Caivano, sciolto il consiglio comunale
Dopo gli stupri di due cuginette di 10 e 12 anni in estate, Meloni si recò sul posto
I punti chiave
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Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha deliberato lo scioglimento del consiglio comunale di Caivano , alle porte di Napoli. Sono stati nominati tre commissari.
Infiltrazioni camorristiche
Il Consiglio comunale di Caivano era già stato sciolto, ed era stato nominato un commissario straordinario, con decreto del presidente della Repubblica del 31 agosto scorso, per questioni di carattere politico, in seguito alle dimissioni di 13 consiglieri su 24. Ora lo scioglimento avrebbe invece a che fare con infiltrazioni camorristiche, emerse da recenti indagini. In particolare, lo scorso 10 ottobre la Dda di Napoli notificò nove provvedimenti di fermo (poi convalidati dal gip) ad altrettanti indagati - tra esponenti di un gruppo camorristico, ex amministratori pubblici e funzionari comunali di Caivano - per associazione di tipo mafioso ed altri reati. Tra i coinvolti nell’inchiesta ci sono l’ex assessore comunale di Caivano Carmine Peluso l’ex consigliere comunale Giovanbattista Alibrico, l’esponente politico Armando Falco, insieme con il tecnico comunale Martino Pezzella e il dirigente comunale Vincenzo Zampella.
Gli abusi sessuali della scorsa estate al Parco Verde
Il comune vicino Napoli è balzato agli onori della cronaca per gli abusi sessuali avvenuti la scorsa estate di cui furono vittime due cuginette di 10 e 12 anni. Il 26 settembre scorso un blitz dei Carabinieri portò all’arresto di nove persone. Ed anche il 14 settembre dalle prime luci dell’alba, un blitz ad «alto impatto» della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza si svolse all’interno del Parco Verde di Caivano e nelle località limitrofe.
La premier al Parco Verde il 31 agosto
Il 31 agosto la stessa premier Giorgia Meloni andò al Parco Verde di Caivano per testimoniare la presenza dello Stato in quel territorio. Qui fu accolta da Don Maurizio Patriciello , il parroco del quartiere. «Siamo qui per manifestare la solidarietà a vittime innocenti» ma anche per manifestare la «presenza seria, autorevole, costante dello Stato che in territori come questo non sono stati sufficientemente percepiti e forse non sufficientemente presenti», disse Giorgia Meloni .
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