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Cagliari, entro il mese le offerte per il porto

Aree traghetti e Ro-Ro

di Davide Madeddu

3' di lettura

Un piano da quasi trecento milioni per rivoluzionare il porto canale di Cagliari e il terminal ro-ro. È il piano di intervento predisposto dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna. Questo nello specifico prevede, con un valore complessivo di 298 milioni, la realizzazione di sei ormeggi per navi di ultima generazione, 43 ettari complessivi di piazzali, oltre 2500 stalli per la sosta dei semirimorchi ed una stazione marittima su due livelli di circa 3 mila metri quadri.

Le risorse fanno parte di un quadro economico di intervento di quasi 345 milioni, di cui 99,35 milioni finanziati con fondi Pnrr, e riguardano opere per i prossimi cinque anni. Il primo appalto, che è quello dal valore più alto pari a 298 milioni, è stato pubblicato e le offerte sono previste entro la fine di giugno. «L’appalto è il più consistente, sia per valore economico che per impegno della struttura, finora bandito dall’AdSP e ha come oggetto la realizzazione, ex novo, di uno scalo portuale con annessi servizi – dice Massimo Deiana, Presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna –. Entriamo, quindi, nella seconda fase del complesso progetto di riconversione del porto storico e del graduale trasferimento di tutto il traffico commerciale, in particolare quello in crescita dei mezzi pesanti, in un'area più idonea, infrastrutturata secondo i più moderni canoni previsti dal mercato dello shipping. Il piano procede secondo i tempi del Pnrr».

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Obiettivo della progettazione, la realizzazione ex novo dello scalo commerciale che, una volta completato, accoglierà tutto il traffico di traghetti e navi ro-ro attualmente all’ormeggio nel porto storico.

Nello specifico, l'opera, situata nel settore occidentale del Porto Canale, prevede un ormeggio da 271 metri di lunghezza con attracco ottenuto dalla resecazione di parte del terrapieno che si affaccia sul canale di accesso al terminal contenitori e rinfuse. Tre, della lunghezza di 250 metri, saranno posizionati parallelamente al molo guardiano di ponente, e altri due denti di accosto da poppa saranno ospitati agli estremi della nuova calata di riva, grazie al posizionamento una passerella metallica su briccole di ormeggio. «Si tratta di un'opera che candida il Porto Canale a diventare un hub multipurpose tra i più performanti del Mediterraneo per tutte le attività del mare - aggiunge Deiana-: cantieristica nautica, cabotaggio passeggeri, traffico semirimorchi, rinfuse e, nell'attesa di risolvere positivamente la madre di tutte le battaglie, terminal contenitori».

Previsto poi l'escavo del porto e un abbassamento dei fondali a 11 metri. Inoltre l'area sarà recintata e si prevede la realizzazione di 2.500 stalli per la sosta dei semirimorchi, compresi quelli per le merci pericolose.

La progettazione del verde interesserà anche la parte interna dell'area portuale, in particolare in corrispondenza dei parcheggi della stazione marittima, che saranno dotati di pensiline con pannelli fotovoltaici e di 12 stazioni di ricarica per auto elettriche.

Il nuovo terminal passeggeri sarà, infine, il punto di riferimento del cluster portuale. «Pienamente rispondente ai più evoluti parametri di efficienza energetica e salvaguardia ambientale (verrà privilegiato l'utilizzo di materiali riciclati e riciclabili), sarà strutturato su due livelli. Al piano terra (circa 1800 metri quadri) - sottolineano dall'Autorità - è prevista un'area pubblica con sala d'attesa, controlli doganali e di security, servizi, ed una riservata per biglietterie, uffici delle forze dell'ordine, della Sanità marittima e ambulatorio di primo soccorso».

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