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Governo vara decreto per verificare criticità Campi Flegrei

Il piano si compone di quattro punti: uno studio di microzonazione sismica; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica; un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture

Sisma Campi Flegrei, paura a Napoli: "Il più forte finora, bruttissimo"

6' di lettura

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge sui Campi Flegrei. Si tratta di un provvedimento sull’eventuale esodo della popolazione dei Campi Flegrei in caso di bradisismo, ovvero il lento sollevamento o abbassamento di suolo dovuto alle vicine attività vulcaniche. La riunione del Consiglio dei ministri è terminata pochi minuti dopo le 21:00. L’incontro a Palazzo Chigi è stato senza la premier Giorgia Meloni, a Granada per il vertice europeo.

Inoltre, il comunicato emesso da Palazzo Chigi annuncia anche una proroga di sei mesi dell stato di emergenza sui migranti: «Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la proroga, di 6 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza dell’eccezionale incremento dei flussi di persone migranti in ingresso sul territorio nazionale attraverso le rotte migratorie del Mediterraneo», riferisce la nota. Lo stato d’emergenza era stato dichiarato l’11 aprile. Inoltre, si legge ancora nel comunicato, «Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato la proroga, di 12 mesi, dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel territorio dell’isola di Ischia a partire dal 26 novembre 2022».

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Le risorse

Nella bozza del decreto giunto sul tavolo dell’esecutivo, messa a punto dal ministero per la Protezione Civile, sono previste risorse per complessivi 52,2 milioni di euro da dedicare fra i vari capitoli alla «verifica delle funzionalità di infrastrutture di trasporto e servizi essenziali», «analisi delle vulnerabilità delle zone edificate», «pianificazione speditiva di emergenza» e potenziamento della protezione civile.

In particolare, 15 milioni verranno riassegnati attraverso un nuovo capitolo del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri destinato alla Protezione Civile, mentre altri 37,2 milioni arriveranno da risorse già stanziate per la prevenzione del rischio sismico.

Musumeci: per Campi Flegrei 52 milioni,niente da Regione

«L’impegno di spesa a copertura del provvedimento è di 52,2 milioni di euro, tutte risorse finanziarie approntate dallo Stato, dal governo. Abbiamo chiesto alla Regione Campania che però ha deciso di non partecipare, ha ritenuto di non doverlo fare, speriamo nelle prossime settimane cambi idea. In ogni caso noi andiamo avanti e intendiamo farlo in collaborazione con gli enti locali e con la prefettura». Lo ha detto il ministro Nello Musumeci a margine del cdm che ha approvato il decreto sui Campi Flegrei. «L’obiettivo del governo - ha continuato - è quello di continuare a lavorare sempre meglio per le emergenze ma al tempo stesso di passare a una seria prevenzione. Conviene intervenire laddove possibile per evitare che l’emergenza assuma contorni e proporzioni diverse».

Campi Flegrei, De Luca: chi deve cambiare idea è il Governo

«Sul decreto Campi Flegrei, in relazione ad alcune dichiarazioni di membri del Governo, chiariamo che chi deve cambiare idea è il Governo, non la Regione Campania. Chi ha piena responsabilità è il Governo, che da un anno e due mesi non sblocca le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione che spettano al Sud e alla Campania, e che servono proprio per realizzare quanto prevede il decreto in tema di infrastrutture, sistema dei trasporti, emergenze ambientali». Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, dopo che il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, aveva parlato di assenza di fondi della Regione per i Campi Flegrei.

Bozza dl Campi Flegrei: piano di evacuazione entro 3 mesi

In particolare, il provvedimento prevede un piano di evacuazione da elaborare entro i prossimi tre mesi. Secondo il documento il dipartimento della Protezione civile - in raccordo con la Regione Campania, la Prefettura di Napoli, gli enti e le amministrazioni territoriali interessati - entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto elabora «uno specifico piano speditivo di emergenza per il territorio interessato, basato sulle conoscenze di pericolosità elaborate dai Centri di competenza e contenente le procedure operative da adottare in caso di recrudescenza» delle fenomeno del bradisismo. La pianificazione sarà testata attraverso attività esercitative del servizio nazionale della Protezione civile».

Campi Flegrei: piano monitoraggio e microzone

Il documento prevede un «piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate direttamente interessate dal fenomeno bradisismico». Il piano si compone di quattro punti: uno studio di microzonazione sismica; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia privata; un’analisi della vulnerabilità sismica dell’edilizia pubblica; un programma di implementazione del monitoraggio sismico e delle strutture.

Verifica criticità infrastrutture e servizi essenziali

Verifica della funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali nelle aree interessate all’emergenza bradisismo, nei Campi Flegrei. È quanto prevede, all’articolo 5, la bozza del provvedimento. «La Regione Campania, - si legge nel documento - coordina le attività volte alla verifica e all’individuazione, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, delle criticità da superare per assicurare la funzionalità delle infrastrutture di trasporto e degli altri servizi essenziali, in raccordo con i comuni interessati, allo scopo di consentire ai soggetti o enti competenti di individuare le misure da attuare per superare eventuali criticità presenti nella attuale rete infrastrutturale, compresa la corrispondente stima dei costi, nonché allo scopo di supportare l’aggiornamento della pianificazione di emergenza per il bradisismo». Agli oneri derivanti dallo svolgimento delle attività di ricognizione, viene precisato nel dl, «si provvede entro il limite massimo di 200.000 euro».

Piano di comunicazione ad hoc per popolazione

Un piano di comunicazione ad hoc per la popolazione dei Campi Flegrei alle prese con l’emergenza bradisismo. Lo prevede l’articolo 3 della bozza del decreto legge. «La Regione Campania, in raccordo con il Dipartimento della protezione civile, avvalendosi anche dei centri di competenza, coordina le attività di comunicazione rivolte alla popolazione, approvando, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, un piano di comunicazione alla popolazione concernente il potenziamento e lo sviluppo di iniziative già avviate nell’area interessata ovvero l’avvio di nuove iniziative», si legge nel testo.. Il piano di comunicazione «può prevedere la realizzazione di iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza dei rischi e delle buone pratiche di protezione civile presso la popolazione delle aree interessate, anche con il concorso del Volontariato organizzato di protezione civile, di iniziative specifiche dedicate agli istituti scolastici delle aree interessate, di incontri periodici con la popolazione, di corsi di formazione continua dei giornalisti operanti nell’area, con la finalità di promuovere una migliore informazione al pubblico sui rischi e sulla pianificazione di protezione civile, nonché l’installazione sul territorio della segnaletica di protezione civile». A tale finalità, il decreto destina un limite massimo di spesa di 1 milione di euro.

Da domani prove evacuazione ospedali zona Campi Flegrei

Iniziano nella zona dei Campi Flegrei le prove di evacuazione degli ospedali in caso di forti terremoti per il bradisismo o l’eruzione. Da domani, venerdì 6 ottobre, negli ospedali di Giugliano, Frattamaggiore e Pozzuoli verranno effettuati dei pre-test di sovraffollamento in caso di forti terremoti del bradisismo. Poi la settimana prossima ci saranno le simulazioni dell’evacuazione degli ospedali stessi. Lo ha chiarito l’Asl Napoli 2 che ha previsto un piano doppio per prepararsi ad affrontare il difficile periodo del bradisismo. Domani ci sarà una attività di formazione dei cosiddetti Peimaf, i Piani di emergenza per massiccio afflusso di feriti, con esercitazioni nei Pronto soccorso dalle 11 alle 13 negli ospedali di Frattamaggiore e Giugliano e dopodomani all’ospedale di Pozzuoli. Poi la settimana prossima ci sarà la vera e propria prova di evacuazione, ovviamente una simulazione, senza svuotare l’ospedale. Ad essere impegnati nelle esercitazioni anche il personale del 118.

Spending review: informativa di Mantovano

Durante il Cdm, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano in una informativa ha detto che le risorse vanno tolte e allocate in base alle priorità politiche, senza tuttavia ricorrere necessariamente a tagli lineari. Si tratta di altro passaggio del processo di spending review avviato dal governo, in vista della prossima manovra ma non solo. «Il processo di revisione - si legge nel comunicato di Palazzo Chigi - prenderà avvio dalle linee guida formulate dal Presidente del Consiglio, alle quali faranno seguito specifici indirizzi da parte del Ministro dell’economia e delle finanze, volti a guidare l’attività del Comitato scientifico allo scopo istituito» nel 2021 per rafforzare attività, strumenti di analisi, monitoraggio revisione e valutazione della spesa pubblica. Il comitato, si ricorda nella nota, è «composto dal Ragioniere generale dello Stato, che assume le funzioni di Presidente, da un rappresentante della Banca d’Italia, da un rappresentante dell’Istituto nazionale di statistica (Istat) e da un rappresentante della Corte dei conti, integrati da due esperti in materia di analisi, valutazione e revisione della spesa». «Il potenziamento delle attività di analisi e valutazione delle politiche pubbliche, la revisione e il miglioramento della capacità di governare le dinamiche e le determinanti della spesa - sottolinea Palazzo Chigi - rappresentano la via per perseguire un percorso sostenibile delle finanze pubbliche, migliorando il livello e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Il potenziamento delle strutture e delle attività a ciò dedicate costituisce, tra le altre, una riforma del Pnrr. Anche in relazione a questa è ripresa dal 2022 l’applicazione del processo di definizione di obiettivi di spesa per le amministrazioni centrali dello Stato previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica».

 

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