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Cattolica vola al prezzo degli acquisti di Generali che punta al delisting

Il titolo si porta vicino al prezzo dell'acquisto con cui Generali, già socio di controllo con l'84,5%, ha rafforzato ulteriormente la presa sul capitale

di Andrea Fontana

(IMAGOECONOMICA)

1' di lettura

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Cattolica Assicurazioni balza in Borsa e si porta vicino al prezzo dell'annunciata operazione di acquisto con cui Generali, già socio di controllo con l'84,5%, ha rafforzato ulteriormente la presa sul capitale puntando al delisting del titolo e alla successiva fusione tra le compagnie. Il gruppo di Trieste ha acquistato 15 milioni di azioni pari al 6,834% del capitale con una procedura di reverse accelerated bookbuilding e si è portata al 91,3%. Il corrispettivo pagato è stato di 6,75 euro per azione. In Borsa le azioni Cattolica si sono portate a 6,72 euro.

Il superamento della soglia del 90% pone le condizioni per l'operazione di opa residuale per poter arrivare a detenere l'intero capitale di Cattolica e procedere al delisting del titolo da Piazza Affari. A marzo scorso, ricorda Il Sole 24 Ore, il ceo di Generali Philippe Donnet aveva dichiarato: «Stiamo già gestendo Cattolica come controllata. Abbiamo iniziato l'integrazione, in quanto proseguiremo con il delisting e la fusione ma il processo richiede delle approvazioni e del tempo. Faremo la fusione il prima possibile». L'obiettivo di Trieste resta quello di completare tutto l'iter entro il 2022.

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