Ok alla manovra da 30 miliardi. Otto miliardi per taglio Irpef e Irap. Quota 102 per un anno, stretta su Reddito cittadinanza. Ecco le misure
Tra le misure, oltre l’intervento sulle pensioni e il reddito di cittadinanza, il rinvio della sugar e plastic tax al 1° gennaio 2023, i congedi per i papà, il rinnovo dei bonus edilizi, i fondi per la sanità e anche per il Giubileo 2025.
I punti chiave
- Pensioni/1. Confermata quota 102 con 64 anni
- Pensioni/2. Ape sociale, maestre tra i lavori gravosi
- Pensioni/3. Opzione donna a 60 anni più finestra mobile
- Pensioni/4. Per contratto espansione soglia 50 dipendenti
- Lavoro/1. Stretta sul reddito di cittadinanza
- Lavoro/2. Settanta milioni a centri impiego
- Welfare/1. Ammortizzatori estesi
- Welfare/2. Congedo paternità di dieci giorni dal 2022
- Incentivi/1. Proroga bonus facciate al 2022 ma al 60%
- Incentivi/2. Superbonus 110% nel 2023, poi décalage
- Incentivi/3. Bonus mobili-elettromestici, giù tetto spesa
- Giovani/1. Proroga sgravi prima casa
- Giovani/2. Sconto affitti giovani under 31
5' di lettura
Via libera del Consiglio dei ministri alla legge di bilancio da 30 miliardi, la prima del governo di Mario Draghi. Dopo circa tre ore di riunione è arrivato il disco verde all’unanimità. «Siamo molto soddisfatti. Alla fine cdm c’è stato un applauso, c’è stata condivisione per il lavoro fatto» ha detto il premier in conferenza stampa.
Una maxi manovra anche nella forma, 185 articoli con un ampio spettro di misure che interessano lavoratori, imprese, famiglie, giovani. Si va dall’intervento sulle pensioni al reddito di cittadinanza (rifinanziato e modificato), passando per il rinvio della sugar e plastic tax al 1° gennaio 2023, i congedi per i papà, il rinnovo dei bonus edilizi, i fondi per la sanità e anche per il Giubileo 2025. Tra i provvedimenti per le imprese il sostegno all’internazionalizzazione (otto miliardi, dal 2022 al 2026), circa 900 milioni di euro alla “nuova Sabatini”, il rifinanziamento del Fondo di garanzia per le Pmi fino al 2027. Ecco le misure nel dettaglio.
Pensioni/1. Quota 102 con 64 anni ma solo per il 2022
Si potrà accedere al pensionamento anticipato avendo 64 anni di età e 38 di contributi. Al momento la sperimentazione è prevista per un anno (il 2022). È probabile che potranno accedervi in pochissimi dato che l’anno prossimo avranno 64 anni coloro che già avrebbero potuto accedere a Quota 100 con 62. Ci rientreranno coloro che quest’anno avevano l’età ma non abbastanza contributi. Bisognerà essere nati nel 1958 o negli anni precedenti.
Pensioni/2. Ape sociale anche per le maestre
Si allarga la schiera delle attività gravose, ovvero quelle che danno diritto con 36 anni di contributi (sei degli ultimi sette impegnati in attività faticose) e 63 anni di età a chiedere l’indennità che traghetta fino al pensionamento. Oltre ai conduttori di macchinari per l’estrazione di minerali, agli operai agricoli e agli artigiani sono compresi tra gli altri i professori di scuola primaria e materna, i magazzinieri, gli addetti alla consegna, gli estetisti, i lavoratori delle pulizie, i portantini e i tecnici della salute.
Pensioni/3. Opzione donna a 60 anni più finestra mobile
Sarà possibile accedere al pensionamento con il calcolo dell’assegno interamente contributivo non più con 58 anni di età e 35 di contributi oltre un anno di finestra mobile se dipendente (59 anni e 18 mesi di finestra se autonome) ma con 60 anni se dipendente e 61 se lavoratrice autonoma. Oltre a questo restano previste le finestre, quindi si uscirà con 61 anni se dipendente e 62 e mezzo se autonoma.
Pensioni/4. Per contratto espansione soglia 50 dipendenti
Il contratto di espansione che consente lo scivolo pensionistico fino a cinque anni favorendo il turnover, viene esteso agli anni 2022 e 2023 e per questi due anni «il limite minimo» dei dipendenti delle imprese scende a cinquanta, soglia per potervi accedere.
Lavoro/1. Stretta sul reddito di cittadinanza
Il reddito di cittadinanza è rifinanziato («aumentiamo le risorse di 1 miliardo» ha detto il ministro dell’Economia Daniele Franco) ma vengono introdotti dei correttivi: stretta sui controlli e sui reati che impediscono di accedere alla misura, nuovi meccanismi per favorire la ricerca del lavoro dei beneficiari. Scatta il décalage dopo il primo rifiuto di un’offerta di lavoro e si potranno rifiutare massimo due offerte di lavoro pena la decandenza dal beneficio.
Lavoro/2. Settanta milioni a centri impiego
Arrivano 70 milioni in più per far fronte al funzionamento dei centri per l’impiego. Stanziati anche 20 milioni in più dedicati «alle attività connesse all’attuazione delle politiche attive del lavoro in favore dei giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni, non occupati né inseriti in un percorso di studio o formazione», cioè alla presa in carico dei cosiddetti “neet”.
Welfare/1. Ammortizzatori estesi
Alla riforma vengono destinati 4,6 miliardi di euro. Gli ammortizzatori sociali vengono estesi alle imprese sotto i cinque dipendenti, attualmente scoperti dalla cig. Ampliata la platea Naspi con la riduzione delle ore lavorate. Chi assume a tempo indeterminato - senza aver licenziato nei sei mesi precedenti - lavoratori in cassa integrazione straordinaria ottiene un bonus mensile per 12 mesi pari al 50% dell’assegno di Cigs che sarebbe stato corrisposto al lavoratore.
Welfare/2. Congedo paternità di dieci giorni dal 2022
Dal 2022 il congedo di paternità passa stabilmente a dieci giorni entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Il congedo era stato alzato da sette a dieci giorni con l’ultima manovra, ma solo per il 2021. La misura diventa strutturale.
Fisco. Taglio da 8 miliardi ma scelte rinviate alle Camere
La dotazione prevede un pacchetto da 8 miliardi per l’avvio della riforma fiscale e sarà affidata al parlamento che, nell’esame della legge di bilancio, dovrà decidere come intervenire. Gli interventi dovranno concentrarsi su aliquote Irpef, riduzione del cuneo fiscale e taglio Irap. Le decisioni verranno inserire come emendamento alla manovra al termine dell’esame in Parlamento.
Confermato il rinvio al 2023 dell’entrata in vigore di sugar e plastic tax.
Incentivi/1. Superbonus 110% fino al 2023, poi décalage
La detrazione fiscale del superbonus al 110% è prorogata per i condomini fino al 2023, poi si riduce fino ad arrivare al 65% nel 2025. Il bonus al 110% per l’edilizia destinato a villette unifamiliari viene prorogato solo per il 2022 e per chi ha Isee entro i 25mila euro. La proroga al prossimo anno vale anche per chi abbia già presentato la Cila-Superbonus entro settembre.
Incentivi/2. Proroga bonus facciate al 2022 ma al 60%
Bonus facciate prorogato per un solo anno, ma con una percentuale ridotta dall’attuale 90 al 60 per cento.
Incentivi/3. Bonus mobili-elettromestici, giù tetto spesa
Arriva la proroga per tre anni, fino al 2024, del bonus mobili e elettrodomestici ma cala di due terzi il tetto di spesa in base al quale è calcolata la detrazione del 50%: nel passato era a 10mila euro, poi nel 2021 è stato elevato a 16mila euro, ora passa a 5mila euro. Il bonus riguarda mobili o elettrodomestici per l’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione.
Giovani/1. Proroga sgravi prima casa
Le agevolazioni prima casa per i giovani under-36 sono prorogate al 31 dicembre 2022. Lo prevede la bozza di manovra all’approvazione del Governo, che rifinanzia il Fondo di garanzia per la prima casa con ulteriori 242 milioni per l’anno 2022. Per le operazioni di finanziamento previste ammesse all'intervento della garanzia del Fondo viene accantonato a coefficiente di rischio un importo non inferiore all’8% dell’importo garantito.
Giovani/2. Sconto affitti giovani under 31
Uno sconto sull’affitto per i giovani tra i 20 e i 31 anni che escono di casa e hanno un loro reddito: lo prevede la bozza della manovra che introduce una detrazione del 20% fino a 2.400 euro per chi ha reddito entro i 15.493,71 euro. Lo sconto vale sia se si affitta un intero appartamento sia se si prende in locazione una stanza.
Imprese/1. Per Nuova Sabatini 180 milioni l’anno
Il contributo a favore delle Pmi per l’acquisto di beni strumentali è confermato: 180 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026. Totale 900 milioni.
Due miliardi contro rincaro bollette in primo trimestre 2022
Come misura per contrastare il rincaro delle bollette energetiche (settore elettrico e del gas naturale) nel primo trimestre 2022, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a «ridurre le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell'importo di 2 miliardi che a tal fine sono trasferiti alla Cassa per i servizi energetici e ambientali entro il 15 febbraio 2022».
Iva al 10% sugli assorbenti non compostabili
L’Iva sugli assorbenti e i tamponi non compostabili scende dal 22% al 10%. Lo conferma la bozza della legge di bilancio. Per gli assorbenti compostabili l’ultima legge di bilancio aveva già abbassato l’Iva al 5%.
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