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Cdp fa il pieno negli Usa con lo Yankee bond da un miliardo

Domanda pari a quasi quattro volte l’ammontare offerto da oltre 100 investitori istituzionali. Cedola annua lorda pari a 5,750% e scadenza di 3 anni.

di Redazione Finanza

(Pierpaolo Scavuzzo / AGF)

1' di lettura

Il rischio Italia non spaventa gli investitori americani. Cassa Depositi e Prestiti debutta sul mercato dei capitali americano lanciando la sua prima emissione obbligazionaria denominata in dollari, ‘Yankee Bond', per un ammontare complessivo pari a 1 miliardo di dollari.

La platea di investitori

Il primo Yankee Bond emesso da Cdp, si legge in una nota diffusa da Via Goito, ha registrato una domanda pari a circa 3,8 miliardi, superiore di quasi quattro volte l'offerta con ordini provenienti da più di 120 investitori. Il collocamento del bond in valuta statunitense ha visto una rilevante partecipazione di investitori americani,per oltre il 45% su una complessiva partecipazione di investitori esteri pari al 76 per cento.

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Il rendimento offerto

L'emissione, riservata agli investitori istituzionali residenti sia negli Stati Uniti d'America cheal di fuori, ha una cedola annua lorda pari a 5,750% e una scadenza di 3 anni. Attraverso questa operazione, Cdp, spiega la nota, «prosegue la strategia di diversificazione delle proprie fonti di raccolta e rafforza la sua attività di sostegno alle esportazioni delle imprese italiane. Il bond inaugurale in dollari costituisce il primo ingresso sul mercato obbligazionario statunitense, in linea con la strategia di Cdp rivolta all'attrazione di capitali esteri e all'ampliamento della base di investitori».

Il rating e le banche coinvolte

Il rating dei titoli è atteso pari a BBB per S&P e BBB per Fitch. L'operazione ha coinvolto un sindacato di banche, nell'ambito del quale hanno agito, in qualità di joint bookrunners: Bnp Paribas, BofA Securities, Citi, Goldman Sachs International, HSBC, Imi – Intesa Sanpaolo, J.P. Morgan, Morgan Stanley e Société Générale. Citi e J.P. Morgan hanno agito anche in qualità di global coordinators dell'operazione.

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