Limiti al contante

Cashback, ultimo mese per centrare il superpremio. Dal 1° luglio scattano i rimborsi

Dal mese prossimo si apre la fase dei rimborsi. Entro il 29 agosto Consap dovrà effettuare il bonifico su conto corrente

di Andrea Carli

Cashback, ecco come cambiano le regole da gennaio

3' di lettura

Ancora pochi giorni e per il cashback si aprirà la fase dei rimborsi. Dopo essere finito nel mirino di Fratelli d’Italia, ed essere sopravvissuto alla mozione che ne chiedeva l’abolizione, bocciata al termine di una non facile trattativa politica nella maggioranza dall’aula del Senato, il programma che punta a limitare l’uso del contante si appresta a compiere il primo giro di boa. Primo, se non si considera la fase di sperimentazione scattata nei giorni di Natale (in quell’occasione sono stati rimborsati 222 milioni di euro a chi, dall’8 al 31 dicembre, ha effettuato almeno 10 operazioni cashless).

Il 30 giugno finisce il primo dei tre periodi, di sei mesi ciascuno, in cui si articola il programma per incentivare i pagamenti elettronici, in funzione anti evasione fiscale, fortemente voluto dall’esecutivo precedente, guidato da Giuseppe Conte.

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Rimborsi su conto corrente da luglio ed entro il 29 agosto

Chiuso quel giorno il periodo di riferimento, entro 60 giorni (e quindi dal 1° luglio ed entro il 29 agosto) Consap, la società che gestisce i rimborsi (tutti esentasse), deve effettuare un bonifico dell’ammontare del rimborso a cui si ha diritto direttamente sull’Iban che il richiedente ha segnalato nel momento in cui ha aderito al programma (o anche dopo, ma non oltre la scadenza del periodo di riferimento). Dal 1° di luglio, dunque, scatta la fase dei rimborsi.

Classico o Super, da luglio rimborsi a doppia formula

Rimborsi che possono essere di due tipi. Quello “classico”, nel caso in cui nel periodo che va dall’inizio di gennaio alla fine di questo mese il richiedente abbia effettuato almeno 50 operazioni con uno strumento di pagamento elettronico (carte di debito, di credito e prepagate, comprese le carte contactless o app per i pagamenti). In tal caso il rimborso è pari al 10% dell’importo di ogni transazione (fino a 150 euro) ed è calcolato sul valore complessivo delle transazioni effettuate nel periodo di riferimento.

La seconda tipologia è il “Super Cashback”. Qui il rimborso è forfettario, sulla base di una graduatoria che tiene conto del numero di operazioni effettuate dal 1° gennaio al 30 giugno. I primi 100mila che hanno totalizzato il maggior numero di transazioni ottengono 1.500 euro.

Il 10 luglio la classifica finale del Super Cashback

Per quanto riguarda il Super Cashback, sulla app Io è possibile ogni giorno visualizzare la “famosa” classifica e quindi rendersi conto della posizione nella quale ci si trova rispetto agli altri. La classifica definitiva del primo semestre (ovvero pagamenti con strumenti di pagamento elettronico dal 1° gennaio 2021 al 30 giugno 2021) sarà visualizzata il 10 luglio 2021. Terminato il primo semestre la classifica si azzera. E la partita ricomincia.

I tempi per il reclamo a Consap

In caso di mancato o inesatto accredito dei rimborsi, il richiedente può presentare reclamo online a Consap entro i 120 giorni successivi all’ultimo giorno del mese nel quale è previsto il pagamento (quindi entro dicembre). Consap fornirà un riscontro motivato entro 30 giorni dalla data di ricezione del reclamo e, nel caso in cui lo accolga, disporrà il pagamento di quanto dovuto.

Gli avvisi sul cellulare dei furbetti dei pagamenti

Nelle scorse settimane il governo, anche in risposta a recenti interrogazioni parlamentari, aveva fatto sapere che il monitoraggio sul Cashback era costante e che gli esiti sarebbero stati utili anche per «proporre eventuali modifiche». Modifiche che alla fine sono arrivate con il meccanismo “anti-furbetti”: un messaggio nella App chiederà verifiche sulle transazioni anomale. Niente più operazioni fittizie - come il fenomeno della “strisciata” da pochi centesimi al Pos, dei micropagamenti al distributore - per moltiplicare il numero delle transazioni e accedere, dopo aver avuto il cashback da 150 euro, anche al superbonus da 1.500 euro. Operazioni messe in atto, appunto, dai “furbetti del cashback”. Che ora hanno meno margini di manovra.

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