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Case in legno, aumenta l’export delle aziende italiane

Fatturato in crescita del 5% a quota 720 milioni di euro per circa 3.200 abitazioni realizzate nel 2018. Le esportazioni valgono il 10%.

di Maria Chiara Voci

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3' di lettura

Le imprese italiane che realizzano o commercializzano strutture in legno sono sempre più protagoniste sul mercato internazionale. Più del 10% della produzione lavorata nel nostro Paese riguarda immobili che vengono costruiti all’estero.

Nel 2018 il valore delle esportazioni complessive nel settore è stato di 50 milioni con un incremento del 28% sul 2017: si tratta di edifici residenziali (destinati prioritariamente alla Germania, Svizzera e Croazia) e di immobili a uso misto, terziario e industriale (che vedono fra le destinazioni, oltre al Nord Europa, anche Mozambico e Algeria o, in generale, Nord e Sud Africa, area geografica che vive un’esplorazione totalmente nuova per il nostro comparto).
Unica battuta di arresto è quella verso l’Inghilterra, dove a incidere sugli scambi sono le difficoltà legate alla Brexit.

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La fotografia arriva da Federlegno Arredo, che diffonderà in anteprima la proiezione (rispetto al consueto rapporto case, atteso per fine anno) venerdì 15 novembre a Riva del Garda, in occasione della prima edizione del “Forum Italiano del Legno“, nuovo evento annuale promosso dalla Federazione in collaborazione con Habitech (il Distretto Tecnologico Trentino, che gestisce la certificazione Arca) e con l’Agenzia CasaClima.

L’evento ha l’obiettivo di fornire ai tecnici, ai costruttori e a tutti gli attori della filiera legno, una panoramica aggiornata e di alto profilo sul settore. A partire, appunto, dai dati che aiutano ad analizzare le direzioni verso cui investire.

«L’evento di Riva del Garda conferma come il legno non sia soltanto un materiale che viene utilizzato dalle imprese italiane per la produzione di beni, ma soprattutto uno strumento per la crescita del Paese – commenta il Presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini –. Come federazione siamo impegnati in una serie di iniziative, tra cui la recente costituzione di Antial (Associazione Nazionale Tecnologi, Ingegneri, e Architetti del Legno)».

Obiettivo di questa ultima iniziativa, aggiunge Marco Vidoni, presidente di Assolegno «è quella di spingere per garantire al settore più qualità nel prodotto, attraverso una maggiore formazione dei professionisti che lavorano nella filiera, che devono iniziare a condividere le conoscenze e le esperienze maturate a tutto campo anche nell'ambito associativo».

Se l'edilizia tradizionale è in crisi, il legno si conferma in controtendenza. «Il fatturato – commenta Angelo Marchetti, consigliere incaricato del gruppo Case ed edifici con Struttura in Legno – generato dalla produzione di edifici in legno nel 2018 è stato di oltre 720 milioni di euro, con una crescita del 5% sul 2017. Tale variazione è da imputarsi al mantenimento della quota residenziale, circa 3.200 abitazioni si stimano realizzate nel 2018, in linea con quelle costruite nell’anno precedente, e all’aumento del numero di edifici non residenziali realizzati in legno».

Anche nel 2018 l’Italia si conferma il 4° paese per produzione di case in legno in Europa, dopo Germania, Svezia e Uk. La distribuzione geografica delle abitazioni vede il Trentino Alto Adige capofila, seguito a pari merito da Lombardia e Veneto che complessivamente coprono oltre il 50% delle nuove abitazioni); seguono le Marche al quarto posto. Scendono le importazioni di edifici dall’estero ma aumentano quelle di materiali destinati all'edilizia in legno che vengono utilizzati sul mercato nazionale.

Per approfondire:

Dal pellet agli edifici la filiera del legno è certificata a 360°
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