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Canone Rai, come chiedere l’esenzione entro il 31 gennaio

Requisiti, procedura e anche richieste di rimborso per chi ha pagato quote non dovute dell’imposta che si paga nella bolletta elettrica

di Alessandro Sartirana

(Fotolia)

3' di lettura

Sono ormai quattro anni che gli italiani pagano il Canone Rai direttamente nella bolletta dell’energia elettrica: 90 euro all’anno da corrispondere in 10 rate. Chi ha i requisiti per chiedere l’esenzione dal pagamento ha ancora tre giorni per fare richiesta per l’anno in corso.

La legge di Bilancio 2020, a questo proposito, ha portato qualche cambiamento proprio su questo fronte:  la soglia del reddito per l’esenzione dal pagamento degli ultra 75enni, per esempio, è salita da 6.713,98 a 8mila euro.

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Identikit del canone
L’imposta sulla detenzione di «apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive», questo il vero nome di quello che in gergo viene chiamato canone, come già detto ha un importo annuo di 90 euro che viene suddiviso in dieci rate bimestrali, ciascuna da 18 euro. Il pagamento dell’imposta è a ssociato automaticamente all’intestatario dell’utenza ed è dovuto una volta sola per ciascuna famiglia anagrafica.

L’imposta viene addebitata su utenze elettriche per le quali il luogo di fornitura dell’energia corrisponde al luogo di residenza. Ciò vuol dire, per esempio, che il titolare del contratto di fornitura di energia per la seconda casa, non risiedendo nell’immobile, non deve pagarlo.

Le informazioni sulla residenza, fornite alle imprese erogatrici dall’Acquirente unico Spa tramite il Sistema informativo integrato, vengono desunte in modo diverso a seconda della tipologia di contratto che l’utente ha sottoscritto: per i contratti con la dicitura «clienti residenti» è il contratto stesso a indicare che il titolare risiede nell’immobile legato al contratto;  nel caso degli «altri clienti domestici», invece, la coincidenza tra il luogo di fornitura e il luogo di residenza è individuata in base alle informazioni disponibili presso l’anagrafe tributaria.

Canone Rai, nuova soglia di esenzione per gli over 75

Requisiti per l’esenzione
Possono essere esentati dal pagamento dell’imposta:

1 - I cittadini ultra 75enni, con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (con esclusione dei collaboratori domestici, colf e badanti);

2 - gli intestatari di un’utenza elettrica residenziale che non sono in possesso di alcun apparecchio televisivo sia proprio che di un componente della loro famiglia anagrafica;

3 - gli agenti diplomatici, i funzionari o gli impiegati consolari, i funzionari di organizzazioni internazionali, i militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze Nato di stanza in Italia, per effetto di convenzioni internazionali.

La presentazione della domanda
Per rendere operativa l’esenzione, chi appartiene a una delle categorie descritte deve presentare una dichiarazione sostitutiva di sussistenza dei presupposti di esenzione dal pagamento del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, redatta sulla base dei modelli disponibili sul sito dell’agenzia delle Entrate.

I soggetti over 75 che hanno presentato una prima volta la dichiarazione sostitutiva, se le condizioni di esenzione relative al limite di reddito permangono, possono continuare a beneficiare dell’agevolazione anche nelle annualità successive, senza procedere alla presentazione di nuove dichiarazioni; in caso contrario, è necessario presentare la dichiarazione di variazione dei presupposti, anch’essa reperibile nell’apposita sezione del sito dell’agenzia delle Entrate.

Chi, invece, vuole ottenere l’esenzione perché non possiede il televisore, deve presentare una dichiarazione entro il 31 gennaio perché sia valida per l’intera annualità. Ad esempio: la dichiarazione presentata il 15 dicembre 2020 esonererà dal pagamento del canone per tutto il 2021.

Non è motivo di esenzione, invece, il fatto che la persona non possa versare il canone Rai mediante l’addebito in bolletta – ad esempio nel caso in cui nessun componente della famiglia anagrafica tenuta al versamento del canone sia titolare di contratto elettrico di tipo domestico residenziale – non sono esentati dal versamento e devono pagare con il modello F24 in un’ unica soluzione entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.

Come ottenere il rimborso
Nel caso in cui un contribuente abbia pagato il canone - nonostante avesse i requisiti di esenzione e avesse presentato le domande e le autocertificazioni previste - o se è stato addebitato un secondo canone a un componente della stessa famiglia anagrafica, la persona può chiedere il rimborso presentando un’istanza ad hoc come definita dal provvedimento delle Entrate del 28 gennaio 2020 .

Nel dettaglio, il contribuente deve compilare un modello presente sul sito della Rai e inviarlo con una raccomandata insieme a un documento di identità all’indirizzo «Direzione provinciale I di Torino dell’agenzia delle Entrate, ufficio canone Tv, casella postale 22, 10121, Torino».

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