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Cdp avvia l’asta sulle ex caserme Guido Reni, Coima in campo

Manfredi Catella: «L’asta parte in questi giorni, ho appena firmato la manifestazione di interesse»

3' di lettura

Nuova vita per le ex caserme Guido Reni, nate a Roma nel 1906 come stabilimento militare di materiali elettronici e di precisione. Cdp, attraverso la società immobiliare controllata, ha dato il via all’asta per la cessione dello sviluppo immobiliare delle ex caserme. In campo per rilevare il progetto c’è Coima, società immobiliare fondata da Manfredi Catella. «L’asta parte in questi giorni, ho appena firmato la manifestazione di interesse» spiega Catella interpellato da Radiocor. Il progetto secondo l’imprenditore è un ottimo esempio di rigenerazione urbana, che deve entrare al più presto tra le priorità dell’agenda di Governo. Secondo Catella servirebbe “una struttura di missione” a Palazzo Chigi per favorire le partnership pubblico privato. La rigenerazione urbana, spiega, è molto di più di un tema immobiliare e l’Italia ha un grandissimo potenziale da sfruttare.

La dismissione

Cassa Depositi e Prestiti, spiega l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia, «ha avviato la manifestazione per alienare il bene» ossia il lotto B destinato alle cubature per l’edilizia residenziale delle ex caserme nel quartiere Flaminio «con opere di urbanizzazione secondaria con un centro civico e ci sarà probabilmente anche una parte di housing sociale». Veloccia aggiunge che sulla decisione di Cdp di mettere il lotto sul mercato (invece di sviluppare direttamente con un partner privato) «l’amministrazione non ha nulla da ridire, spetta a loro». Il progetto immobiliare Guido Reni prevede, sull’area di proprietà di Cdp, anche una parte pubblica, il lotto A con la realizzazione del Museo della Scienza di Roma. «Per il Museo - aggiunge Veloccia a Radiocor - dobbiamo correre, abbiamo recuperato il tempo perduto, ora il progetto di fattibilità verrà consegnato dai progettisti che hanno vinto la gare e nel 2024 ci sarà il progetto definitivo da approvare”. Per la realizzazione del Museo la stima è di un costo di 75 milioni che, spiega Veloccia, “in parte arriva dal contributo straordinario di chi costruirà il lotto A, pari a circa 45 milioni e il resto lo metterà l’Amministrazione capitolina e penso che sarà necessario coinvolgere il Governo visto che è un’infrastruttura culturale di carattere nazionale».

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Veloccia riguardo ad alcune critiche piovute sul progetto risultato vincitore per la realizzazione del nuovo museo, osserva che si tratta di un progetto nato dieci anni fa che ha tutte le autorizzazioni ed è «tutto in linea con le indicazioni date dalla Sovrintendenza ma ci vuole anche il coraggio di trasformare la città».

Oltre 45mila metri quadri

Ci sono diritti edificatori per 45mila metri quadri di cui 35mila destinati ad edilizia residenziale nel progetto di sviluppo immobiliare che nascerà dalla vendita delle ex caserme Guido Reni a Roma di proprietà di Cdp attraverso la società immobiliare Cdp Real Asset. Uno sviluppo immobiliare che fino a pochi mesi fa si pensava Cdp volesse realizzare direttamente. Poi la svolta con la decisione di vendere senza incontrare obiezioni da parte del Comune di Roma. Cdp Real Asset, proprietario dell’area dove sorgerà su un lotto il Museo della Scienza della Capitale ha quindi aperto la procedura, cui ha deciso di partecipare CoimaSgr che sta per presentare la manifestazione di interesse come indicato a Radiocor dall’amministratore delegato, Manfredi Catella. Il ’progetto Ercole’, così ribattezzato dal venditore, prevede oltre ai 35mila metri quadri di residenziale di cui 6mila destinati al social housing, altri 6mila metri quadri per il recettivo e 4mila metri quadri per il commerciale. Il progetto di sviluppo dell’area nel quartiere Flaminio prevede un contributo straordinario che lo sviluppatore che vincerà la gara dovrà pagare al Comune di Roma per la realizzazione del Museo della Scienza, contributo quantificato in 43 milioni. L’iter delle autorizzazioni è a buon punto: a settembre il Comune di Roma ha approvato il progetto di bonifica mentre la Convenzione urbanistica potrà essere firmata dopo l’approvazione del progetto delle opere di urbanizzazione. Nella procedura di vendita ad assistere Cdp Real Asset ci sono Lazard e Colliers.

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