TURISMO LENTO

Cammino Basiliano, 1000 km per conoscere la Calabria in 44 tappe

Il 10 agosto online il sito del percorso che, in 72 giorni, accompagna i viaggiatori dall’alto Jonio cosentino allo Stretto tra paesaggi, luoghi di cultura e storia

di Donata Marrazzo

Cerchiaria - S. Maria delle Armi

2' di lettura

Mille chilometri e più da percorrere a piedi in 44 tappe, corte, medie, lunghe, con 28 varianti che attraversano borghi, frazioni e piccoli comuni, che raccontano la storia antica della Calabria, testimoniano un presente fatto spesso di abbandono e spopolamento ma immaginano il futuro, sperimentando pratiche di rigenerazione urbana e trasformazione sociale.

Dall'alto Jonio cosentino allo Stretto

Da Rocca Imperiale, nell'alto Jonio cosentino, al duomo di Reggio Calabria, tra i siti del monachesimo basiliano e quello latino, tra Scilla e Cariddi, tra mito e spiritualità, la Calabria si mostra ai viaggiatori del turismo lento in tutta la sua primordiale bellezza. Con la Certosa di Serra San Bruno e le abbazie florensi fondate da Gioacchino da Fiore, il parco nazionale del Pollino e l'Aspromonte, attraversando la Sila e le Serre. Boschi, vette e foreste fanno da sfondo a un patrimonio artistico e naturale ineguagliabile: il monastero di Santa Maria delle Armi a Cerchiara, Sant' Adriano a San Demetrio Corone, il “Patirion”e il codice purpureo di Rossano, il Monastero di Bivongi, la Cattolica di Stilo, il Monastero di Pazzano, l'eremo di Sant'Ilarione di Caulonia e la chiesa Santa Maria di Tridetti a Staiti.

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Cammino d'Oriente in Occidente

Il Cammino Basiliano, dal nord al sud della regione, è un lungo sentiero appena tracciato (rilevato con il Gps): un cammino d'Oriente in Occidente, in quelle aree interne dove le confraternite dei monaci hanno lasciato nei secoli impronte indelebili, unendo riti greci e romani, Costantinopoli, i Normanni e la Chiesa di Roma. Ma non è tutto. «Abbiamo messo insieme la storia, il paesaggio, la cultura e la tradizione che insieme costituiscono l'ossatura del tracciato», spiega Emanuele Pisarra, referente d'Area del Cammino Basiliano e guida ufficiale del Parco nazionale del Pollino. «Abbiamo percorso la Calabria in lungo e in largo per oltre quattordici anni, alla ricerca di un filo conduttore che unisse realtà così apparentemente, diverse», interviene Carmine Lupia, promotore e presidente dell'associazione

Cammino Basiliano. Un Grand Tour per chi viaggia a piedi

In molti lo stanno già sperimentando (il 10 agosto online il sito web), a tappe di 7, 16 o 32 chilometri, per un viaggio lento che prevede, avendone il tempo, una durata complessiva anche di 72 giorni. Un Grand Tour, praticamente, tra fortificazioni, castelli e rocche di origine arabo-bizantine e comunità di lingua minoritaria (arbëreshe, greci), con tutte le loro usanze tradizionali. Un'esperienza da vivere in ogni stagione: intorno al Cammino basiliano, percorribile tutto l'anno, si muove una rete di 350 strutture ricettive e 250 ristoranti. Off limits solo quelle tappe che attraversano gruppi montuosi e le varianti definite come “Wild” dove sono necessarie condizioni, attrezzature e una certa abilità per percorrerle in condizioni climatiche estreme.


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