Case green, il 75% degli immobili italiani lontano dalle classi energetiche Ue
Il portale immobiliare Casa.it ha fotografato l'offerta dei beni in vendita in Italia ricercati sulla base della classe energetica. Bologna la più virtuosa, Roma la più lontana
I punti chiave
4' di lettura
La classe energetica E entro il 2030 e quella D da raggiungere entro il 2033. Sono due obiettivi fissati dalla direttiva comunitaria che punta alla completa riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare dei 27 Paesi dell'Unione. La direttiva approvata il 9 febbraio scorso dalla commissione Industria del Parlamento europeo ora passerà all'esame della plenaria nel prossimo mese di marzo per poi passare la vaglio del Parlamento, della Commissione e del Consiglio Ue dove ulteriori modifiche sono già attese. Ma al di la dell'iter e dei tempi la prima domanda che rimbalza tra i proprietari di casa è qual possa essere la classe energetica della propria abitazione. In sostanza qual è il punto di partenza per riuscire a centrare l'obiettivo energetico fissato dalla direttiva per il 2030 e per il 2033.
L’analisi di Casa.it
Una risposta sullo stato attuale del patrimonio immobiliare italiano in termini di consumi energetici prova a darla Casa.it, Il portale immobiliare per trovare case in vendita e in affitto, che ha analizzato l’offerta degli immobili in vendita e le ricerche effettuate dalle persone che hanno utilizzato il filtro relativo alla classe energetica. Per l’analisi dell’offerta sono stati considerati gli annunci di trilocali tra gli 80 e i 100 mq in vendita su Casa.it a gennaio 2023 a livello nazionale e in alcune delle principali città italiane (Roma, Milano, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze).
Da dove si parte in Italia
Dai dati emerge che a livello nazionale il 75% delle abitazioni prese in esame appartiene alle classi energetiche meno efficienti, dalla G alla E, con una netta preponderanza degli immobili in classe G che rappresentano il 55% dell’offerta totale e con solo il 12% degli immobili in classe A.
Le classi energetiche città per città
A livello locale la fotografia scattata da Casa.it cambia con Bologna che risulta la più virtuosa con la percentuale più bassa di trilocali appartenenti alle classi meno efficienti pari al 56% (con la Classe G al 27%) e la maggior quota di trilocali in Classe A (28%). Anche Torino mostra una quota contenuta di trilocali in Classe G (28%), ma qui il 65% dei trilocali appartiene alle classi meno efficienti dalla G alla E e solo il 7% degli immobili è in Classe A. A Firenze il 71% dei trilocali appartiene alle classi meno efficienti di cui il 54% è la classe G, ma la percentuale di quelli in Classe A è tra le più alte nelle città analizzate (19%). A Milano il 75% dei trilocali è nelle classi meno efficienti (la G rappresenta il 45% dell’offerta) e solo l’11% dei trilocali in vendita è in classe A. Roma ha una quota molto elevata di trilocali nelle classi meno efficienti (84%) con il 72% in classe G; il 12% dei trilocali in vendita è in classe A. A Palermo e Genova i trilocali in vendita nelle classi meno efficienti sono quasi la totalità, con il 96% nelle classi G, F, E a Genova e il 95% a Palermo. A Genova i trilocali in classe A sono soltanto l’1% e a Palermo il 2%.
L’impatto sui prezzi
Per quanto riguarda i prezzi dei trilocali in vendita tra gli 80 e i 100 mq, la differenza tra quelli in classe A e quelli in classe G è molto elevata. A livello nazionale, un trilocale di 80-100 mq in classe A costa mediamente il +68% rispetto ad un appartamento dello stesso taglio e metratura in classe G. A Torino e Palermo la differenza di prezzo tra i trilocali in vendita in classe A e quelli in classe G supera il +130%, il +148% a Palermo e il +134% a Torino. A Milano, dove i prezzi medi dei trilocali sono più alti, la differenza è del +38%, a Bologna del +25%, a Genova e a Firenze del +22% e a Roma del +14%. «Già nel 2022 abbiamo rilevato una crescita importante della sensibilità verso la classe energetica delle case con un incremento del +27% delle ricerche di immobili in vendita o in affitto con l’inserimento del filtro relativo alla classe energetica», ha commentato Daniela Mora, Head of Consumer & Brand Marketing di Casa.it.
Pichetto: obiettivo al 2030 irragiungibile
«Non ci sono aggiornamenti, è iniziato un percorso. Un percorso che ha visto da parte della commissione europea una proposta di direttiva, che non va bene ma non andava bene al consiglio europeo energia, quindi ai vari Stati. Il consiglio ha condiviso l’obiettivo del 2050 come tutti noi, e ha dato un indirizzo, ancorché con molte critiche su una modulazione diversa sulle tempistiche per raggiungere quell’obiettivo. Il parlamento europeo ha assunto a livello di commissione, vedremo ora a livello di assemblea, una posizione più rigida ancora della commissione». Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine di un evento a Torino, sull’andamento del processo approvativo della direttiva europea sulle case green che prevede che entro il 1 gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dei 27 Paesi membri dovranno passare alla classe energetica E ed entro il 1 gennaio del 2033 alla classe energetica D, eccezion fatta per gli immobili di interesse storico.
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