Cattolica prende tempo sul dividendo. Utile a 75 milioni (-29%)
Cattolica prende tempo sul dividendo. Il gruppo chiude con un utile di 75 milioni in flessione del 29% e rinvia l’assemble a data successiva al 30 aprile
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Cattolica prende tempo su dividendo, decide di rinviare la decisione sulla distribuzione del dividendo, chiude con utile a 75 milioni, in calo del 29%, taglia i target 2020 e rinvia l’assemblea a data successiva al 30 aprile.
Il gruppo di assicurazioni ha chiuso un 2019 «positivo, caratterizzato da tante sfide che abbiamo saputo cogliere ed affrontare con coraggio e determinazione. In un contesto sempre più concorrenziale, i risultati del nostro gruppo hanno confermato ancora una volta la crescita registrata negli scorsi anni e la solidità della nostra compagnia» ha commentato il presidente, Paolo Bedoni.
I conti segnalano un risultato operativo in crescita del 3,1% a 302 milioni, una raccolta complessiva a circa 7 miliardi (+20%) e un combined ratio a 94,3% (in crescita di 0,9 punti percentuale) «nonostante il maggior peso dovuto a sinistri da eventi atmosferici (+2,2 punti percentuale”, precisa una nota. L'utile netto di gruppo è in calo a 75 milioni (-29,7%) “per effetto di alcune poste straordinarie negative».
A fine 2019 il Solvency Ratio si attestava al 175% (dal 169% del 30 settembre). Capitolo a parte la cedola: «A seguito del decreto legge Cura Italia, che posticipa l'ultima data per la convocazione dell'assemblea a 180 giorni dalla chiusura di esercizio, il board di Cattolica ha ritenuto opportuno posticipare la decisione sulla distribuzione dei dividendi» per «l’estrema volatilità dei mercati finanziari conseguente alla diffusione della pandemia» in modo da avere «un quadro più delineato in cui assumere la stessa». Sempre per il Coronavirus, l'assemblea di bilancio (e anche in sede straordinaria del 24-25 aprile) viene rinviata a data successiva al 30 aprile «appena le circostanze generali lo permetteranno».
Per quanto riguarda il 2020, come già comunicato al mercato, il cda di Cattolica «ha preso atto che gli scenari finanziari ed assicurativi previsti per l'esercizio in corso risultano più sfavorevoli rispetto a quanto ipotizzato in fase di stesura del piano industriale 2018-20».
Sono state quindi approvate nuove proiezioni riguardanti l'esercizio 2020 che risultano leggermente inferiori rispetto a quanto precedentemente comunicato ai mercati finanziari durante la presentazione del piano industriale 2018-20: il risultato operativo è atteso in un intervallo compreso tra 350 e 375 milioni di euro. Rispetto alla forchetta precedentemente comunicata (375-400 milioni di euro) è quindi presente uno scostamento pari al -6% tra i due valori medi.
Infine, ad oggi «risulta prematuro fare una previsione dell'impatto della pandemia sui conti economici del gruppo. In termini preliminari, in un contesto di incertezza e aumentata volatilità nei mercati finanziari, si prevede possa avere un impatto negativo sulla raccolta premi mentre non si ritiene che possa portare ad un aumento della sinistrosità nel suo complesso».
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