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Nel 2021, anno non facile, perché condizionato sia dal perdurare della crisi pandemica sia (soprattutto) dal fortissimo rialzo del prezzo dell’energia e da una crisi dei mercati di quel settore, Erg ha portato avanti la crescita del proprio portafoglio Fer (Fonti energetiche rinnovabili) e si è avviata al completamento della sua trasformazione in operatore rinnovabile puro, con produzione di energia esclusivamente da fonte eolica e solare. Un percorso che si è concretizzato con la vendita (a Enel) degli asset idroelettrici e dell’impianto termoelettrico di Priolo (operazione, quest’ultima, il cui closing è previsto nel terzo trimestre 2022).
Inoltre il gruppo, che fa capo alle famiglie Garrone e Mondini ed è guidato da Paolo Merli, con le risorse derivanti dalla dismissione degli asset finanzierà il percorso di crescita illustrato nel Piano di business 2022-2026, che prevede 2,9 miliardi di euro di investimenti, di cui 2,8 miliardi destinati allo sviluppo delle Fer, un incremento di 2,2 gigawatt della potenza installata (circa 650 megawatt nel solare e i primi 50 megawatt nello storage elettrochimico), per arrivare, a fine 2026, a 4,6 gigawatt di capacità interamente rinnovabile.
Al business plan è strettamente integrato il Piano Esg 22-26, fondato su quattro pillar(planet, engagement, people e governance) e 16 obiettivi, in linea con 14 dei 17 Sustainable development goals dell’Onu.
La strategia Esg (Environmental, social, governance) di Erg ha ottenuto diversi riconoscimenti, oltre alla presenza nella lista dei Leader della sostenibilità Il Sole 24 Ore-Statista. Il gruppo è entrato nell’S&P Global clean energy index (che comprende 82 aziende specializzate nell’energia green) ed è stato incluso nell’indice Mib Esg, nel Gender equality index di Bloomberg (per iniziative volte a favorire la diversità di genere fra le persone, garantendo la parità di retribuzione) e nel Suppliers engagement leaderboard di Cdp (Carbon disclosure project), che racchiude imprese con le migliori performance nella creazione di una catena di approvvigionamento sostenibile.
A oggi il gruppo può contare su una capacità rinnovabile installata di 2,5 gigawatt e su un portafoglio di asset diversificato in Italia, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Romania e Bulgaria, a cui si aggiungono progetti per 3,5 gigawatt nell’eolico, nel solare e nello storage, in particolare in Italia, Francia, Uk, Germania, Polonia, Svezia e Spagna.
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