Capitali a impatto per lo smart toy che intrattiene senza schermi
Chiuso un round da 3,7 milioni con Oltre Impact e Cdp Venture Capital: Faba accresce il team, guarda a nuovi mercati e a estendere il target
di Alessia Maccaferri
I punti chiave
3' di lettura
Mentre gli studi scientifici mettono in guardia dagli effetti derivanti da uso di smartphone sui bambini e gli adolescenti, la realtà è sotto gli occhi di tutti: bambini, anche molto piccoli che vengono intrattenuti con un qualche schermo, che sia tablet o smartphone. «Quando siamo diventati genitori ci siamo resi conto del problema e abbiamo pensato a un giocattolo che possa divertire ed educare i bambini in quelle situazioni in cui il genitore è presente ma non può dedicarsi completamente a loro» racconta Matteo Fabbrini, cofounder di Faba, nata da Maikii, specializzata in chiavette Usb personalizzate.
Così è nato tre anni fa lo smart toy che propone ai bambini storie, contenuti sonori, attività di ogni tipo. Composto da una cassa audio e da oltre 90 “personaggi sonori” che funzionano con la tecnologia Nfc, il gioco educativo accompagna bambini e bambine, avvicinandoli all'esperienza dell'audiolibro, contrastando l'abuso di smartphone e tablet. Ma in che maniera questo gioco tecnologico è una alternativa all’uso degli schermi? «Alcuni genitori hanno criticato il gioco perché vogliono leggere loro in prima persona le storie ai propri figli - spiega Fabbrini - Anche io continuo a leggere le storie a mia figlia, Faba non è in contrasto con la lettura dei bambini ma serve in quei momenti i genitori hanno la tentazione di mettere uno schermo in mano al figlio, perché devono fare altro, anche solo banalmente preparare la cena. Ecco noi offriamo un ambiente chiuso con contenuti selezionati che non ha però le controindicazioni derivanti dall’abuso di smartphone e tablet».
Una piattaforma di audiolibri e attività
Il catalogo dei contenuti è composto per metà da audiolibri (dai classici a Peppa Pig) e per metà da musica e attività varie. «Il nostro obiettivo non è solo divertire ma anche educare e accompagnare nell’apprendimento a 360 gradi» aggiunge Fabbrini, già fondatore di Maikii, Foodracers, Reward ed Exclama.
Si tratta di una vera e biblioteca multimediale (in futuro su store digitale) con una in continuo aggiornamento fatta a misura di bambino. I contenuti sono curati in diverso modo. In primo luogo Faba si avvale della partnership con gli editori, come Giunti Editori , Mondadori e Penguin ma anche editori di nicchia. In secondo luogo le partnership con i licenziatari per personaggi come Peppa Pig o Masha e Orso. Infine ci sono contenuti prodotti internamente, in collaborazione con i professionisti, come lo yoga o la musica classica. A breve un comitato scientifico validerà sia la qualità dei contenuti sia il modello, grazie anche alla collaborazioni con le università.
Un round impact da 3,7 milioni di euro
Ora Faba, co-fondata a Treviso assieme a Chiara Gava, Alessio Polo e Francesco Poloniato,si appresta a crescere. Per il 2022 prevede ricavi per oltre 3 milioni di euro di fatturato. Il prodotto è disponibile in italiano, francese e spagnolo, acquistabile online e in oltre 1.000 punti vendita in Italia, Francia, Svizzera, Belgio, Lussemburgo e Spagna.
La società ha appena chiuso un round d’investimento Series A da 3,7 milioni di euro con una componente di impatto. L'operazione è stata guidata da Oltre Impact, il primo fondo italiano con focus impact (fondato da Luciano Balbo e Lorenzo Allevi), e da Cdp Venture Capital tramite il Fondo Acceleratori. Il round è stato coordinato dall’advisor Growth Capital.
Più interazione e nuove assunzioni
Una parte delle risorse è destinata alla nuova versione della cassa - pronta per l’anno prossimo - che sarà un’evoluzione di quella attuale e offrirà una maggiore interazione oltre che a rivolgersi a un pubblico di età superiore (3-10 anni): i bambini potranno dare risposte e più bambini potranno giocare con la cassa. «Stiamo progettando anche un supporto alla prima lettura per bambini di 5-6 anni». Inoltre sono in corso assunzioni: quest’anno le persone sono passate da 9 a 25, saranno 35 l’anno prossimo. Infine Faba sta guardando a nuovi mercati: dopo l’Italia e la Francia, Faba sta lanciando il prodotto in Spagna. «Contiamo a dieci mercati entro la fine dell’anno prossimo. Stiamo facendo test per Canada, Marocco e Sudamerica» aggiunge Fabbrini.
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