ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùElettronica

Cellularline guarda oltre l’Opa. Celly, avanti con la crescita organica

Respinta l’offerta Esprinet, la società si concentra sul nuovo piano industriale - Il gruppo della distribuzione elettronica rinuncia al salto di qualità nell’accessoristica

di Matteo Meneghello

3' di lettura

Ognuno per la propria strada. Dopo il naufragio dell’Opa lanciata da Esprinet su Cellularline - a conclusione dell’operazione, venerdì scorso, è stato consegnato solo l’11,48% delle azioni del target - i vertici delle due società chiudono a ogni possibilità di ricomporre un’ipotesi di accordo. Fallisce il progetto di un unico player nazionale Cellularline-Celly (controllata da Esprinet) e le due società si concentrano sui rispettivi piani di crescita. «Ora metteremo a terra il piano strategico, che indica un livello di ricavi tra 175 e 195 milioni nei prossimi 5 anni - spiega il ceo di Cellularline, Christian Aleotti -. Ci crediamo, possiamo raggiungere questo obiettivo da soli, senza aggregazioni, anche se non escludiamo piccole operazioni di m&a, per target con ricavi inferiori ai 10 milioni, che possiamo sostenere con una linea di credito già deliberata da 20 milioni».

Il deterioramento macroeconomico, secondo i vertici, non dovrebbe distrarre la società dagli obiettivi annunciati in piena Opa: prevedono di riportare Cellularline in crescita, in grado di generare profitti e cash floẁ, con un Ebitda adjusted che dovrebbe raddoppiare (considerandolo a cambi non costanti) rispetto al 2021, e con un miglioramento della pfn. In attesa di mettere a terra il piano, per il 2022 si confermano elementi di extracosto legati a trasporto e materie prime: «Immaginiamo una normalizzazione di questi fattori lungo l’arco di piano - conclude il ceo -, puntiamo comunque a consolidare la crescita dei ricavi». Tornando all’Opa di Esprinet, «non era congrua sul piano finanziario - spiega -, non teneva in considerazione caratteristiche e potenzialità di Cellularline».

Loading...

Il titolo ha pagato il fallimento dell’Opa, scendendo lunedì sotto i 3 euro : «uno scossone prevedibile - prosegue il ceo -, ora dobbiamo portare risultati, puntando su allargamento della gamma, presenza internazionale e rafforzamento delle partnership con i player di settore». Ieri il titolo ha chiuso a 3,15 euro, circa 60 centesimi in meno rispetto al prezzo di Esprinet, mai rilanciato, nonostante il parere negativo del cda di Cellularline sulla congruità e l’annuncio, a pochi giorni dal termine dell’Opa, di un patto di sindacato con cui i principali soci (rappresentativi del 38,1%) si impegnavano a non aderire sotto i 5,2 euro. Il patto è stato sciolto lunedì.

«Eravamo pronti a un rilancio, anche a fronte delle informazioni del nuovo piano e della semestrale - spiega Alessandro Cattani, ceo di Esprinet -. Ma il patto ci ha sorpreso: la nostra offerta era di 78 milioni, a fronte di un patrimonio netto di Cellularline di 162 milioni, e i soci ci hanno di fatto chiesto 30 milioni in più». Cattani sottolinea che «Esprinet ha una metodologia strutturata» nelle proposte di acquisto: «Esaminiamo 10-15 studi all’anno, ne analizziamo la coerenza, formuliamo ipotesi di prezzo, lavoriamo a una due diligence fino alla negoziazione finale - spiega -. Con Cellularline c’è stato uno scontro tra ragione e passione, la società e il management ci piacevano, ma c’è stata diversità di visione».

Tramontata la possibilità di creare con Celly un polo dell’accessoristica all’interno del gruppo, Cattani non intende cercare nuove soluzioni nel segmento. «Celly continuerà a crescere organicamente» dice, aggiungendo che non si prevede una cessione, perché «è parte integrante della strategia presentata a novembre, che prevede la crescita del business a marchio proprio e la promozione di servizi e prodotti a più alta marginalità. In generale prevediamo una crescita nei servizi di abilitazione tecnologia, digitali, di noleggio, manutentivi, di marketing; nell’area della distribuzione tradizionale puntiamo su cybersecurity, cloud, software».

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti