Campari, parte il piano dell’azionariato diffuso per i 4mila lavoratori
Dopo l’accordo integrativo dei mesi scorsi, arriva la campagna di adesione che consentirà ai lavoratori di diventare azionisti del gruppo
di Cristina Casadei
2' di lettura
Se l’approccio a cui si guarda sempre più nelle relazioni industriali è quello partecipativo, Campari lancia la sua declinazione attraverso l’azionariato ai dipendenti, quello che in azienda si chiama già Camparista shares.
Dopo che nei mesi scorsi azienda e sindacati hanno raggiunto un accordo per introdurre nel contratto integrativo un Piano di partecipazione azionaria per tutti i lavoratori, il progetto, che sarà operativo da inizio 2022, è ai blocchi di partenza.
Sta infatti per partire la campagna di adesione che prevede anche anche un meccanismo premiale per la maturazione di un’azione gratuita aggiuntiva per ogni due azioni acquistate e possedute da parte di ogni dipendente che aderisce al Piano.
I potenziali sottoscrittori sono tutti i 4mila addetti dei 22 impianti produttivi del gruppo che è stato fondato in Italia nel 1860 ed è oggi il sesto a livello globale nel settore degli spirit di marca. In Italia ha la sede centrale a Sesto San Giovanni e 4 stabilimenti a Canale, Novi Ligure, Alghero e Caltanissetta.
Il rafforzamento del senso di appartenenza
Giorgio Pivetta, responsabile delle risorse umane lo considera «un traguardo importante poiché le nostre persone, con la loro passione e il legame speciale con il gruppo, sono la vera chiave del successo a lungo termine del nostro business.
Il piano Camparista Shares è un modo per ringraziare i Camparisti per la loro continua dedizione e un’opportunità per rafforzare ulteriormente il loro senso di appartenenza a Campari Group».
Il ceo Bob Kunze-Concewitz aggiunge che «negli ultimi 20 anni dalla quotazione siamo cresciuti fino a diventare uno dei principali player globali nel mercato spirit acquisendo e costruendo marchi che sono diventati vere icone del settore. I Camparisti hanno contribuito a questo grande traguardo e attraverso Camparista Shares desideriamo premiarli per la loro partecipazione attiva alle performance del gruppo».
Il modello partecipativo
«L’avvio del progetto - spiega Massimiliano Albanese, del coordinamento nazionale industria alimentare della Fai Cisl - è un passo in avanti importante, anche perché oltre alla partecipazione finanziaria, i lavoratori acquisiscono specifici diritti di informazione e spazi decisionali».
Essere azionista Campari permetterà ai lavoratori di partecipare all’Assemblea generale annuale e di prendere decisioni congiunte sul futuro dell’azienda. Per il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota «il piano rappresenta un salto di qualità per le relazioni industriali in chiave innovativa e partecipativa, come da sempre promosso dalla Fai e dalla Cisl, e si affianca al già rodato integrativo di gruppo con il premio di risultato e i piani di welfare aziendale, ampliando i principi fondamentali di partecipazione e democrazia economica».
Michele Tartaglione, segretario nazionale della Uila aggiunge che si tratta di «un elemento di eccellenza e un valore aggiunto non solo per il sistema di relazioni industriali del gruppo ma per l’industria alimentare. L’avvio del piano è stato favorito da un costante e proficuo confronto tra azienda e sindacati».
Il sindacalista è convinto che «la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, anche attraverso piani di azionariato diffuso, rappresenta una delle sfide da vincere nei prossimi anni».
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