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Cdp, parte l’offerta del bond retail. Rendimenti al 5% nei primi tre anni

Via libera della Consob all’emissione da 1,5 miliardi , taglio minimo mille euro

di Celestina Dominelli

2' di lettura

Cassa depositi e prestiti torna a bussare alla porta dei risparmiatori retail con un terzo bond, dopo quelli lanciati nel 2015 e nel 2019. Il collocamento, annunciato ieri dal gruppo guidato da Dario Scannapieco, partirà il prossimo martedì per un ammontare complessivo di 1,5 miliardi di euro, la stessa taglia messa poi a disposizione anche nelle due emissioni precedenti. Le obbligazioni saranno offerte al pubblico fino al 27 novembre - a meno che non si opti per la chiusura anticipata come già accaduto in occasione dei primi due collocamenti -, e saranno negoziate sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (Mot) di Borsa Italiana.

Le condizioni

Quanto alle condizioni applicate per chi decidesse di aderire, l’investimento minimo è di mille euro, pari al valore nominale di ciascuna obbligazione. Agli interessi e agli altri proventi percepiti dai sottoscrittori sarà applicata l’imposta sostitutiva in misura pari all’aliquota agevolata del 12,50 per cento. Le obbligazioni avranno durata di sei anni (scadenza nel 2029) e saranno emesse alla pari e in un’unica soluzione alla data di scadenza.

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Tasso misto

I titoli matureranno interessi secondo un tasso misto: in sostanza, sarà fisso per i primi tre anni e variabile per i successivi tre. Durante la fase di applicazione del tasso fisso, quindi per i primi tre anni, gli investitori percepiranno trimestralmente, in via posticipata, una cedola fissa pari al 5% lordo annuo del valore nominale unitario delle obbligazioni. Nei successivi tre, quando cioè scatterà il variabile, incasseranno invece una cedola lorda indicizzata all’Euribor a 3 mesi, maggiorato di un margine pari ad almeno lo 0,90% annuo. Il margine definitivo sarà fissato alla fine del periodo di collocamento.

A seguire il collocamento in qualità di responsabili e coordinatori dell’offerta saranno Intesa Sanpaolo e UniCredit affiancati da un gruppo molto nutrito di istituti nazionali e internazionali.

Lo strumento

La nuova emissione consentirà alla Cassa di proseguire la strategia di diversificazione delle proprie fonti di raccolta, aggiungendo un nuovo strumento a quelli messi finora in pista sul mercato. Accanto alle obbligazioni retail che negli anni hanno riscosso sempre un grande successo (la prima nel 2015 si chiuse registrando una domanda pari a 4 miliardi di euro, 4 volte l’offerta iniziale, e anche la seconda, nel 2019, andò in archivio con una forte richiesta), Cdp ha infatti messo in campo nel 2021, vale la pena di ricordarlo, un social bond da 500 milioni di euro, al quale sono seguiti un sustainability bond nel settembre 2022 (per un ammontare di 750 milioni) e ancora, nel febbraio di quest’anno, il primo green bond del gruppo per complessivi 500 milioni, a fronte di una domanda che ha toccato i 2,6 miliardi di euro.

Con tutti questi strumenti, Cdp ha così raccolto sul mercato oltre 2,5 miliardi di euro registrando sempre un significativo interesse da parte degli investitori, che hanno presentato ordini per circa 10 miliardi di euro. Senza contare, poi, l’attenzione manifestata anche al di fuori dei confini nazionali. Così, ad aprile scorso,la Cassa ha deciso di lanciare anche il primo collocamento in dollari della sua storia (yankee bond) per un ammontare pari a un miliardo e una domanda che ha toccato l’asticella dei 3,8 miliardi di dollari (3,6 miliardi di euro ai cambi correnti).

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