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Cantina Bolzano più green con il rapporto di sostenibilità certificato

Prima cantina altoatesina a ricevere la certificazione rilasciata dall’Ökoinstitut Südtirol per il successo nell'elaborazione del Rapporto di sostenibilità secondo i criteri Sdg

di Emiliano Sgambato

La sede della Cantina Bolzano è certificata CasaClima

3' di lettura

Cantina Bolzano compie un importante passo avanti nella sua strategia di sostenibilità: è infatti la prima cantina altoatesina a ricevere la certificazione rilasciata dall’Ökoinstitut Südtirol per il successo nell'elaborazione del Rapporto di sostenibilità secondo i criteri Sdg (Sustainable Development Goals), una serie di 17 linee guida definite dall’Onu che individuano la strategia per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti.

L’istituto ha infatti recentemente analizzato la cooperativa, modernissima eppure ricca di storia agricola e tradizione enologica, e ha redatto un dettagliato rapporto di sostenibilità. «Cantina Bolzano sta dando un grande esempio con il suo sguardo verso il futuro», ha affermato Sonja Abrate, vicedirettrice dell’Ökoinstitut.

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«Perseguiamo da sempre l’obiettivo di svolgere il nostro lavoro in armonia con la natura», è il commento di Michl Bradlwarter, presidente di Cantina Bolzano, una realtà da 22,7 milioni di euro di fatturato (+2,5 milioni nell’ultimo esercizio) e 3,2 milioni di bottiglie (di cui il 20% vendute all’estero, soprattutto nelle vicine Germania, Austria e Svizzera). «Con il rapporto di sostenibilità stabiliamo in modo chiaro a che punto siamo giunti e come possiamo continuare a produrre vini di alta qualità in futuro assumendoci, allo stesso tempo, una grande responsabilità per le prossime generazioni», ha aggiunto il mastro cantiniere, l’enologo Stephan Filippi.

Il rapporto è un documento che elenca più di 50 misure per un migliore impatto ambientale: dall’ottimizzazione del consumo idrico utilizzando l’acqua piovana fino a colonnine di ricarica aggiuntive per le auto ibride o elettriche di dipendenti e clienti.

Le emissioni di gas serra di Kellerei Bozen sono diminuite del 14% negli ultimi tre anni e un ulteriore miglioramento sarà presto possibile grazie all’impiego di energia solare. Sul lato nord, nel punto più alto dell’impianto di cui è dotata la cantina, sono infatti previsti 1.800 mq di superficie fotovoltaica che dovrebbero generare 300mila kWh di elettricità – un quarto dell’attuale consumo – grazie a un investimento di circa 500mila euro.

Con i suoi 220 soci, la cooperativa vitivinicola del capoluogo altoatesino vanta pratiche all’avanguardia. Nella produzione, il calore è garantito da energie rinnovabili sotto forma di pellet di legno. Il raffreddamento è principalmente naturale grazie alla cantina in parte sotterranea e in parte scavata nelle profondità della roccia che la “ospita”. Il consumo di elettricità è estremamente ridotto perché nei passaggi tra una fase di lavorazione e l’altra viene sfruttata la forza di gravità: in questo modo è possibile rinunciare quasi del tutto all’utilizzo delle pompe.

Nel 2019 Cantina Bolzano ha ottenuto il marchio di qualità CasaClima Wine grazie al nuovo edificio green e alla sua sofisticata logistica.Non sorprende, quindi, che le maggiori emissioni di CO2 si concentrino al di fuori della cantina, ossia nel processo di produzione e durante il trasporto di imballaggi di cartone e bottiglie, anche se circa due terzi sono già oggi in vetro riciclato. L’obiettivo è ridurre il peso delle bottiglie di vino del 10-15%: questo si tradurrebbe in una riduzione delle emissioni fino al 20%.

Nell’ambito della sostenibilità sociale, inoltre, vengono proposte misure per lo sviluppo del personale e il congedo parentale per i padri, mentre in ambito economico si investe in progetti sostenibili anche al di fuori dell’azienda.

Si sta valutando anche la possibilità di fondare una comunità energetica assieme ai soci. Contestualmente, un gruppo di lavoro interno sta portando avanti proprio in questo periodo i passi necessari per affrontare il prossimo grande obiettivo: la certificazione di Cantina Bolzano secondo il sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SQNPI), destinato a chi adotta sistemi di coltivazione che privilegiano l’uso di tecniche che garantiscono un minor impatto ambientale e una riduzione delle immissioni nell’ambiente di sostanze chimiche.

«È chiaro che stiamo percorrendo la strada della sostenibilità di concerto con i nostri soci – ha sottolineato il presidente Bradlwarter –. Sono loro i nostri partner più importanti e li coinvolgeremo costantemente, come già facciamo, nel percorso virtuoso che ci vede in prima linea verso un’economia sempre più sostenibile».

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