Caro-voli per la Sicilia, Antitrust apre istruttoria
Procedura dopo un esposto presentato dal Codacons. Sotto accusa Ryanair, Wizz Air, EasyJet e Ita: potrebbero aver fatto cartello per aumentare i prezzi
di Nino Amadore
3' di lettura
Possibili distorsioni della concorrenza derivanti dall’aumento dei prezzi dei biglietti aerei sulle tratte di collegamento tra le principali città italiane e la Sicilia in corrispondenza con le festività natalizie. Detto in parole povere: le compagnie aeree potrebbero aver fatto cartello determinando un aumento abnorme dei prezzi dei voli. È il punto chiave dell’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti di Ryanair, Wizz Air, EasyJet e Ita sulla base di un esposto presentato il 13 dicembre dal Condacons Sicilia. Ryanair, Ita airways, Wizz air e Easyjet sono le principali compagnie aeree che offrono servizi di trasporto aereo nazionale verso la Sicilia, con numero di frequenze operate che varia da tratta a tratta ma che, con riferimento alle tratte più rilevanti (quali la Milano-Palermo e la Milano-Catania e la Roma-Palermo, e la Roma-Catania), può arrivare complessivamente fino a 20 voli giornalieri per tratta.
Il Codacons: «Distorsioni gravi».
Secondo quanto riferisce il Codacons «nel provvedimento l'Antitrust, accogliendo le tesi avanzata» dall’associazione di consumatori, «parla di possibile intesa restrittiva della concorrenza nel mercato del trasporto aereo di passeggeri di linea, con particolare riferimento ai voli di classe economy sulle rotte definite dalle coppie di origine-destinazione alle cui estremità vi siano, da un lato, Palermo o Catania e, dall'altro, una delle seguenti città del Centro o Nord Italia: Roma (Fiumicino e Ciampino), Milano (comprensivo di Malpensa, Linate e Orio al Serio), Torino e Bologna, in violazione dell'articolo 101 Tfue. Tale distorsioni, in quanto incidenti su una variabile economica di particolare rilevanza, quale è il prezzo, risulterebbero particolarmente gravi, soprattutto nell'attuale fase di crisi, di difficoltà per i consumatori e di riduzione del potere d'acquisto dei redditi delle famiglie».
Assoutenti: c’è il sospetto di speculazioni
L’apertura dell’istruttoria da parte dell’Antitrust è stata accolta positivamente da Assoutenti, associazione che nei giorni scorsi aveva svolto una indagine sul costo dei biglietti nelle tratte “incriminate” con risultati giudicati molto sorprendenti. Secondo quell’indagine, ricorda il presidente Furio Truzzi, il biglietto per la tratta Roma-Palermo (solo andata) arrivava a costare 370 euro con partenza il 21 dicembre, 254 euro se ci si imbarca il 23 dicembre, ma addirittura 511 euro se si partiva il 20 dicembre, praticamente più del volo Roma-New York che, nella stessa data, costava 459 euro. Per la tratta Roma-Catania con partenza il 23 dicembre, il biglietto partiva da un minimo di 338 euro. «La spesa per i biglietti aerei risulta questo Natale particolarmente elevata, e non solo a causa dei pesantissimi rincari delle tariffe del comparto salite su base annua dell’80% per i voli nazionali – dice Truzzi –. Pesa infatti il sospetto di speculazioni e fenomeni anticoncorrenziali che sfruttano le maggiori partenze dei cittadini durante le feste per aumentare i guadagni delle compagnie aeree. Per questo speriamo che l’istruttoria aperta dall’Antitrust possa fare chiarezza e punire qualsiasi pratica scorretta a danno degli utenti».
Anche la Regione siciliana ha presentato ricorso all’Antitrus
Sul fronte del caro-voli da e per la Sicilia anche la Regione siciliana, è stata tra i primi a denunciare il problema, aveva deciso di rivolgersi all’Antitrust ma era stata anticipata dal Codacons. Su impulso del presidente Renato Schifani l’amministrazione regionale ha già presentato un esposto all’Antitrust: «La situazione determinatasi contro i siciliani - dice il governatore - è sotto gli occhi di tutti e l’ho posta anche all’attenzione del Paese. Attendiamo fiduciosi». E intanto Schifani incassa il sostegno della politica. Per il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, «Chi viaggia da e per la Sicilia è costretto a subire un salasso intollerabile. L’Antitrust deve intervenire con immediatezza e le compagnie aeree si devono vergognare per come stanno trattando il popolo siciliano. Una situazione insostenibile che deve essere stroncata al più presto».
easyJet: abbiamo agito in modo lecito, pronti a collaborare
Le compagnie in generale respingono le contestazioni. Lo fa, per dire, easyJet che ha diffuso una nota: «Siamo a conoscenza dell’istruttoria avviata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti di alcune compagnie aeree operanti in Italia, tra cui easyJet. Respingiamo fermamente queste contestazioni, confermando di aver sempre operato in conformità alle leggi e ai regolamenti in materia». La compagnia ha spiegato che «collaborerà in piena trasparenza con le autorità al fine di dimostrare di aver sempre agito in modo lecito nel rispetto delle regole della concorrenza e nel migliore interesse dei consumatori».
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