Cassa dottori commercialisti, per il welfare risorse più che raddoppiate
di Federica Micardi
2' di lettura
La Cassa di previdenza dei dottori commercialisti scommette sul welfare e decide di aumentare il budget destinato a questa forma di aiuto portandolo dal 2% al 5 % dell’avanzo corrente per i prossimi dieci anni; l’applicazione per un periodo limitato seppure lungo è stata presa per ridurre al minimo l'incidenza sull'equilibrio finanziario di lungo periodo, ma è intenzione della Cnpadc, una volta verificati i risultati ottenuti, far diventare definitivo questo aumento.
La decisione è stata presa dal Cda nell’icontro del 6 ottobre. «Al di là dell’attuale fase emergenziale – spiega Walter Anedda, presidente della Cassa dottori commercialisti – con l’entrata a regime del metodo contributivo è in atto un progressivo riallineamento del livello delle pensioni ai contributi versati dagli iscritti, motivo per il quale è opportuno sviluppare un articolato sistema di welfare verso gli associati e i loro familiari. L’obiettivo è quello di destinare risorse per offrire una serie di servizi che vanno da una sempre più efficace copertura sanitaria o assicurativa al supporto nel sostenere determinati costi, potendo contare oltre tutto su un potere contrattuale esponenzialmente più forte rispetto a quello del singolo individuo. Il tutto senza alterare il trend di sostenibilità finanziaria del nostro sistema pensionistico». La delibera, prima di diventare operativa, deve ottenere il nullaosta dei ministeri vigilanti (Lavoro ed Economia).
Il welfare attivo per i professionisti è stata una risorsa importante durante l’emergenza sanitaria, e infatti accanto agli interventi a favore della professione e dell’attività, come gli aiuti per la formazione, per l’acquisto di software e pc o per l’avvio dello studio sono nate nuove forme di sostegno proprio per fronteggiare la fase emergenziale. Tra queste ricordiamo la sospensione del versamento dei contributi previdenziali in scadenza dal 23 febbraio al 2 novembre 2020; la contribuzione sospesa dovrà essere versata in due rate di pari importo che scadono, rispettivamente, il 30 settembre 2021 e il 30 settembre 2022 utilizzando uno specifico servizio online che sarà attivato nel corso del mese di novembre.
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