Cavallino-Treporti, fra natura e borghi alla scoperta della Venezia che non ti aspetti
Selvaggia, a tratti quasi vergine, con 15 chilometri di spiaggia dorata, pinete e canali: Cavallino-Treporti è un altro modo per scoprire la splendida città lagunare
di Natascia Ronchetti
I punti chiave
3' di lettura
A Venezia c'è una Venezia insospettabile. È l'ultimo avamposto della laguna, dopo si spalanca il mare Adriatico. La chiassosa vita notturna di Jesolo, che dista una manciata di chilometri, è lontana. Perché chi arriva qui, nell'isola di Cavallino-Treporti, comune della città metropolitana, si avventura nella natura, tra 150 specie di uccelli, i canali che la percorrono, le barene, il verde rigoglioso, le pinete, il tipico paesaggio lagunare che gradualmente trasfigura e si perde nel mare.
E ancora: 15 chilometri di spiaggia con dune e tamerici che da dieci anni, ininterrottamente, si fregia della Bandiera Blu per la qualità delle sue acque. Poi i piccoli borghi antichi, semplici e intatti, come le tradizioni delle comunità che li abitano. E ancora i fari, i forti della prima guerra mondiale, le tante piste ciclabili. I nordeuropei, amanti del turismo slow e sostenibile, hanno scoperto prima di noi quest'oasi naturalistica dalla bellezza un po' selvaggia, quasi vergine, preservata dalla cementificazione per i 44 chilometri della sua estensione.
A Est, superato il fiume Sile, si varcano i confini del comune di Jesolo. A Ovest, vicinissimo, c'è invece il capoluogo, con la sua arte, le sue calle, la sua storia magnifica e imponente, unica al mondo. Ed è da qui che bisogna partire per scoprire questo luogo dove a volte si ha l'impressione che il tempo si sia fermato. Quattro linee di vaporetto, che partono da vari punti della città, compresa piazza San Marco, raggiungono in breve tempo Punta Sabbioni. All'estremità di un'isola che è tutta da esplorare.
Cavallino, nel verde e nel silenzio
Forse non è la frazione più famosa, ma è la località più adatta a chi cerca mare limpido, strutture ricettive di altissima qualità, sapori e tradizioni autentiche. Cavallino è la frazione più antica dell'isola e conserva un fascino d'altri tempi. Un piccolo gioiello per il turista consapevole che non aspira a girovagare tra locali notturni ma cerca, insieme al silenzio e alla tranquillità, una immersione in una natura quasi completamente intatta, tanto da contemplare anche una barriera corallina ricchissima di biodiversità.
Ai tempi della Repubblica della Serenissima questo luogo era molto caro ai Dogi. Ma è meglio non aspettarsi monumenti e musei di fama internazionale: qui è la bellezza dei paesaggi ad imporsi. Proprio a Cavallino si trova il primo camping village a 5 stelle realizzato in Italia. E' l'Union Lido Park&Resort, nel cuore di un parco di 60 ettari, con mobilhome che sono come piccole e lussuose suite, e poi casette in molti casi realizzate con materiale riciclato, due parchi acquatici, di cui uno con sabbia bianca e fine come borotalco, grandi piscine, scivoli, cascate. Il villaggio è dotato anche di uno sport center, con campi da calcio, calcetto e tennis, un maneggio e un campo da golf. Dispone inoltre di un centro talassoterapico, con vista mare e piscine a sfioro, e di un welness center, oltre che di un parco naturale di 10 ettari destinato al fitness. Cavallino può essere la base non solo per visitare Venezia, raggiungibile in mezz'ora con il vaporetto, ma anche per scoprire l'isola.
In barca o in bici
Ci sono due modi per vedere tutte le spiagge e le località di Cavallino-Treporti: in bicicletta o in barca. Chi ama la bici sappia che ci sono quattro itinerari tematici, che sono stati ideati per valorizzare il territorio. Sono percorsi facili, tutti su un terreno pianeggiante, che si sviluppano su piste ciclabili e strade assai poco trafficate e sono chiaramente indicati con frecce. Si va da Via degli Orti della laguna, un percorso lineare che porta da Treporti al borgo di Lio Piccolo passando, per 25 chilometri, attraverso campi, barene e valli da pesca. Per arrivare all'itinerario Via delle Fortificazioni, un tragitto ad anello per vedere i forti e le torri telemetriche della Grande Guerra. Imboccando Via del Tramonto, invece, si costeggeranno, per 13 chilometri, laguna e pineta.
Scenari imprevedibili da esplorare con barche elettriche
Per vedere la zona Nord, la parte lagunare dell'isola, è possibile invece noleggiare una imbarcazione senza conducente che non richiede la patente nautica. Molti operatori affittano anche barche elettriche, la scelta ideale per rispettare il fragile ecosistema lagunare, e organizzano escursioni nelle isole più famose della laguna: Murano, Burano e Torcello.
Una cosa è certa: ogni angolo è scenario di spettacoli unici, a volte imprevedibili. Potrà capitare di incrociare cormorani o aironi, e tra lo sciabordio dell'acqua e l'odore dell'acqua salmastra, di vedere le antiche case coloniche e le palafitte in legno, i cosiddetti “casoni di valle”. Tra le frazioni da non perdere ci sono Mesole, abitata fin dal 1300, e Saccagnana, borgo rurale tra orti e laguna, raccolto intorno alla storica corte del Prà.
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