Caro bollette, meglio togliere il canone dal calcolo
Con la guerra tra Russia e Ucraina in corso è il caso di dar ragione a Salvini piuttosto che a Giorgetti
di Giancarlo Mazzuca
I punti chiave
2' di lettura
I fatti hanno smentito coloro che credevano che, con l'ingresso nel nuovo governo, i rapporti tra il leader leghista Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti si sarebbero completamente normalizzati, è stato smentito dai fatti. I due ministri continuano, infatti, a giocare il loro derby: non è un caso che Salvini tifi Milan e Giorgetti addirittura gli inglesi del Southampton. L'ultimo motivo del contendere tra i due sono state le tariffe energetiche, con Matteo che, per arginare l'escalation tariffaria, aveva sollecitato di scorporare il canone della Rai dalla bolletta della luce, e il ministro dell'Economia pronto a far sapere che, almeno per il 2023, il provvedimento non sarà varato da via XX Settembre.
Pro Giorgetti
Ma cosa sarebbe stato meglio fare in questa emergenza? Se è vero infatti che, con l'accorpamento, l'evasione della tassa televisiva si è quasi azzerata, mai come adesso il canone televisivo finisce per appesantire la bolletta elettrica. Senza ragionarci troppo, darei subito ragione al ministro Giorgetti per un motivo molto semplice: anni fa, era stato proprio il sottoscritto a rilanciare sul giornale quell'idea dell'accorpamento suggerita da Bruno Vespa per cercare di contenere l'evasione della tassa tv che aveva allora raggiunto punte del 30 per cento. Quella proposta venne poi messa in pratica dall'allora premier Matteo Renzi che varò il provvedimento con lo slogan «Pagare meno, pagare tutti». Due anni dopo, però, lo stesso Renzi finì quasi per contraddirsi perché, a fini elettorali, lanciò l'idea di azzerare completamente il canone Rai.
Pro Salvini
Ma, tornando a oggi, dopo una riflessione più meditata, mi chiedo invece se, con la guerra tra Russia ed Ucraina in corso, non sia il caso di dar ragione a Salvini. La situazione è infatti cambiata notevolmente rispetto al 2016: se allora la mossa dell'ex sindaco di Firenze si dimostrò vincente (già in quell'anno, pur con un canone sceso a 100 euro, la Rai ottenne maggiori introiti per oltre 500 milioni con 5,6 milioni di abbonati in più), adesso è diventata prioritaria l'emergenza dei prezzi della luce: dobbiamo cercare di fare di tutto per contenere i rincari delle bollette anche perché non possiamo sempre bussare alla porta europea. Insomma, con buona pace di viale Mazzini, l'impennata tariffaria fa ora aggio su tutto il resto e ci vorrebbe, al riguardo, un nuovo slogan. Tipo: «Non farci schiacciare dalle bollette». Ecco perché, a questo punto, la domanda d'obbligo da fare al ministro dell'Economia potrebbe essere: «Caro Giorgetti, non sarebbe forse il caso di ripensarci?».
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