Casavo ristruttura: verso il taglio del 30% della forza lavoro
La congiuntura difficile – tra aumento dei tassi d’interesse, contesto inflazionistico, e prudenza sul mercato dei capitali tech – all’origine della decisione, con un consolidamento del marketplace ma un ridimensionamento sull’acquisto diretto di immobili e su investimenti nei mercati non ancora redditizi
di Laura Cavestri
2' di lettura
Una ristrutturazione che porterà a un taglio sino al 30% della forza lavoro (complessivamente costituita da circa 450 dipendenti). Lo ha annunciato – con un messaggio ai propri collaboratori – Giorgio Tinacci, ceo e founder della proptech italiana Casavo. «Le dinamiche del mercato residenziale – ha spiegato Tinacci – influenzano le nostre prestazioni aziendali e i mercati dei capitali azionari per le società tech influenzano la nostra capacità di accedere a finanziamenti esterni». Causa aumento dei tassi e contesto inflazionistico, dunque, Casavo non può «escludere la possibilità di volumi ridotti, cicli di vendita più lunghi e prezzi potenzialmente in calo». Una situazione cui si aggiungono anche le cautele e la diminuzione delle valutazioni sul mercato azionario delle società tech.
Tra le iniziative messe in campo, oltre ai licenziamenti, c’è il ridimensionamento del progetto iBuying, la focalizzazione sui mercati core (con la sospensione di mercati selezionati che sono ancora non redditizi o su scala ridotta) e «il passaggio da un framework “growth” a un focus sulla “profitability». La strategia, nei prossimi anni, si concentrerà sul consolidamento del marketplace Casavo, saranno ulteriormente sviluppati i servizi del mondo casa come Casavo Mutui. Mentre l’acquisto immediato delle case da rivendere sul mercato, sarà oggetto di minori investimenti data la volatilità di mercato.
La proptech italiana, fondata a Milano nel 2017, è attiva nel mercato instant buying immobiliare. In pratica, Casavo offre supporto ai proprietari di casa che vogliono vendere o acquisire. Più nel dettaglio, i venditori possono, infatti, ricevere un’offerta di acquisto direttamente da Casavo, oppure trovare l’acquirente sul mercato grazie alla rete di agenzie partner. La piattaforma di Casavo mette inoltre in contatto gli operatori del settore immobiliare, tra cui agenzie immobiliari, banche e società di ristrutturazione.Solo a luglio aveva chiuso un round di investimento di serie D da 100 milioni di euro guidato da Exor. Non solo. Si era anche assicurata ulteriori linee di credito di 300 milioni da parte di Intesa Sanpaolo, Viola Credit e altri istituti di credito, tra cui Unicredit. punta a diventare un punto di riferimento per il mercato immobiliare europeo. Il totale della raccolta, dalla nascita nel 2017 a luglio 2022, ammontava quindi a 843 milioni di euro.
Ad ottobre scorso, l’annuncio dell’intenzione di espandersi in Francia (mentre in Spagna la società è già presente dal 2020). Con l’obiettivo dichiarato di raggiungere il 5% di market share in tutte le aree metropolitane chiave entro il 2025. A dicembre l’annuncio dell’entrata nel capotale della piattaforma, da parte di Unicredit, con 10 milioni di investimento.
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