Capvis pronto a dismettere i costumi Arena (che cresce a doppia cifra)
In vendita la maggioranza: mandato alle banche, ancora i fondi in primo piano. Dal 2006 il valore dell’azienda è più che quadruplicato
di Carlo Festa
2' di lettura
È pronto per il riassetto azionario il gruppo Arena, storica azienda produttrice di abbigliamento per il nuoto sportivo.
Secondo indiscrezioni il private equity Capvis, attuale azionista di controllo, si starebbe preparando ad uscire dalla compagine azionaria. Sarebbero stati già nominati gli advisor tra cui la banca d’affari americana Houlihan Lokey. Interessati all’acquisizione sarebbero fondi di private equity attivi nei premium brand.
Il business del gruppo Arena sta archiviando una crescita a doppia cifra e anche le attese sono in questa direzione. Il fatturato previsto nel 2023 è superiore ai 160 milioni di euro con un Ebitda di circa 30 milioni di euro. In particolare, il business ha recuperato dalla crisi pandemica e ha superato i risultati pre-Covid.
Per i costumi Arena potrebbe trattarsi di un nuovo passaggio di proprietà tra fondi di private equity. Negli ultimi 30 anni l’azienda è stata infatti caratterizzata da numerosi mutamenti della compagine azionaria. Il gruppo finanziario Capvis ha comprato il 100% dello storico gruppo produttore di abbigliamento per il nuoto sportivo dal fondo statunitense The Riverside Company e dall'allora presidente e amministratore delegato Cristiano Portas (5%), sulla base di una valutazione di circa 200 milioni di euro. Riverside a sua volta aveva rilevato Arena dal fondo BS Private Equity nel 2010 sulla base di una valutazione della società di 100 milioni di euro.
Bs Private Equity aveva rilevato in precedenza Arena dal gruppo finanziario Investitori Associati nel 2006, quando l’azienda era stata valutata circa 55 milioni di euro. Investitori Associati aveva comprato Arena 2002 con un management buyout.
A vendere, a quel tempo, era stata la holding tedesca Blb-Beteiligungsgesellschaft, controllata allora da Bayerische Landesbank, che a sua volta aveva comprato il controllo di Arena tra il 1998 e il 2000, rilevandolo dai manager Mario Chesi e Werner Peemoller, i quali a loro volta avevano acquistato la società, fondata dall’imprenditore Horst Dassler, dalla multinazionale tedesca dell’abbigliamento sportivo Adidas nel 1991.
Già nel 2018 Capvis aveva valutato una possibile cessione di Arena, ma poi l’operazione era stata rinviata. Già a quel tempo la società, che ha vestito e che veste alcuni dei più noti atleti e olimpionici di nuoto, era stata oggetto di interesse di alcuni fondi di private equity. Tra gli ambasciatori del gruppo c’è stato Mark Spitz, l’eroe olimpico americano che dopo l’exploit alle olimpiadi di Monaco del 1972 ispirò proprio l’imprenditore Horst Dassler nella creazione del brand Arena.
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