Tribunale Figc

Calcio: sulle plusvalenze chiesta inibizione per Agnelli (1 anno) e De Laurentiis (11 mesi)

Il caso delle plusvalenze fittizie vede coinvolti 11 club, di cui 5 di Serie A (Empoli, Genoa, Juventus, Napoli, Sampdoria) e 61 dirigenti

Juventus, Malago': "Caso plusvalenze? Attendiamo sviluppi'"

2' di lettura

Dodici mesi di inibizione per Andrea Agnelli, 16 mesi e 10 giorni per Fabio Paratici e 11 mesi e 5 giorni per Aurelio De Laurentiis. Queste alcune delle richieste della Procura federale, la cui requisitoria ha aperto a Roma il processo sportivo, in videoconferenza sul caso delle plusvalenze fittizie che vede coinvolti 11 club, di cui 5 di Serie A (Empoli, Genoa, Juventus, Napoli, Sampdoria) e 61 dirigenti.

Le richieste della Procura sulla Juventus

Tra le altre richieste della Procura Federale per il caso plusvalenze al via il 12 aprile davanti al Tribunale federale nazionale della Figc presieduto da Carlo Sica c’è la richiesta di inibizione di 6 mesi e 20 giorni per il Ds bianconero Federico Cherubini, di 8 mesi per Pavel Nedved e l’ad Maurizio Arrivabene, mentre per la Juventus la richiesta è di 800mila euro di multa.

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John Elkann e Andrea Agnelli (Ansa/Alessandro Di Marco)

Gli altri club sotto accusa

Per il Napoli, invece, l’ammenda chiesta ammonterebbe a 392mila euro, alla quale aggiungere le inibizioni dei figli di De Laurentiis (Edoardo e Valentina) di 6 mesi e 10 giorni. Per Genoa, Samp ed Empoli richiesti rispettivamente 320, 195 e 42mila euro di multa alle società e le inibizioni di 6 mesi 10 giorni per l’ex presidente Enrico Preziosi, di 1 anno per l’ex patron blucerchiato Massimo Ferrero e di 11 mesi e 15 giorni per Fabrizio Corsi.

Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (Ansa/Ettore Ferrari)

Sospiro di sollievo per Parma e Pisa

Possono invece tirare un sospiro di sollievo Parma e Pisa. Ai due club di Serie B nell’atto di deferimento era contestato anche il comma 2 dell’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, che prevedeva la possibilità di punti di penalizzazione o addirittura di retrocessione o di esclusione dal campionato, ma il Procuratore Giuseppe Chiné ha chiesto solo 2 ammende: di 338mila per il Parma e di 90mila per il Pisa (più inibizioni ai dirigenti).


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