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Casa, farmaci, istruzione: caccia ai bonus nel 730 precompilato

Debuttano nuovi dati già caricati dalle Entrate. Con l’accettazione del modello predisposto dall’Agenzia semplificazione sui documenti a Caf e professionisti

di Giovanni Parente

Modello 730, ecco i bonus su casa, farmaci e istruzione

3' di lettura

Parte la caccia agli sconti nel 730. Con il debutto della dichiarazione precompilata 2023, previsto per il pomeriggio di martedì 2 maggio, si potrà prendere confidenza accedendo con le proprie credenziali all’area riservata del sito delle Entrate con i bonus già precaricati nel modello predisposto dal Fisco. Si va dalle spese sanitarie a quelle per gli interessi passivi sui mutui, senza dimenticare i bonus per i lavori in casa su cui però prestare particolare attenzione - sulla scorta di quanto avvenuto negli anni passati - per quanto riguarda l’inserimento della prima rata, nel caso in cui non riguardino interventi su parti comuni dell’immobile. Ma non mancano le nuove entrate.

Istruzione e intermediazione immobiliare

Come annunciato dalle Entrate, nella precompilata 2023 entrano anche nuove tipologie di sconti. Si tratta, infatti, le agevolazioni collegate a nuovi tipi di oneri sostenuti lo scorso anno: corsi post-diploma presso istituti statali di alta formazione e specializzazione artistica e musicale, spese per canoni di locazione, spese di intermediazione per l'acquisto di immobili adibiti a prima casa.

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Le spese sanitarie

La parte del leone la fanno sicuramente le spese sanitarie. Basti pensare che su 1,3 miliardi di dati trasmessi alle Entrate dai cosiddetti «soggetti terzi» (tra cui figurano anche strutture sanitarie e farmacie), ben l’80% è relativo alle spese di carattere medico. Del resto, guardando alle statistiche fiscali delle dichiarazioni presentate nel 2022 (anno d’imposta 2021), le spese sanitarie nel loro complesso sono state portate in detrazione da oltre 20 milioni di contribuenti.

Niente documenti per chi accetta

Da qui, si comprende anche la semplificazione prevista proprio da quest’anno anche per chi si rivolge a un Caf o a un professionista abilitato e decide di accettare le spese già indicate nella precompilata. Come si legge anche nelle istruzioni al 730, «in caso di presentazione del modello 730 precompilato senza modifiche, il contribuente non deve esibire la documentazione relativa agli oneri indicati nella dichiarazione precompilata forniti dai soggetti terzi all’agenzia delle Entrate. Al contrario, in caso di presentazione del modello 730 con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, il contribuente deve esibire al Caf o al professionista abilitato la documentazione necessaria per verificare la conformità dei dati riportati nella dichiarazione, con la sola eccezione della documentazione comprovante le spese sanitarie che non risultano modificate rispetto alla dichiarazione precompilata».

Bonus lavori in casa: differenza tra parti comuni e singole abitazioni

Un discorso particolare va fatto per le detrazioni collegati a interventi edilizi. Dalle Faq sul sito dedicato delle Entrate alla precompilata, si legge infatti come sia «inserita la prima rata delle spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di riqualificazione energetica, per l'installazione di colonnine di ricarica, per l’arredo degli immobili ristrutturati e gli interventi di sistemazione a verde degli immobili (bonus verde) effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, per i quali è stata verificata la congruenza tra gli importi comunicati dagli amministratori di condominio e i bonifici pagati dai condomìni e comunicati all’agenzia delle Entrate da banche e Poste».

Per gli interventi effettuati sulle singole abitazioni, invece, «sono riportati solo nel foglio riepilogativo i dati dei bonifici relativi alle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per l'installazione di colonnine di ricarica, per l’arredo degli immobili ristrutturati, per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili “bonus verde” e per interventi di riqualificazione energetica». In questo caso, infatti, l’agenzia delle Entrate al momento di elaborazione della dichiarazione precompilata, non sa, per esempio, se il contribuente ha i requisiti, oggettivi e soggettivi, previsti per ottenere le detrazioni.

Dati distinti nel foglio riepilogativo

Nel foglio riepilogativo, inoltre, sono riportati distintamente i bonifici relativi alle spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio, per il risparmio energetico, per interventi antisismici effettuati su edifici ubicati nelle zone sismiche per la riduzione del rischio sismico, per gli interventi di sistemazione a verde degli immobili “bonus verde” per l'installazione di colonnine di ricarica e le spese per l’arredo degli immobili ristrutturati.

Le rate successive

Mentre, precisano ancora le Entrate, per quanto riguarda le spese sostenute che danno diritto ai bonus per i lavori in casa, vengono riportate nella dichiarazione precompilata le rate successive alla prima, ricavate dalla dichiarazione dell’anno precedente.

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