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Calcio, caos in serie A: saltano per Covid 4 match. La Lega: «Si va avanti»

Stop delle Asl ad Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese, Salernitana-Venezia e Bologna-Inter. Non Juve-Napoli, ma il club partenopeo schiera tre giocatori in quarantena. Mercoledì prossimo Cabina di regia Governo-Conferenza Stato-Regioni e Lega per uniformare i criteri delle Asl

Serie A: un'ottantina i positivi

3' di lettura

L’ondata Omicron crea il caos in Serie A. Quattro partite non si giocheranno e Juve-Napoli, per la quale c’è l’ok dell’Asl partenopea, andrà in scena con una delle due pretendenti decimata da positività e quarantene.

Il campionato che riparte dal girone di ritorno nel giorno della Befana con stadi a capienza ridotta e obbligo di mascherine Ffp2 per i tifosi fa i conti con l'aumento dei contagi e i blocchi delle autorità sanitarie. La serie A cerca di tenere la posizione davanti all’offensiva della variante Omicron che investe giocatori e staff ma già perde i pezzi, anche se la Lega - riunitasi per un Consiglio straordinario - è compatta nel difendere il campionato e proseguire con le gare.

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Lega calcio: stop confusione grazie a nuovo “protocollo”

È stato quindi stilato un nuovo “protocollo” in stile Uefa: con 13 giocatori disponibili (di cui un portiere) ci sarà l’obbligo di giocare, anche pescando dalla Primavera. Inoltre, la Lega ricorrerà al Tar contro i provvedimenti delle Asl che non terranno conto delle disposizioni sulle quarantene del 30 dicembre scorso.

«A seguito della pubblicazione del “protocollo” odierno prevale la fiducia di poter disputare tutti gli incontri della prossima giornata del 9 gennaio, superando finalmente la confusione generata dai provvedimenti delle Asl», spiega la Lega Serie A, in una nota diffusa a fine giornata. Intanto dopo serie B e Lega Pro, anche i Dilettanti hanno rinviato le giornate, fissando la ripresa al 23 gennaio.

Stop a quattro partite della Serie A

Oggi però non si sono disputate Atalanta-Torino, Fiorentina-Udinese, Salernitana-Venezia e Bologna-Inter, le prime due per il blocco della trasferta di granata e friulani, le altre due per la quarantena imposta dalla Asl. I campani hanno scelto di non presentarsi, neanche con le giovanili. Ha avuto il via libera il Napoli per disputare la gara con la Juventus a Torino, in programma alle 20.45. Juventus-Napoli, lo ricordiamo, fu la partita pietra dello scandalo nello scorso campionato, che portò prima alla sconfitta a tavolino per 3-0 degli azzurri e quindi al ribaltamento della decisione con il match che si disputò mesi dopo

Il Napoli schiera tre giocatori in quarantena

”Ci devono dire se è pericolosa o no questa malattia. Se lo è si fa lockdown e si ferma il calcio sennò si declassa a semplice influenza”, ha attaccato l’allenatore partenopero Maurizio Sarri nella conferenza stampa che ha preceduto la partita . “Siamo in mano alle decisione di venti regioni e quello che è un focolaio per uno non lo è per l’altro - ha continuato - Se la decisione arriva dalle Asl è dura fare un protocollo”. Parole polemiche, quelle di Sarri, seguite dalla decisione del Napoli di schierare nell’undici titolare che scenderà in campo all’Allianz Stadium anche Rrahmani, Zielinski e Lobotka, tutti negativi al test Covid. Si tratta dei tre calciatori messi in quarantena dall’Asl di Napoli 2 perché sprovvisti della terza dose e a contatto con soggetti positivi. Una scelta, quella del Napoli, che porterà altre polemiche.

In queste ore, da parte sua, il governo sta lavorando ad un intesa tra le Regioni e la Lega di Serie A per “stabilire una regolamentazione uniforme e con criteri precisi” per “garantire la regolarità del campionato e la sicurezza di giocatori e appassionati”. La Cabina di regia della Conferenza Stato-Regioni con Governo e Lega Calcio, alla quale parteciperà anche il ministro della Salute Roberto Speranza, è in programma per mercoledì 12 gennaio, punterà a rendere uniformi le decisioni delle Asl.

L’obiettivo, spiega il sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, “è uscire da questo stato di incertezza sullo svolgimento delle competizioni che sta recando evidente pregiudizio all’intero comparto dello sport”.

Autorità sanitarie in campo

La vigilia della ripartenza era trascorsa tra annunci di nuove positività e qualche guarigione, finché poi sono arrivate un dopo l’altra le ’sentenze’ della autorità sanitarie. La Asl Città di Torino, dopo avere constatato un focolaio di Covid nel gruppo squadra, ha bloccato i granata prima della partenza per Bergamo. Gli otto positivi sono in isolamento, tutto il gruppo andrà in quarantena per cinque giorni e quindi il Toro non potrà giocare neppure la partita in casa di domenica con la Fiorentina.

Stessa decisione è stata presa a Udine, con l’Azienda sanitaria Friuli Centrale che ha in sostanza vietato all’Udinese di disputare sia la partita con la Fiorentina al Franchi, sia quella di domenica contro l’Atalanta. La Salernitana ha annunciato che non si presenterà allo stadio Arechi per la sfida contro il Venezia. I campani hanno undici positivi nel gruppo squadra e l’Asl di Salerno ha messo in isolamento altre 25 persone. Il club aveva chiesto alla Lega Serie A il rinvio del match che non è stato accordato. Stessa cosa ha fatto il Bologna, fermato dalla Asl per le partite con l’Inter e di domenica con il Cagliari. Un pacchetto di rinvii che sarà complicato da gestire in un calendario già molto fitto.

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