Cdp studia una rete tra le partecipate: ecco Sinergia Italia
La nuova iniziativa al via da fine novembre. Barchiesi: «La piattaforma coinvolgerà mille società, incluse start up e Pmi»
di Celestina Dominelli
I punti chiave
3' di lettura
Il modello di partenza, molto rodato, è quello della piattaforma di “Business Matching” creata da Cassa depositi e prestiti per favorire l’internazionalizzazione delle imprese italiane e che, nel primo anno di attività, ha raccolto l’adesione di 5mila imprese italiane ed estere che hanno svolto mille incontri. Tanto che, almeno in una fase iniziale, il nuovo progetto “Sinergia Italia” sarà una sua “costola”, ma solo da un punto di vista tecnico-operativo. Perché, nelle intenzioni del gruppo guidato da Dario Scannapieco, rappresenterà comunque un’iniziativa totalmente autonoma.
Focus sulle sinergie industriali e commerciali
L’obiettivo è il seguente: creare uno strumento digitale gratuito che favorisca lo sviluppo di sinergie industriali e commerciali tra le partecipate tramite un algoritmo di “matchmaking” basato sulle loro caratteristiche ed esigenze. Una sorta di “bussola” chiamata a incrociare fabbisogni e conseguenti opportunità di contatto. «Sinergia Italia punta a a sostenere la crescita e lo sviluppo delle diverse società che fanno parte della “galassia Cdp” e non solo - spiega al Sole 24 Ore, Fabio Barchiesi, responsabile Implementazione Piano e iniziative strategiche del gruppo -, favorendo le connessioni tra grandi aziende ed eccellenze italiane operanti in settori strategici e contribuire così alla nascita di iniziative ad alto impatto e allo sviluppo di tecnologie chiave per il Paese».
Barchiesi: «Mille società coinvolte, incluse start up e pmi»
Il perimetro delle società che potrebbero rientrare nel progetto è ampio, come evidenzia lo stesso Barchiesi: «Si tratta di circa mille aziende: insieme alle partecipate dirette o indirette, anche le start up e le pmi in cui hanno investito i fondi di Cdp Venture Capital e Fondo Italiano d’Investimento. Parliamo di società con un volume d’affari complessivo che si muove nell’ordine dei 250 miliardi di euro». Da Fincantieri a Saipem, insomma, passando per le società delle reti di trasmissione elettrica e trasporto gas (Terna e Snam) o per quelle di distribuzione gas, come Italgas, fino alle piccole e medie realtà al centro degli investimenti dei veicoli targati Cassa e per le quali la partecipazione a “Sinergia Italia” potrebbe fare la differenza.
I primi step già in cantiere per l’avvio a fine novembre
La partenza è prevista per fine novembre, ma la “macchina” è già in moto. «In questa fase - prosegue Barchiesi - si sta lavorando alla costruzione dello “scheletro” informatico e digitale della piattaforma e si stanno reperendo, in stretta collaborazione con le società, tutte le informazioni che andranno a costituire la banca dati all’interno. Contestualmente, stiamo ragionando su come coinvolgere e far dialogare le società coinvolte».
Le modalità di ingaggio
Le modalità di ingaggio allo studio sono al momento tre. La prima (sinergia autonoma) scatterebbe periodicamente sulla base di possibili abbinamenti con le controparti elaborati dall’algoritmo: la partecipata riceverebbe una notifica in tal senso e a quel punto potrebbe visionare le informazioni per poi decidere se dare o meno seguito al contatto (con annesso incontro virtuale in uno spazio dedicato sulla piattaforma in caso di esito positivo). La seconda (sinergia guidata) passerebbe attraverso delle vere e proprie occasioni di business (business case), sempre accessibili sulla piattaforma grazie al lavoro di un team dedicato, con un occhio alle filiere strategiche in coerenza con gli obiettivi del piano industriale di Cdp. L’ultima (focus settoriali) metterà invece a disposizione delle imprese eventi/webinar di interesse per approfondire determinate tematiche o consentirà loro di condividere “concorsi di idee”, con un focus particolare sulle start up.
Lo snodo parti correlate
Quanto a eventuali vincoli, che potrebbero emergere nel caso di operazioni tra parti correlate, in quanto Cdp controlla alcune delle realtà coinvolte, Barchiesi precisa i confini dell’iniziativa. «Noi gestiremo la piattaforma. Se la Cassa sarà coinvolta direttamente tramite controllate sotto direzione e coordinamento, a quel punto si applicherà il regolamento aziendale che disciplina le operazioni tra parti correlate con l’obbligo di avviare iter rafforzati e di sottoporre l’eventuale dossier al parere preventivo del comitato parti correlate. Se, invece, non si tratterà di questo tipo di realtà, allora le società interessate applicheranno le procedure interne. È uno strumento che porterà un triplice beneficio per le imprese coinvolte: economico, di crescita, in particolare per le pmi, e di innovazione».
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