Centrale del Latte e Newlat volano dopo conti sopra stime
Centrale del Latte ha visto salire l'utile del primo semestre a 3,6 milioni di euro (+56%) e i ricavi a 170 milioni (+17%). Newlat ha avuto una crescita record del fatturato (+23,2% a 413,3 milioni di euro, +19,1% la crescita organica) e un utile netto in aumento del 391,4% a 10,7 milioni
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(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Seduta con il piede sull'acceleratore per Centrale Del Latte D'italia e Newlat Food, che sono arrivate a guadagnare oltre sette punti (in un FTSE MIB piatto) dopo le rispettive trimestrali, superiori alle previsioni. Centrale del Latte, che in avvio guadagnava l'8,2%, ha toccato un massimo di 2,74 euro, livello che non si vedeva da fine luglio. Newlat, partita in aumento del 4%, ha progressivamente accelerato fino a 6,32 euro, il massimo di giornata (+6,52%).
Guardando ai conti, Centrale del Latte ha visto salire l'utile del primo semestre a 3,6 milioni di euro (+56%) e i ricavi a 170 milioni (+17%). «I risultati del primo semestre, nettamente migliori rispetto a quanto registrato nel pari periodo del precedente esercizio, evidenziano ancora una volta la capacità della società di generare un’elevata marginalità nonostante un contesto di mercato particolarmente difficile», ha commentato l'azienda.
Per quanto riguarda invece Newlat, che ha chiuso il semestre con una crescita record del fatturato (+23,2% a 413,3 milioni di euro, +19,1% la crescita organica) e un utile netto in aumento del 391,4% a 10,7 milioni, i risultati sono stati «sopra le attese», come hanno commentato gli analisti di Equita, segnalando che «i numeri appaiono ampiamente supportive delle nostre stime per l'anno fiscale, che scontano implicitamente un rallentamento del fatturato (+4% anno su anno) legato al confronto più difficile (crescite a due anni +31% nel secondo semestre contro +36% nel secondo trimestre) e un peggioramento del margine (-40 punti base anno su anno contro +70 punti base anno su anno implicito nei target della società, che puntano a un Ebitda margin per il 2023 al 9% contro le nostre stime per l'8,5%».
La società ha confermato l'indicazione di free cash flow e l'impegno sull'M&A, su cui il gruppo è concentrato: «Le nostre previsioni sono state addirittura superate, raggiungendo un margine Ebitda oltre il 9% e una generazione di cassa che proietta il gruppo a oltre 30 milioni di free cash flow per fine anno», ha detto il presidente Angelo Mastrolia, spiegando che i risultati sono stati ottenuti «nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei tassi di interesse».
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