Carnevale: dolci, lieviti, olio e caramelle corre il business
Previsioni delle aziende positive dopo che nel 2022 le vendite nei supermercati delle specialità da ricorrenza sono cresciute già del 28%. Buon andamento anche per gli ingredienti delle ricette fatte in casa
di Manuela Soressi
2' di lettura
A Carnevale ogni frittella vale. E indipendentemente dal fatto che frappe e lattughe, pignolate e struffoli, graffe e chiacchiere si acquistino già pronte o si preparino in casa, comunque rappresentano il terzo mercato per importanza nel mondo delle ricorrenze, dopo Natale e Pasqua.
In Gdo il segmento dei dolci di Carnevale vale oltre 30 milioni di euro e, secondo NielsenIQ, nel 2022 ha messo a segno una crescita annua rilevante sia a valore (+28%) che in quantità (+20 per cento).
Per Cna Agroalimentare (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) il giro d’affari ammonta complessivamente a 600 milioni di euro, con un mercato che in due anni è cresciuto del 20% e «con l’impegno di contenimento di pasticceri e fornai i prezzi sono aumentati in un anno mediamente intorno al 5% – nota Cna – nonostante il forte rincaro delle materie prime e dell’energia».
Ai dolci pronti vanno, poi, aggiunti quelli home made, che sviluppano un mercato di tutto rispetto tanto che per alcuni brand il Carnevale rappresenta una fetta rilevante del giro d’affari business. Come Paneangeli, leader degli ingredienti per preparazioni dolci e salate e delle decorazioni, che realizza il 25% del suo fatturato annuale in Italia proprio durante questo periodo di festa, quando si rinnova la tradizione dei dolci tipici fatti in casa.
Per lo stesso motivo registrano un picco anche le vendite di oli per frittura, come attestano anche le numerose iniziative promozionali a tema organizzate in questi giorni dalle catene della Gdo. Ma in questo periodo brillano anche i consumi di caramelle, che il 29% degli italiani associa al Carnevale, come ha rivelato una ricerca Bva Doxa–Unione Italiana Food. E mentre Ferrero punta sull’esperienza ludica lanciando la Pentolaccia Kinder, anche personalizzabile a piacere, alcune aziende specializzate in prodotti dolciari da ricorrenza vedono nel Carnevale l’occasione per rimanere sullo scaffale e dare continuità ai loro brand.
Per tutti le aspettative sul Carnevale 2023 sono positive. Dopo tre anni sottotono, a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, c'è voglia di un ritorno alla normalità e ai festeggiamenti tipici di questa festività. Anche se pesa l’incognita del calendario e, in particolare, la distanza temporale dalla Pasqua.
«Le vendite del Carnevale hanno un andamento particolare – spiega Andrea Raineri, direttore commerciale dell’azienda dolciaria di famiglia, la Vergani, che presidia questo periodo con una gamma di chiacchiere – il consumo parte in maniera importante, per poi subire un lieve rallentamento e riprendere negli ultimi giorni. Quindi più la Pasqua arriva tardi, più il periodo di Carnevale è lungo e, di conseguenza, si vende di più. E siccome quest’anno la Pasqua è intermedia, ci aspettiamo di venderne un po’ meno».
Per Cameo, che ha in portafoglio il brand Paneangeli, a incidere sulle vendite sarà anche l’attenzione al tema del risparmio, tanto da fare della convenienza il tema portante della sua nuova campagna “Fatto in casa conviene!”, lanciata in concomitanza con l’inizio del periodo del Carnevale. «È un significativo piano di investimenti sui media e sul punto vendita con cui forniremo ai consumatori ricette, consigli e promozioni per risparmiare grazie alla preparazione casalinga», dichiara Riccardo Panichi, executive marketing manager di Cameo.
Brand connect
I video più visti
Salvataggio Eurovita, cosa attenderci adesso?
27 marzo 2023
Le foto più viste
Siccità, cosa succede nel mondo
21 marzo 2023
loading...