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Casta Diva produrrà serie Tv: Entertainment in mano all’uomo del «Collegio»

Massimo Righini, ex Banijay, guida la nuova business unit del gruppo leader negli eventi. Ricavi attesi tra i 5 e i 10 milioni per il primo anno

di Francesco Prisco

Casta Diva affida la divisione Entertainment a Massimo Righini, il produttore che con Banijay ha portato in Italia «Il Collegio»

3' di lettura

Che vi piaccia o meno, è l’era dello storytelling, l’epoca della serialità. Là fuori è tutto un grande racconto: te ne accorgi accendendo la Tv o facendo swipe-up con lo smartphone. Ma anche guardando le grandi manovre che si registrano sul mercato dell’enterainment. L’ultima in ordine di tempo riguarda Casta Diva Group, gruppo italiano leader nel comparto degli eventi: la società quotata su Aim Italia lancia Casta Diva Entertainment, la nuova linea di attività dedicata al mondo della televisione, collocata nella business unit Creative content production, all’interno di Casta Diva Pictures che già produceva per il cinema. Il nuovo segmento di business è affidato al chief creative officer Massimo Righini, fino all’estate scorsa attivo in Banijay Italia.

Righini, l’uomo che ha portato in Italia «Il Collegio»

Si punta, insomma, alla creazione di nuovi format per la Tv e le piattaforme di streaming attive qui da noi, con un’attenzione particolare a reality e documentari, ma senza escludere possibili sbocchi nella fiction. Il pedigree di Righini, d’altra parte, parla chiaro: lunga esperienza come autore, curatore e creative producer, ha lavorato a 83 programmi diversi, adattando per l’Italia ben 18 format stranieri. Tra i suoi maggiori successi, le prime due edizioni de Il collegio per Rai 2, Matrimonio a prima vista per Real Time, 7 year switch per Fox, La Talpa per Italia 1, Bake off per Real Time, This Time Next Year per Discovery e Guess my age. Ha collaborato a creare decine di format originali come Singing in the car per SkyUno, Camionisti in trattoria, Turisti per Dmax e Cortesie per l’auto per Discovery, Me contro Te show per Disney e Celebration per Rai 1. Nel 2019, grazie a Discovery, è stato il primo produttore italiano a curare la realizzazione di un format di intrattenimento originale assieme ad altri sei produttori europei, in onda contemporaneamente sui canali D-Max. Fino a ora, con le sue produzioni, Righini ha coperto il 93% del bacino d’ascolto italiano, lavorando a serie di alto budget con cifre che sorpassano i 10 milioni per programma.

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Il momento che attraverso il business degli eventi

C’entra qualcosa il momento particolare che sta attraversando il comparto degli eventi, fermo a causa delle misure di contrasto all’emergenza coronavirus? «Il momento è indubbiamente particolarissimo», risponde Andrea De Micheli, presidente e ad di Casta Diva Group, «molte realtà del settore, di dimensioni minori, soffrono e ci chiedono di essere rilevate. Stiamo valutando tutte le possibilità offerte dal mercato, ma questa operazione rientra in una logica diversa: si stanno moltiplicando i canali di fruizione dei contenuti televisivi, grazie all’esplosione delle piattaforme over the top. È una strada molto interessante da percorrere per noi».

Ricavi attesi tra i 5 e i 10 milioni

Già nel bilancio 2021, Casta Diva Entertainment potrebbe portare in dote ricavi che oscillano tra i 5 e i 10 milioni al gruppo che conta 80 addetti, nel 2019 ha fatturato 37 milioni e nel primo semestre 2020, quello del lockdown, soltanto 7. «Rispetto ad altri player di settore», aggiunge Fabio Nesi, ad di Casta Diva Pictures, «abbiamo dalla nostra una grandissima capacità di coinvolgimento dei brand che, per chi fa televisione oggi, è fondamentale. Diversificare sulla Tv ci consente di raggiungere clienti diversi rispetto a quelli che già serviamo». Righini, per le ambizioni del gruppo, è una garanzia: «È come quando una squadra di calcio compra un giocatore che ha chiuso la stagione precedente in doppia cifra», commenta Nesi. Alcuni progetti sono già in cantiere, l’agenda di Righini è fitta di appuntamenti. «È in momenti critici come quello che stiamo vivendo tutti», conclude De Micheli, «che si progetta il futuro». Un futuro che Casta Diva vuole portare sullo schermo.

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