Caffè Vergnano cresce all’estero con un format di caffetterie proprie
L’azienda, che celebra i suoi 140 anni di storia, punta a chiudere l'anno con una crescita del 5% sui 92 milioni di euro fatturati nel 2021
di Manuela Soressi
2' di lettura
Un anno importante il 2022 per Caffè Vergnano, perché coincide con i 140 anni dalla fondazione dell'azienda, avvenuta a Chieri nel 1882 a opera di Domenico Vergnano. Ma anche un anno complicato e imprevedibile. «Da un lato subiamo l'impatto record dei costi delle materie prime, dall'altro assistiamo alle difficoltà dei consumatori di fronte ai rincari a scaffale – spiega Carolina Vergnano, ceo dell'azienda ed esponente della quarta generazione familiare – In questa situazione il segnale positivo è quello dell'horeca, che si sta riprendendo e riavvicinando ai valori prepandemia. In questo contesto non facile il nostro obiettivo è di chiudere l'anno con una crescita del 5% sui 92 milioni di euro fatturati nel 2021, ma potremmo anche rivedere questo dato in funzione dell'andamento delle quotazioni delle materie prime».
Quel che è certo è anche nei prossimi mesi l'azienda piemontese continuerà a giocare a tutto campo nel mondo del caffè, dividendosi tra retail (41% del fatturato 2021), horeca (32%) e vending, e spingerà l'acceleratore sull'espansione internazionale. Già quasi un quarto del fatturato è realizzato in oltre 90 mercati esteri, facendo di Caffè Vergnano una delle aziende più importanti sui mercati globali.
Va in questa direzione anche l'accordo siglato a metà 2021 con Coca-Cola HBC, che ha rilevato il 30% del capitale (con l'opzione di poter arrivare al 49%) e ha acquisito la distribuzione esclusiva dei prodotti Vergnano in alcuni paesi, in particolare nell'Europa orientale. «Questa partnership ha mantenuto le aspettative – commenta Vergnano – e i risultati nei 12 mercati-chiave individuati sono molto positivi così come l'allineamento tra la nostra famiglia e il management di Coca-Cola HBC».
Al rafforzamento della presenza all'estero contribuisce anche la collaborazione quinquennale con Eataly e lo sviluppo della rete delle caffetterie Caffè Vergnano 1882, arrivata a 180 locali, il 40% dei quali fuori dal territorio italiano. «È un format su cui abbiamo spinto soprattutto dopo la pandemia e su cui proporremo diverse novità nel 2023, come l'area shop con caffè e oggettistica, enfatizzando il concetto di casa» anticipa Carolina Vergnano.
Che l'innovazione continua sia una caratteristica aziendale lo conferma anche il percorso recente del gruppo torinese, che già da un decennio ha deciso di puntare sulla sostenibilità sia ambientale che sociale. Sul primo fronte ha attivato un comitato di sostenibilità per stabilire le linee strategiche e intervenire su processi, energia e prodotti, arrivando a lanciare le capsule compostabili compatibili che si smaltiscono nell'organico. Sul secondo fronte avviando nel 2018 il progetto Women in Coffee, nato per sostenere piccole realtà di coltivatrici di caffè e poi esteso a progetti di inclusione ed empowerment femminile.
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