di dati utili come coordinate per illustrare quanto accade in Ucraina anche sul terreno economico: “La povertà in questo momento è aumentata fino al 24% del totale della popolazione ucraina, con conseguenze importanti anche per la popolazione globale”, ha detto Bassani, spiegando che la Banca Mondiale è stata “tra le prime istituzione a rispondere con sostegno economico dopo l’inizio della guerra” e che ha agito lungo tre direttive: “Ha mobilitato oltre 22 miliardi di dollari in finanziamento per le emergenze, sostegno che ha consentito al governo dell’Ucraina fornire servizi essenziali”, come pagare pensioni, per esempio, o mantenere le scuole aperte. Il sostegno della Banca Mondiale riguarda poi il piano delle riforme sostanziali - procurement, anticorruzione, riforme settoriali - necessarie per attrarre investimenti. E in terzo luogo “ha supportato il governo a preparare la valutazione dei danni”, con il risultato che si calcolano “danni diretti per 135 miliardi di dollari nel primo anno”, come anche la necessità di “411 miliardi nei prossimi 10 anni”. Mentre il focus delle spese critiche prioritarie per il 2023 riguarda, per più del 60%, trasporti, energia e alloggi. “Una parte sostanziale del programma di ripresa - sintetizza infine Bassani - è cercare di catalizzare la ripresa del settore privato per sostenere la ripresa in generale”.
Sindaco Zaporizhzhia, città pronta a controffensiva
“Faremo tutto quello che è sotto la nostra responsabilità” per quanto riguarda la controffensiva. “Con le forze armate abbiamo realizzato costruzioni per evitare un attacco di terra” e “siamo pronti alla controffensiva”. Lo dichiara il sindaco della città di Zaporizhzhia, Anatolii Kurtiev, in un’intervista all’ANSA. “E grazie ai partner occidentali ora l’Ucraina ha molte più armi ed è meglio equipaggiata e naturalmente ringraziamo tutta la società straniera per l’aiuto a respingere i russi”.
Mattarella, Ucraina entri nella Ue il prima possibile
“L’Italia esprime il forte convincimento favorevole all’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea nel più breve tempo possibile e apprezziamo l’impegno del suo governo per il cammino di riforme intraprese per rispettare i parametri comunitari”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando una delegazione ucraina al Quirinale.
Kiev, attaccati 122 insediamenti in 24 ore, 2 morti e 16 feriti
Nelle ultime 24 ore, sono stati segnalati attacchi russi in otto oblast ucraini - Sumy, Chernihiv, Kharkiv, Kherson, Zaporizhzhia, Dnipropetrovsk, Luhansk e Donetsk - nei quali due civili sono stati uccisi e almeno 16 sono rimasti feriti. Lo ha reso noto il ministero della Difesa ucraino. La Russia ha colpito un totale di 122 insediamenti utilizzando mortai, carri armati, artiglieria, sistemi di razzi a lancio multiplo (MLRS), sistemi missilistici antiaerei, droni e aviazione tattica, secondo il rapporto. Sono state colpite anche 102 infrastrutture.
Zelensky: 37 anni fa Chernobyl, evitare che Mosca ricatti con centrali
“Trentasette anni fa, l’incidente della centrale nucleare di Chernobyl ha lasciato un’enorme cicatrice in tutto il mondo. È passato più di un anno dalla liberazione della centrale dall’invasore. Dobbiamo fare di tutto per evitare che lo stato terrorista (la Russia ndr) utilizzi le centrali nucleari per ricattare l’Ucraina e il mondo”. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Il 26 aprile 1986 l’incidente nella centrale di Chernobyl provocò la più grave catastrofe nucleare della storia in tempo di pace.
In Russia ex sindaco dissidente a processo nega le accuse
L’esponente dell’opposizione russa Yevgeny Roizman, uno degli ultimi critici del Cremlino, si è dichiarato non colpevole all’inizio del processo che lo vede accusato di “screditare” l’esercito russo. Roizman, 60 anni, si è presentato in jeans blu e maglietta bianca all’udienza a Ekaterinburg, negli Urali, secondo una diretta YouTube trasmessa dai suoi sostenitori. Ha denunciato con forza l’offensiva su larga scala della Russia contro l’Ucraina, iniziata il 24 febbraio 2022. Alla domanda del giudice se avesse ammesso la sua colpevolezza nel caso, Yevgeny Rozman ha risposto “no”, aggiungendo che avrebbe espresso un parere più dettagliato sull’argomento dopo che l’accusa avesse presentato le sue accuse. Ex sindaco di Ekaterinburg, Roizman è accusato di aver “screditato” l’esercito russo in un video pubblicato su YouTube nel luglio 2022 in cui criticava l’offensiva russa in Ucraina. Rischia fino a tre anni di carcere. Già danneggiata da precedenti ondate di repressione, l’opposizione russa è stata schiacciata dall’aggressione all’Ucraina. Gli ultimi grandi critici del presidente russo Vladimir Putin sono emigrati o sono stati incarcerati. Yevgeny Roizman, sindaco di Ekaterinburg tra il 2013 e il 2018, è considerato uno degli ultimi esponenti di spicco dell’opposizione ad essere rimasto in Russia e ad aver evitato, per il momento, una pesante condanna al carcere.
Russia: Agenzia governativa prende controllo temporaneo attività di Uniper e Fortum
La Russia afferma di aver preso il controllo delle attività della tedesca Uniper e della finlandese Fortum Oyj nel paese, cedendo le quote nelle loro controllate russe a un’agenzia governativa. L’Agenzia federale per la gestione della proprietà statale ha rilevato temporaneamente l’83,73% di Uniper e il 98,23% di Fortum nelle rispettive attività russe, secondo un decreto firmato dal presidente russo Vladimir Putin. “La gestione esterna è temporanea e significa che il proprietario originale non ha più il diritto di prendere decisioni di gestione”, ha dichiarato l’agenzia in una nota. “Il gestore esterno riceve poteri che gli consentono di garantire l’efficienza delle imprese in base alla loro importanza per l’economia russa” ha aggiunto. Il nuovo decreto è stato giustificato dalla Russia come risposta alle “azioni ostili” degli Stati Uniti e di altri governi che hanno imposto sanzioni economiche contro Mosca. La mossa è una delle risposte più drastiche finora adottate del Cremlino alla fuga delle compagnie occidentali dopo l’invasione dell’Ucraina. Il Cremlino minaccia da tempo di nazionalizzare i beni delle aziende che lasciano la Russia.
Fortum ha dichiarato in un comunicato di non aver ricevuto conferme ufficiali dalle autorità russe sulla gestione temporanea degli asset e che sta indagando sulla situazione.
Tajani, Cina può giocare ruolo non secondario
“In Ucraina vedo la situazione piuttosto complicata. Io ritengo che si debbano fare due cose. Una, spingere la Cina a convincere la Russia a far ritirare le truppe di invasione e la Cina può giocare un ruolo non secondario; anche in occasione della visita in Italia Wang Yi, che è il numero due del regime, è lui che è il responsabile della politica estera, ha detto che loro vogliono lavorare per la pace. Il loro progetto ha luci e ombre, non ci piace completamente, ma la Cina può svolgere un ruolo importante. Secondo, si può iniziare da temi particolari, penso alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Se lì, come sta cercando di fare il direttore generale dell’Agenzia nucleare delle Nazioni unite Grossi, si riuscisse a creare una zona franca, sarebbe già un passo in avanti per un accordo locale”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando a Tg1 Mattina. “Altro accordo è quello sulla fornitura di grano, che deve essere assolutamente fatta ai Paesi africani, quindi mi auguro che la Russia non vada un po’ a singhiozzo su questo tema perché ne va della stabilità del continente africano”, ha proseguito Tajani. “E poi c’è questo messaggio positivo che è arrivato l’altro giorno di uno scambio totale di prigionieri, cioè i russi restituiscono tutti i loro prigionieri agli ucraini e gli ucraini restituiscono ai russi tutti i loro prigionieri, questo sarebbe un passo nella giusta direzione”, ha proseguito il titolare della Farnesina, ribadendo che “la pace non può essere la sconfitta dell’Ucraina, quindi la pace deve essere una pace giusta che garantisca l’indipendenza di quel Paese che è stato invaso violando tutte le regole del diritto internazionale”.
Gb, combattimenti a Bakhmut arrivano al villaggio di Khromove
Continuano i duri scontri a fuoco tra le forze ucraine e russe nei quartieri occidentali di Bakhmut, dove i combattimenti alla periferia della città - in particolare vicino al villaggio di Khromove - hanno rappresentato nell’ultima settimana uno degli sviluppi principali: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence. Kiev, intanto, cerca di mantenere il controllo della sua via di rifornimento 0506, prosegue il rapporto pubblicato su Twitter, osservando che le altre opzioni di rifornimento dell’Ucraina a Bakhmut sono probabilmente complicate dalle condizioni fangose dei sentieri non asfaltati. Dato che la città è sotto attacco da oltre 11 mesi, concludo gli esperti di Londra, le difese ucraine sono state integrate come un elemento di una zona difensiva molto più profonda, che include la città di Chasiv Yar a ovest.
Kiev, servono più munizioni di artiglieria con 30km di gittata
Le forze ucraine hanno bisogno di un maggior numero di munizioni di artiglieria con una gittata massima di 30 chilometri per contrastare l’offensiva russa: è l’appello lanciato dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Cnn. “Apprezziamo ciò che è stato promesso e inviato finora, ma non è ancora suffiente. Riceviamo su base costante munizioni di artiglieria calibro 155 dagli Stati Uniti e da altri Paesi, ma riceviamo pochissimi - il loro numero è estremamente basso - proiettili di artiglieria con una gittata massima di 30 chilometri”, ha affermato Kuleba. “Questi proiettili sono di fondamentale importanza per distruggere le linee di difesa russe e per il fuoco di controbatteria, ovvero per distruggere gli obici russi che sparano contro di noi - ha spiegato -. Questo è un grosso problema, potrebbe sembrare una questione tecnica ma e un grosso problema: non abbiamo solo bisogno di munizioni di artiglieria, ma di un tipo molto specifico di munizioni”.
Putin vara una stretta sui beni di persone di Paesi ostili
Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto che introduce il controllo amministrativo temporaneo delle autorità di Mosca sui beni di persone provenienti da Paesi ostili in risposta al sequestro o alla restrizione dei diritti sulle proprietà russe all’estero. Lo riporta la Tass. Il decreto parla della “necessità di adottare misure urgenti” in risposta alle azioni illegali degli Usa e altri Paesi per privare o limitare i diritti di proprietà della Russia, delle sue aziende e dei suoi cittadini. In quel caso verrà introdotta un’amministrazione temporanea su proprietà e beni di persone provenienti da Paesi ostili in Russia.
Isw, Mosca teme stabilità governo, evita misure repressive
Il Cremlino sta evitando misure apertamente repressive perché teme per la stabilità del governo: lo scrive l’Istituto per lo studio della guerra (Isw) nel suo rapporto quotidiano, come riporta Ukrainska Pravda. Secondo gli esperti del centro studi statunitense, gli ultranazionalisti russi continuano a sostenere un ritorno del Cremlino alla repressione stalinista e si aspettano che il presidente Vladimir Putin rafforzi le misure contro il dissenso alla guerra in Ucraina. Tuttavia, prosegue il rapporto, Mosca continua a evitare azioni apertamente repressive, probabilmente poiché è preoccupato per la stabilità del sistema. Sebbene “gli ultranazionalisti russi abbiano ripetutamente invitato il Cremlino a nazionalizzare le proprietà appartenenti ai russi che hanno ’tradito’ il Paese fuggendo, il Cremlino sembra esitante nell’introdurre misure così impopolari”, scrive il think-tank, ricordando che il governo ha ritirato dalla Duma di Stato un disegno di legge che prevedeva un aumento delle tasse dal 13% al 30% per i cittadini che fuggono dal Paese.
Caccia tedeschi e britannici intercettano tre aerei da ricognizione russi sul Baltico
Caccia tedeschi e britannici della Nato hanno intercettato tre aerei da ricognizione russi nello spazio aereo internazionale sul Mar Baltico. A darne notizia oggi è stata l’aeronautica tedesca. I tre velivoli russi - due caccia SU-27 ed un Ilyushin Il-20 - non stavano trasmettendo i segnali con il transponder e sono stati intercettati dagli Eurofighter dei due paesi